Abstract/Sommario: La riflessione presentata in questo articolo si avvale dei risultati di una ricerca esplorativo-qualitativa sugli atteggiamenti inclusivi degli insegnanti in Italia, che scaturisce da alcune domande riguardanti la dimensione valoriale e pratica dell'inclusione e le possibili influenze di una formazione specifica sull'insegnamento rivolto agli alunni con disabilità, rispetto alla (tras)formazione di atteggiamenti nell'ottica di un principio educativo inclusivo che assume la diversità co ...; [Leggi tutto...]
La riflessione presentata in questo articolo si avvale dei risultati di una ricerca esplorativo-qualitativa sugli atteggiamenti inclusivi degli insegnanti in Italia, che scaturisce da alcune domande riguardanti la dimensione valoriale e pratica dell'inclusione e le possibili influenze di una formazione specifica sull'insegnamento rivolto agli alunni con disabilità, rispetto alla (tras)formazione di atteggiamenti nell'ottica di un principio educativo inclusivo che assume la diversità come elemento costitutivo, e unificante, dell'essere umano. La ricerca ha indagato la comprensione di inclusione espressa negli atteggiamenti inclusivi di docenti, curricolari e di sostegno, frequentanti il Corso di specializzazione per le attività di sostegno degli alunni con disabilità. I risultati emersi, e qui presentati in modo parziale, consentono di approfondire la questione riguardante la formazione dei docenti per il sostegno e di formulare successive riflessioni circa la formazione degli insegnanti (tutti) in una direzione inclusiva che abbracci significati più ampi rispetto a quelli oggi dominanti e legati al binomio simbiotico inclusione-disabilità.
Abstract/Sommario: Il tema del ruolo dell'insegnante di sostegno è attualmente al centro di un acceso dibattito. Nell'articolo, dopo avere definito le principali posizioni a riguardo, viene presentata una ricerca condotta tra il 2013 e il 2015 su un campione di scuole primarie e secondarie di primo grado del Trentino, che ha valutato l'impatto sugli alunni con senza Bisogni Educativi Speciali di un nuovo modello di organizzazione didattica, in cui le ore di sostegno sono state utilizzate in compresenza. ...; [Leggi tutto...]
Il tema del ruolo dell'insegnante di sostegno è attualmente al centro di un acceso dibattito. Nell'articolo, dopo avere definito le principali posizioni a riguardo, viene presentata una ricerca condotta tra il 2013 e il 2015 su un campione di scuole primarie e secondarie di primo grado del Trentino, che ha valutato l'impatto sugli alunni con senza Bisogni Educativi Speciali di un nuovo modello di organizzazione didattica, in cui le ore di sostegno sono state utilizzate in compresenza. Sono state attivate modalità inclusive di insegnamento-apprendimento da parte di tutti docenti coinvolti, sulla base di una formazione in servizio comune e di un supporto metodologico costante da parte di docenti tutor. Il contributo presenta i primi risultati della ricerca, da cui tra l'altro emerge l'evidenza della fattibilità e utilità di una evoluzione del ruolo degli insegnanti di sostegno nella direzione di una didattica rivolta non solo agli alunni con BES ma anche a tutti gli alunni. Di tali risultanze dovrebbe tener conto una eventuale prossima legge di riforma delle pratiche di integrazione/inclusione.
Abstract/Sommario: Il dibattito sulle difficoltà professionali e i possibili cambiamenti nel ruolo degli insegnanti specializzati per il sostegno e l'integrazione scolastica degli alunni con disabilità è stato un punto di impatto forte e costante nella comunità degli insegnanti, nell'opinione pubblica e in particolar modo nelle famiglia degli alunni disabili, fino ad arrivare alla nuova legislazione, con il disegno di legge, prima proposto dalle associazioni dei familiari, e poi con il prossimo decreto p ...; [Leggi tutto...]
Il dibattito sulle difficoltà professionali e i possibili cambiamenti nel ruolo degli insegnanti specializzati per il sostegno e l'integrazione scolastica degli alunni con disabilità è stato un punto di impatto forte e costante nella comunità degli insegnanti, nell'opinione pubblica e in particolar modo nelle famiglia degli alunni disabili, fino ad arrivare alla nuova legislazione, con il disegno di legge, prima proposto dalle associazioni dei familiari, e poi con il prossimo decreto previsto dalla L. 107 (La buona scuola) concernente questi temi. A tale scopo l'intera comunità scientifica della Pedagogia e Didattica speciale si è attivata fortemente; da una parte, con dibattiti vari al suo interno riguardanti le varie ipotesi di evoluzione dell'insegnante di sostegno e dall'altra parte, attivando nelle diverse università italiane la nuova specializzazione annuale per l'abilitazione nel sostegno. grazie all'impegno e al lavoro dei docenti e dei ricercatori di Pedagogia e di Didattica speciale è stato possibile realizzare dei percorsi di formazione innovativa rispetto alla vecchia specializzazione, ormai ritenuta insufficiente.
Abstract/Sommario: L'articolo evidenzia in che modo sia possibile mettere in pratica percorsi formativi e educativi improntati ad una pedagogia del concreto, applicata e pratica, che incida realmente sul vissuto degli alunni e dei docenti e che concretizzi l'inclusione scolastica in situazioni molto diversificate. §Vengono esposti e valorizzati gli studi relativi al complesso suono-essere umano in base ai quali suono, musica e movimento costituiscono una stessa unità che si muove nel rapporto tra sonorit ...; [Leggi tutto...]
L'articolo evidenzia in che modo sia possibile mettere in pratica percorsi formativi e educativi improntati ad una pedagogia del concreto, applicata e pratica, che incida realmente sul vissuto degli alunni e dei docenti e che concretizzi l'inclusione scolastica in situazioni molto diversificate. §Vengono esposti e valorizzati gli studi relativi al complesso suono-essere umano in base ai quali suono, musica e movimento costituiscono una stessa unità che si muove nel rapporto tra sonorità e ricezione. Secondo questa prospettiva, portare nel contesto scolastico le tecniche improntate alla musicoterapia non significa utilizzare il suono per favorire l'incontro con una patologia o un deficit, ma interrogarsi per mettere a punto attività educative che valorizzino l'ascolto e il linguaggio non verbale. Nell'evidenziare le frasi del modello di formazione messo in pratica presso un istituto comprensivo di Napoli, si presenta la tecnica del meccanismo scrittorio descritta nei suoi principi teorici. attraverso l'esperienza realizzata dagli alunni e dalle insegnanti si evidenzia come il lavoro con le sonorità, attraverso tecniche improntate alla musicoterapia, abbia lo scopo di attivare una didattica metacognitiva in cui prendono corpo contesti comunicativi inclusivi.
Abstract/Sommario: La ricerca si configura come un'indagine conoscitiva sul tema della percezione dell'inclusione scolastica, in termini di culture, pratiche e politiche su un campione rappresentativo di attori scolastici. E' stato costruito un questionario ad hoc partendo dall'Index for Inclusion, implementato in forma online e inviato e compilato dai corsisti e dal personale delle scuole (dirigenti, docenti, personale ATA) delle sedi di tirocinio del corso di specializzazione per le attività di sostegn ...; [Leggi tutto...]
La ricerca si configura come un'indagine conoscitiva sul tema della percezione dell'inclusione scolastica, in termini di culture, pratiche e politiche su un campione rappresentativo di attori scolastici. E' stato costruito un questionario ad hoc partendo dall'Index for Inclusion, implementato in forma online e inviato e compilato dai corsisti e dal personale delle scuole (dirigenti, docenti, personale ATA) delle sedi di tirocinio del corso di specializzazione per le attività di sostegno dell'Università di Perugia. I risultati mostrano complessivamente una percezione dubbiosa per quel che riguarda tutte le dimensioni da parte dei corsisti; particolare enfasi, confermata dai dati qualitativi delle risposte aperte integrative, si pone su una sostanziale variabilità di controllo e implementazione delle fasi di gestione, programmazione e valutazione dei percorsi didattici individualizzati degli studenti con disabilità, nonché sulla bontà delle relazioni fra la scuola e le associazioni che si occupano di disabilità del territorio.
Abstract/Sommario: Generalmente tendiamo a pensare al linguaggio limitandoci solamente a quello parlato, dando per scontato che l'essenza di questa facoltà specie-specifica sia la voce articolata.Nonostante il linguaggio umano, in condizioni normali, prenda forma nelle diverse lingue orali, parlare non è l'unica modalità in cui si può incarnare l'istinto del linguaggio. Da almeno una cinquantina di anni le evidenze scientifiche attestano l'esistenza di lingue visivo-gestuali create e usate dai sordi e da ...; [Leggi tutto...]
Generalmente tendiamo a pensare al linguaggio limitandoci solamente a quello parlato, dando per scontato che l'essenza di questa facoltà specie-specifica sia la voce articolata.Nonostante il linguaggio umano, in condizioni normali, prenda forma nelle diverse lingue orali, parlare non è l'unica modalità in cui si può incarnare l'istinto del linguaggio. Da almeno una cinquantina di anni le evidenze scientifiche attestano l'esistenza di lingue visivo-gestuali create e usate dai sordi e dagli udenti segnanti, lingue a tutti gli effetti, ricche e complesse come qualsiasi lingua parlata, che sfruttano le modalità visivo-gestuale. Avvalendosi anche delle testimonianze autobiografiche di persone sorde, questo saggio prova a spiegare perché la lingua dei segni è la prima lingua dei sordi e nel contempo il veicolo essenziale della loro integrazione sociale.
Abstract/Sommario: Il tema del miglioramento della qualità dei processi inclusivi a scuola rinvia a una realtà mai ultimativamente definita, sia in termini di consapevolezze sia rispetto alle nuove questioni che continuamente sorgono e rendono problematico il fenomeno. L'articolo considera la percezione del processo di inclusione scolastica da parte dei docenti che hanno frequentato il corso di formazione per diventare insegnanti specializzati per il sostegno. Lo scopo è quello di mettere in evidenza i l ...; [Leggi tutto...]
Il tema del miglioramento della qualità dei processi inclusivi a scuola rinvia a una realtà mai ultimativamente definita, sia in termini di consapevolezze sia rispetto alle nuove questioni che continuamente sorgono e rendono problematico il fenomeno. L'articolo considera la percezione del processo di inclusione scolastica da parte dei docenti che hanno frequentato il corso di formazione per diventare insegnanti specializzati per il sostegno. Lo scopo è quello di mettere in evidenza i livelli di formazione, di conoscenza/competenza degli insegnanti e la loro percezione sulle problematiche dell'inclusione e del ruolo che essi assumono a riguardo. La raccolta dei dati è stata condotta mediante un questionario anonimo ed è riferibile a cinque aree tematiche e ai relativi costrutti. La valutazione dei dati emersi orienta a dire che la Pedagogia e la Didattica dell'inclusione hanno un ruolo rilevante nel miglioramento dei processi inclusivi a scuola. Queste promuovono competenza professionale diffusa, unitarietà di intenti e responsabilità culturale ed etica nell'esercizio della professione docente.
Abstract/Sommario: L'articolo presenta alunni dei risultati di uno studio di casi multipli condotti su 13 classi inclusive di scuola primaria. Vengono descritti i frammenti di testi relativi alla categoria "compiti dell'insegnante di sostegno", selezionati dalle osservazioni nelle classi e dai focus group con insegnanti, alunni e genitori. Nello specifico i dati illustrano le modalità con cui gli/le insegnanti di sostegno del campione contribuiscono alla gestione della classe, svolgono attività individua ...; [Leggi tutto...]
L'articolo presenta alunni dei risultati di uno studio di casi multipli condotti su 13 classi inclusive di scuola primaria. Vengono descritti i frammenti di testi relativi alla categoria "compiti dell'insegnante di sostegno", selezionati dalle osservazioni nelle classi e dai focus group con insegnanti, alunni e genitori. Nello specifico i dati illustrano le modalità con cui gli/le insegnanti di sostegno del campione contribuiscono alla gestione della classe, svolgono attività individualizzate e mediano la partecipazione degli alunni con disabilità alle attività della classe. I dati sono poi discussi in relazione all'attuale dibattito sul ruolo e la formazione dell'insegnante di sostegno.