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Abstract/Sommario: Gli autori presentano gli esiti di una indagine condotta per valutare l'utilità di un cd-rom interattivo per insegnare i diritti umani a persone con ritardo mentale. Per questo è stato approntato un progetto con 39 alunni seguiti sia con la lezione frontale che con l'ausilio del video. Si sono registrati miglioramenti notevoli e gli autori avanzano alcune considerazioni su come stendere questa metodologia anche ad altre attività didattiche.

Abstract/Sommario: La capacità di autodeterminazione implica la presenza di abilità come il fare scelte, pianificare e sapersi autovalutare. Gli autori presentano un programma volto a formare queste competenze in studenti con deficit intellettivo. Sono state utilizzate due metodologie diverse con adattamento alternato o tradizionale diretto. Il primo metodo si è rivelato più efficace per gli studenti down coinvolti nello studio.

Abstract/Sommario: L'articolo presenta i risultati di uno studio condotto per valutare l'utilità di programmi che utilizzavano istruzioni date da computer per insegnare abilità occupazionali a tre adulti con ritardo mentale medio. Vengono illustrate la metodologia utilizzata e i risultati positivi raggiunti. I dati sono rimasti positivi anche quando si è valutato il mantenimento.

Abstract/Sommario: Conoscere esattamente il repertorio comportamentale di alunni seguiti con trattamento individualizzato è indispensabile per programmare l'intervento e dare risposte adeguate alla situazione. Sono stati presi in considerazione crisi epilettiche, stati emotivi, situazioni di apatia e di iperattività. Anche la relazione tra terapia farmacologica e alimentazione gioca un ruolo importante nella eziologia e nella frequenza di comportamenti problematici.

Abstract/Sommario: Gli autori hanno utilizzato la tecnica dell'analisi funzionale per determinare la funzione del comportamento di sputare da parte di una donna adulta con ritardo mentale grave. A una prima osservazione era emersa l'ipotesi che il mantenimento derivasse dalla richiesta di attenzione, ma l'intervento attivato non aveva sortito risultati. L'analisi funzionale ha permesso di rilevare la presenza di una risposta automatica legata al riflusso gastroesofageo. Il trattamento farmacologico ha pe ...; [Leggi tutto...] Gli autori hanno utilizzato la tecnica dell'analisi funzionale per determinare la funzione del comportamento di sputare da parte di una donna adulta con ritardo mentale grave. A una prima osservazione era emersa l'ipotesi che il mantenimento derivasse dalla richiesta di attenzione, ma l'intervento attivato non aveva sortito risultati. L'analisi funzionale ha permesso di rilevare la presenza di una risposta automatica legata al riflusso gastroesofageo. Il trattamento farmacologico ha permesso di ridurre la frequenza del comportamento confermando la validità della tecnica di osservazione utilizzata anche per elementi dipendenti da fattori biologici.

Abstract/Sommario: L'incremento delle persone adulte con ritardo mentale grave e pluriminorate sta producendo l'aumento di servizi diurni e di centro occupazionali. Si conosce poco sulla qualità dei supporti attivati da queste strutture per rispondere alle esigenze specifiche di questa popolazione. L'esigenza di risposte appropriate ha suggerito agli autori di esaminare le modalità di intervento in nove coppie educatore-utente. I risultati hanno evidenziato che solo un quarto del tempo di lavoro è dedica ...; [Leggi tutto...] L'incremento delle persone adulte con ritardo mentale grave e pluriminorate sta producendo l'aumento di servizi diurni e di centro occupazionali. Si conosce poco sulla qualità dei supporti attivati da queste strutture per rispondere alle esigenze specifiche di questa popolazione. L'esigenza di risposte appropriate ha suggerito agli autori di esaminare le modalità di intervento in nove coppie educatore-utente. I risultati hanno evidenziato che solo un quarto del tempo di lavoro è dedicato direttamente alla supervisione di questi soggetti.

Abstract/Sommario: L'articolo propone gli esiti di una indagine condotta sulle relazioni tra le aspettative da parte di insegnanti di bambini autistici e i risultati realmente ottenuti. Sono stati sottoposti ad un test psicologico 15 insegnati di scuole pubbliche e private per rilevare gli atteggiamenti sulla rilevanza e soddisfazione data a specifici risultati. È emerso che l'area più considerata è la sicurezza, mentre l'aspettativa per gli alunni riguarda soprattutto la possibilità di continuare il per ...; [Leggi tutto...] L'articolo propone gli esiti di una indagine condotta sulle relazioni tra le aspettative da parte di insegnanti di bambini autistici e i risultati realmente ottenuti. Sono stati sottoposti ad un test psicologico 15 insegnati di scuole pubbliche e private per rilevare gli atteggiamenti sulla rilevanza e soddisfazione data a specifici risultati. È emerso che l'area più considerata è la sicurezza, mentre l'aspettativa per gli alunni riguarda soprattutto la possibilità di continuare il percorso educativo. Si avanzano alcune considerazioni sul ruolo degli educatori e degli psicologi.

Abstract/Sommario: La tecnica della valutazione del singolo stimolo preferito risulta migliore di quella a stimolo accoppiato quando si lavora con persone con deficit intellettivo, però non si conoscono a fondi gli aspetti metodologici. Gli autori hanno utilizzato le due metodologie nella scelta del cibo con quattordici soggetti con ritardo mentale grave. Le due procedure si sono dimostrate ugualmente efficaci e non hanno indicato differenze nella opportunità di individuare gli stimoli preferiti in quest ...; [Leggi tutto...] La tecnica della valutazione del singolo stimolo preferito risulta migliore di quella a stimolo accoppiato quando si lavora con persone con deficit intellettivo, però non si conoscono a fondi gli aspetti metodologici. Gli autori hanno utilizzato le due metodologie nella scelta del cibo con quattordici soggetti con ritardo mentale grave. Le due procedure si sono dimostrate ugualmente efficaci e non hanno indicato differenze nella opportunità di individuare gli stimoli preferiti in questa popolazione.

Abstract/Sommario: Per le persone con deficit intellettivo diventa imperativo programmare interventi educativi che favoriscano attività fisiche. Gli autori hanno voluto valutare l'effetto di questi programmi su 17 giovani e verificare quali elementi fossero necessari per il loro mantenimento. È emerso che la comunità svolge un ruolo fondamentale per il realizzarsi e la continuità delle attività fisiche. Per comunità si intende l'insieme dei servizi sociali, delle aree attrezzate e di educatori.

Abstract/Sommario: Oggetto dello studio era determinare la validità di un programma di formazione per genitori al fine di renderli capaci di insegnare ai propri figli con ritardo mentale attività di autonomia e di vita quotidiana. Sono state coinvolte nel progetto alcune mamme ed educatori. I bambini sono stati in grado di apprendere le abilità di autonomia ed hanno mantenuto nel tempo i livelli raggiunti.