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Abstract/Sommario: L'approccio educativo al ritardo mentale si bassa sull'idea che le persone con deficit evolutivo, dovuto a fattori socio-ambientali familiari, presentano le stesse caratteristiche cognitive dei loro pari nella norma, perché, come in ogni gruppo, le forme più semplici rappresentano una estremità della normale distribuzione dell'intelligenza. Gli autori hanno indagato su questa ipotesi esaminando 306 adulti di età compresa tra i 20 e i 54 anni. I risultati ottenuti, applicando l'analisi ...; [Leggi tutto...] L'approccio educativo al ritardo mentale si bassa sull'idea che le persone con deficit evolutivo, dovuto a fattori socio-ambientali familiari, presentano le stesse caratteristiche cognitive dei loro pari nella norma, perché, come in ogni gruppo, le forme più semplici rappresentano una estremità della normale distribuzione dell'intelligenza. Gli autori hanno indagato su questa ipotesi esaminando 306 adulti di età compresa tra i 20 e i 54 anni. I risultati ottenuti, applicando l'analisi della regressione gerarchizzata, hanno confermato l'andamento comune delle caratteristiche cognitive nei due gruppi.

Abstract/Sommario: Diverse ricerche hanno utilizzato metodi di valutazione dello stimolo preferito per individuare rinforzatori efficaci consumabili, tattili ed olfattivi con soggetti con deficit evolutivo. Gli autori presentano uno studio condotto con le stesse modalità per individuare rinforzatori uditivi e la loro incisività tra stimoli diversi. I risultati ottenuti indicano che a parità di condizione gli stimoli uditivi preferiti ottengono percentuali di risposte corrette maggiori.

Abstract/Sommario: Gli studi sulla percezione delle persone con disabilità intellettive sono interessati soprattutto al giudizio dei pari nella norma senza prendere in considerazione l'età o il sesso delle persone disabili. Gli autori hanno utilizzato una tecnica di differenziazione sistematica con 32o studenti per valutare una persona con deficit intellettivo specificando sesso ed età. Sono emerse valutazioni differenti in relazione all'età. In particolare i disabili più grandi hanno ottenuto valutazion ...; [Leggi tutto...] Gli studi sulla percezione delle persone con disabilità intellettive sono interessati soprattutto al giudizio dei pari nella norma senza prendere in considerazione l'età o il sesso delle persone disabili. Gli autori hanno utilizzato una tecnica di differenziazione sistematica con 32o studenti per valutare una persona con deficit intellettivo specificando sesso ed età. Sono emerse valutazioni differenti in relazione all'età. In particolare i disabili più grandi hanno ottenuto valutazioni più negative.

Abstract/Sommario: Gli autori hanno voluto replicare ed ampliare la ricerca condotta da Rojahn ed altri nel 2003 sulla convergenza tra la Aberrant Behavior checklist e la Behavior problems Inventory. Raccogliendo i dati su 69 bambini istituzionalizzati e sottoponendoli ad analisi statistica, è emerso che esistono relazioni significative tra le sottoscale dei due strumenti e non solo nei valori assoluti come già emerso nello studio precedente.

Abstract/Sommario: L'autore ha voluto individuare la possibile relazione tra atteggiamento di studenti nella norma e rendimento scolastico di alunni disabili nella scuola superiore. Sono stati esaminati 389 studenti attraverso la Student's Attitudes toward People with Disability Scale. In effetti l'orientamento scolastico verso la competizione ed il rendimento ostacola l'inclusione di questi alunni e l'intervento di integrazione portato avanti al di fuori della scuola incide in modo poco significativo.

Abstract/Sommario: Gli autori hanno voluto valutare la combinazione di due microswitch con un ausilio emittente vocale VOCA nel trattamento di due persone giovani adulte pluriminorate. I microswitch permettevano ai partecipanti di ottenere gli stimoli ambientali preferiti e il VOCA è stato inserito per ottenere attenzioni dal caregiver. Inizialmente l'intervento prevedeva l'utilizzo di ambedue gli ausili e successivamente con il solo VOCA e in alternativa con i microswitch inseriti in precedenza. I dati ...; [Leggi tutto...] Gli autori hanno voluto valutare la combinazione di due microswitch con un ausilio emittente vocale VOCA nel trattamento di due persone giovani adulte pluriminorate. I microswitch permettevano ai partecipanti di ottenere gli stimoli ambientali preferiti e il VOCA è stato inserito per ottenere attenzioni dal caregiver. Inizialmente l'intervento prevedeva l'utilizzo di ambedue gli ausili e successivamente con il solo VOCA e in alternativa con i microswitch inseriti in precedenza. I dati raccolti indicano che i partecipanti hanno imparato ad utilizzare ambedue gli strumenti in compresenza.

Abstract/Sommario: Molti bambini con disabilità intellettive (learning disabilities -LD) mostrano problemi nelle abilità comunicative non verbali che rappresentano elementi essenziali per lo sviluppo di abilità sociali. Gli autori presentano gli esiti di una ricerca che ha voluto considerare la frequenza di produzioni e risposte non verbali in 36 bambini con disabilità di apprendimento. Confrontando i dati con un gruppo di controllo a condizioni determinate è stato possibile stabilire che la comunicazion ...; [Leggi tutto...] Molti bambini con disabilità intellettive (learning disabilities -LD) mostrano problemi nelle abilità comunicative non verbali che rappresentano elementi essenziali per lo sviluppo di abilità sociali. Gli autori presentano gli esiti di una ricerca che ha voluto considerare la frequenza di produzioni e risposte non verbali in 36 bambini con disabilità di apprendimento. Confrontando i dati con un gruppo di controllo a condizioni determinate è stato possibile stabilire che la comunicazione produttiva è significativamente ridotta confronto al gruppo di controllo.

Abstract/Sommario: Pochi studi si sono interessati della relazione tra lavoro e dimensione cognitiva nelle persone con deficit intellettivo. Gli autori hanno voluto confrontare la funzione adattiva e quella cognitiva in ambiente di lavoro in 56 lavoratori ed in 55 disoccupati con deficit intellettivo. I risalati hanno indicato che c'erano differenze notevoli tra i due gruppi in relazione a sesso e gravità del ritardo, inoltre quelli occupati avevano migliori condizioni di memoria, attenzione, percezione ...; [Leggi tutto...] Pochi studi si sono interessati della relazione tra lavoro e dimensione cognitiva nelle persone con deficit intellettivo. Gli autori hanno voluto confrontare la funzione adattiva e quella cognitiva in ambiente di lavoro in 56 lavoratori ed in 55 disoccupati con deficit intellettivo. I risalati hanno indicato che c'erano differenze notevoli tra i due gruppi in relazione a sesso e gravità del ritardo, inoltre quelli occupati avevano migliori condizioni di memoria, attenzione, percezione visiva e comportamento adattivo. I risultati indicherebbero che il comportamento adattivo e la funzionalità cognitiva possono essere validi predittori di opportunità di successo nell'inserimento al lavoro.