Abstract/Sommario: Il gioco è fondamentale nello sviluppo del bambino: attraverso di esso, infatti, i bambini crescono sotto il profilo cognitivo, sociale, linguistico, motorio ed emozionale e possono esplorare differenti ruoli e regole sociali, con l’opportunità di gestire l’ansia e i conflitti sociali. Si tratta dunque di un’importantissima opportunità di sviluppo per i bambini con autismo, utile a promuovere le loro scarse abilità sociali, comunicative e di immaginazione, spesso però non valorizzata n ...; [Leggi tutto...]
Il gioco è fondamentale nello sviluppo del bambino: attraverso di esso, infatti, i bambini crescono sotto il profilo cognitivo, sociale, linguistico, motorio ed emozionale e possono esplorare differenti ruoli e regole sociali, con l’opportunità di gestire l’ansia e i conflitti sociali. Si tratta dunque di un’importantissima opportunità di sviluppo per i bambini con autismo, utile a promuovere le loro scarse abilità sociali, comunicative e di immaginazione, spesso però non valorizzata nella programmazione educativa. A questo riguardo viene proposto il programma con i gruppi integrati di gioco, che si è dimostrato efficace e può essere agevolmente applicato all’interno della scuola, non richiedendo materiali, né spazi né tempi ulteriori rispetto alle normali disponibilità.
Abstract/Sommario: Nonostante le difficoltà che pone, più numerose di quanto possa sembrare, il coinsegnamento, al quale concorrono parimenti il docente curricolare e quello specializzato, permette di raggiungere obiettivi altrimenti inarrivabili, in termini sia di apprendimento da parte degli alunni che di varietà e validità delle proposte didattiche, altroché di qualità dell’esperienza a scuola, tanto per gli alunni quanto per gli insegnanti. La collaborazione tra insegnanti, infatti, dà l’occasione di ...; [Leggi tutto...]
Nonostante le difficoltà che pone, più numerose di quanto possa sembrare, il coinsegnamento, al quale concorrono parimenti il docente curricolare e quello specializzato, permette di raggiungere obiettivi altrimenti inarrivabili, in termini sia di apprendimento da parte degli alunni che di varietà e validità delle proposte didattiche, altroché di qualità dell’esperienza a scuola, tanto per gli alunni quanto per gli insegnanti. La collaborazione tra insegnanti, infatti, dà l’occasione di mettere in comune idee, creatività, capacità individuali particolari, strategie di soluzione dei problemi, fornendo a tutti un repertorio di strumenti inimmaginabile per il singolo docente.
Abstract/Sommario: Perché è così difficile imparare, e insegnare, a scrivere bene? Premesso che è molto recente l’attenzione all’insegnamento delle abilità di scrittura, che tradizionalmente si occupava soltanto degli aspetti grafo-motori trascurando quelli compositivi e dando per scontato che l’alunno li avrebbe sviluppati spontaneamente, scrivere è di fatto un’attività molto complessa, che coinvolge numerosi processi cognitivi e che richiede, oltre a tantissima pratica, la consapevolezza che è princip ...; [Leggi tutto...]
Perché è così difficile imparare, e insegnare, a scrivere bene? Premesso che è molto recente l’attenzione all’insegnamento delle abilità di scrittura, che tradizionalmente si occupava soltanto degli aspetti grafo-motori trascurando quelli compositivi e dando per scontato che l’alunno li avrebbe sviluppati spontaneamente, scrivere è di fatto un’attività molto complessa, che coinvolge numerosi processi cognitivi e che richiede, oltre a tantissima pratica, la consapevolezza che è principalmente uno strumento per comunicare, e non un compito fine a se stesso. Vengono presentate venti indicazioni e principi per insegnare efficacemente questa abilità.
Abstract/Sommario: Accanto ai numerosi percorsi di integrazione scolastica che prevedono modalità cooperative, l’uso di mediatori e forme di cogestione pedagogica del gruppo classe e delle sue dinamiche interne, è possibile delineare un altro genere di progetti utili all’integrazione: le attività che hanno come fine quello di modificare le predisposizioni e gli atteggiamenti di bambini e insegnanti nei confronti di chi ha una disabilità. Questo articolo prospetta le caratteristiche che un’attività volta ...; [Leggi tutto...]
Accanto ai numerosi percorsi di integrazione scolastica che prevedono modalità cooperative, l’uso di mediatori e forme di cogestione pedagogica del gruppo classe e delle sue dinamiche interne, è possibile delineare un altro genere di progetti utili all’integrazione: le attività che hanno come fine quello di modificare le predisposizioni e gli atteggiamenti di bambini e insegnanti nei confronti di chi ha una disabilità. Questo articolo prospetta le caratteristiche che un’attività volta a modificare degli atteggiamenti individuali dovrebbe avere. Successivamente vengono presentati alcuni progetti e attività italiani su questo tema. Infine viene illustrato in dettaglio il pacchetto didattico Insieme per crescere, costruito assieme da bambini, insegnanti ed esperti del territorio perugino.
Abstract/Sommario: Uno dei vantaggi dell’integrazione scolastica degli alunni con disabilità è senza dubbio quello di contribuire a un progresso culturale in termini di valorizzazione degli alunni e delle persone in genere, con maggiore consapevolezza e rispetto verso le differenze individuali. Questo articolo presenta una panoramica della teoria sulle intelligenze multiple fornendo alcuni esempi di modalità per la sua applicazione pratica. In particolare, vengono descritti tre aspetti fondamentali relat ...; [Leggi tutto...]
Uno dei vantaggi dell’integrazione scolastica degli alunni con disabilità è senza dubbio quello di contribuire a un progresso culturale in termini di valorizzazione degli alunni e delle persone in genere, con maggiore consapevolezza e rispetto verso le differenze individuali. Questo articolo presenta una panoramica della teoria sulle intelligenze multiple fornendo alcuni esempi di modalità per la sua applicazione pratica. In particolare, vengono descritti tre aspetti fondamentali relativi all’attuazione pratica di tale teoria (strategie didattiche, adattamenti curricolari e valutazione dell’alunno).
Abstract/Sommario: La comunicazione fra i genitori dei bambini con disabilità e i loro insegnanti non è solo dovuta ma è anche una prassi fortemente raccomandata. Eppure genitori e insegnanti non sono sempre d’accordo su quale sia la cosa migliore da fare nell’interesse della famiglia e del bambino. Il problema è anche maggiore nel caso dei genitori di bambini con disabilità lievi, che a scuola possono avere incontrato varie difficoltà prima di ricevere la diagnosi. In questo articolo viene presentata un ...; [Leggi tutto...]
La comunicazione fra i genitori dei bambini con disabilità e i loro insegnanti non è solo dovuta ma è anche una prassi fortemente raccomandata. Eppure genitori e insegnanti non sono sempre d’accordo su quale sia la cosa migliore da fare nell’interesse della famiglia e del bambino. Il problema è anche maggiore nel caso dei genitori di bambini con disabilità lievi, che a scuola possono avere incontrato varie difficoltà prima di ricevere la diagnosi. In questo articolo viene presentata una prospettiva diversa sull’adattamento familiare all’identificazione delle difficoltà, con la quale si vuole promuovere una comunicazione e collaborazione autentiche tra scuola e genitori.
Abstract/Sommario: Specie negli ultimi anni, si è avuto un forte dibattito sul ruolo della consapevolezza fonemica nell’apprendimento della letto-scrittura e parallelamente si è diffusa la convinzione della necessità di predisporre e proporre interventi clinici e operativi basati sulla stimolazione fonologica di tipo preventivo e riabilitativo, sin dalla scuola dell’infanzia. Lo studio descritto in questo articolo si è prefisso un duplice obiettivo: (a) verificare se un training fonologico con un gruppo ...; [Leggi tutto...]
Specie negli ultimi anni, si è avuto un forte dibattito sul ruolo della consapevolezza fonemica nell’apprendimento della letto-scrittura e parallelamente si è diffusa la convinzione della necessità di predisporre e proporre interventi clinici e operativi basati sulla stimolazione fonologica di tipo preventivo e riabilitativo, sin dalla scuola dell’infanzia. Lo studio descritto in questo articolo si è prefisso un duplice obiettivo: (a) verificare se un training fonologico con un gruppo sperimentale di bambini di 5 anni migliorasse le loro competenze linguistiche generali e (b) creare un programma basato su giochi fonologici divertente, agile da proporre e facile da integrare nella normale programmazione della classe. I risultati evidenziano miglioramenti incoraggianti.
Abstract/Sommario: Questo numero presenta il programma esteso del convegno di Rimini, la quinta edizione dell’appuntamento internazionale sulla Qualità dell’integrazione scolastica. Saltano agli occhi subito alcune presenze di grande rilevanza: H. Gardner, che in questi anni ci ha affascinato con la sua teoria delle intelligenze multiple, di cui cerchiamo di costruire applicazioni in classe in grado di migliorare le nostre capacità di individualizzazione; B.Cyrulnik, che ha elaborato il concetto di resil ...; [Leggi tutto...]
Questo numero presenta il programma esteso del convegno di Rimini, la quinta edizione dell’appuntamento internazionale sulla Qualità dell’integrazione scolastica. Saltano agli occhi subito alcune presenze di grande rilevanza: H. Gardner, che in questi anni ci ha affascinato con la sua teoria delle intelligenze multiple, di cui cerchiamo di costruire applicazioni in classe in grado di migliorare le nostre capacità di individualizzazione; B.Cyrulnik, che ha elaborato il concetto di resilienza agli urti e alle difficoltà della vita, una qualità di fondamentale importanza per il bambino disabile e per la sua famiglia; M. Sunderland, che lavora con il raccontare storie psicologicamente orientate per aiutare i bambini a esprimere le proprie emozioni, in chiave sia educativa che terapeutica. Sarà un convegno importante, questo quinto, perché la richiesta di Qualità dell’integrazione e di Qualità inclusiva della scuola si fa ogni giorno più pressante e necessaria e sempre più ci si rende conto del valore essenziale che ha l’integrazione per tutti gli alunni. Queste cose le sappiamo bene, ma abbiamo bisogno anche di strumenti sempre più efficaci, di spinte metodologiche, di verifiche, di materiali e di riflessioni sempre più avanzate.