Abstract/Sommario: Tutta la conoscenza, l’apprendimento e la comunicazione scritta sono più laboriosi e faticosi per un bambino minorato visivo. Anche il gioco attivo è spesso una conquista non spontanea e che deve essere gioiosamente indotta. E così pure muoversi ed orientarsi, o semplicemente avere autonomia dignitosa in tanti momenti della quotidianità comporta un impegno maggiore. Il computer può tuttavia costituire, in qualche ambito della vita culturale e professionale, una concreta facilitazione c ...; [Leggi tutto...]
Tutta la conoscenza, l’apprendimento e la comunicazione scritta sono più laboriosi e faticosi per un bambino minorato visivo. Anche il gioco attivo è spesso una conquista non spontanea e che deve essere gioiosamente indotta. E così pure muoversi ed orientarsi, o semplicemente avere autonomia dignitosa in tanti momenti della quotidianità comporta un impegno maggiore. Il computer può tuttavia costituire, in qualche ambito della vita culturale e professionale, una concreta facilitazione che restituisce alla persona migliori opportunità di confronto, a volte interdette dalla minorazione, o comunque riduce in essa lo sforzo di apprendimento e comunicazione. I problemi e le difficoltà della persona ipovedente si presentano in misura tanto più grave e limitante quanto più incerta ed ambigua permane la conoscenza e la prospettiva della sua funzione visiva residua. Pur se non possiamo impostare e risolvere opportunamente il problema degli ipovedenti attingendo esclusivamente alle risorse della moderna tecnologia, sarebbe davvero un peccato non offrire loro tutte le opportunità per trarne ogni possibile aiuto.
Abstract/Sommario: La differenza tra il bambino vedente e quello che non vede, in relazione alla scoperta dell'ambiente, è una questione di metodo, non di contenuti. Anche il bambino cieco conquista la realtà mediante l'attività ludica. Si pensi al valore pedagogico della risposta che A. Romagnoli diede alla regina Margherita di Savoia, che gli chiedeva che cosa avesse fatto fare alle cinque bambine non vedenti in quel anno d'esperienza: Ho insegnato loro a giocare. All'attività ludica seguirà quella lav ...; [Leggi tutto...]
La differenza tra il bambino vedente e quello che non vede, in relazione alla scoperta dell'ambiente, è una questione di metodo, non di contenuti. Anche il bambino cieco conquista la realtà mediante l'attività ludica. Si pensi al valore pedagogico della risposta che A. Romagnoli diede alla regina Margherita di Savoia, che gli chiedeva che cosa avesse fatto fare alle cinque bambine non vedenti in quel anno d'esperienza: Ho insegnato loro a giocare. All'attività ludica seguirà quella lavorativa e una ben stimolata e guidata osservazione. Occorre che il bambino cieco venga condotto a formarsi, della realtà circostante, una rappresentazione adeguata. Interviene un processo educativo che il Froebel aveva messo in evidenza per il bambino integro di sensi, quando aveva insistito sull'opportunità che, giocando, apprendesse a rappresentarsi compiutamente il mondo. Pensare infatti significa rappresentarsi il reale. Nel bambino che non vede, invece, ove non s'intervenga per tempo e con modi appropriati, potrebbe verificarsi il fenomeno della propriocezione, che consiste nella tendenza non già a rappresentare l'ambiente, ma a rappresentare se stesso nella realtà ambientale, dando vita ad una sorta di egoarchia. Del mondo esterno egli deve costituirsi un'immagine reale, perché in esso, come ogni creatura umana, dovrà vivere.
Abstract/Sommario: Le abilità cognitive si riferiscono al riconoscimento e alla memorizzazione di principi di classificazione, per esempio saper distinguere volti noti da volti sconosciuti, essere certi dell’esistenza degli oggetti anche quando spariscono dal campo visivo, tattile o uditivo, saper riconoscere le similitudini e le differenze di esseri viventi, piante oggetti od eventi, saper completare parti di informazioni in un insieme sensato, capire le connessioni tra causa ed effetto ecc. Il canale v ...; [Leggi tutto...]
Le abilità cognitive si riferiscono al riconoscimento e alla memorizzazione di principi di classificazione, per esempio saper distinguere volti noti da volti sconosciuti, essere certi dell’esistenza degli oggetti anche quando spariscono dal campo visivo, tattile o uditivo, saper riconoscere le similitudini e le differenze di esseri viventi, piante oggetti od eventi, saper completare parti di informazioni in un insieme sensato, capire le connessioni tra causa ed effetto ecc. Il canale visivo ha un ruolo fondamentale nello sviluppo cognitivo. Le abilità cognitive si sviluppano nei primi anni di vita attraverso un confronto attivo con il mondo materiale, sociale e spaziale. Lo sviluppo cognitivo è un processo costituito dal cogliere un’informazione, elaborarla e agire attivamente. La cecità precoce e completa comporta notevoli difficoltà in tutto ciò che concerne l’elaborazione cognitiva dello spazio, sia che si tratti delle acquisizioni sensomotorie elementari, sia delle rappresentazioni simboliche di più alto livello. La vista è anche uno stimolo alla motivazione: il bambino è stimolato attraverso di essa a muoversi verso persone o oggetti che suscitano il suo interesse. Per quanto riguarda i comportamenti esplorativi, sembra che, finché non avrà raggiunto una certa rappresentazione mentale del mondo circostante come stabile e non riuscirà a comprendere la permanenza degli oggetti esterni come entità separate da lui, il bambino non potrà manifestare interesse a raggiungerli o a trovarli.
Abstract/Sommario: Anche quest’anno il Consiglio dell’Irifor Sezione del Veneto ha realizzato e finanziato con la collaborazione economica dell’Irifor Nazionale il progetto del Seminario Regionale Esperienze educative e di animazione con laboratorio di attività espressive e riflessioni di gruppo per bambini con disabilità visiva e i loro genitori. Il seminario si è svolto dal 29 agosto al 4 settembre 2004 a Fondo Piccolo di Folgaria. Nella successiva trattazione verranno illustrate le diverse attività sv ...; [Leggi tutto...]
Anche quest’anno il Consiglio dell’Irifor Sezione del Veneto ha realizzato e finanziato con la collaborazione economica dell’Irifor Nazionale il progetto del Seminario Regionale Esperienze educative e di animazione con laboratorio di attività espressive e riflessioni di gruppo per bambini con disabilità visiva e i loro genitori. Il seminario si è svolto dal 29 agosto al 4 settembre 2004 a Fondo Piccolo di Folgaria. Nella successiva trattazione verranno illustrate le diverse attività svolte durante il seminario con i contributi dei rispettivi operatori; inoltre la testimonianza del gruppo genitori e alcune interviste realizzate coi bambini che arricchiscono la nostra trattazione ed evidenziano l’importanza che questa esperienza ricopre per ciascuno di loro.
Abstract/Sommario: Il riscatto dei ciechi in Italia è, storicamente, opera dell’Unione Italiana dei Ciechi che ha condotto, nel corso nel tempo, battaglie decisive per garantire a questa minoranza di cittadini, il diritto all’istruzione e al lavoro, premessa indispensabile per la loro integrazione sociale. All’inizio del secolo XX i ciechi, inabilitati dal Codice Civile, erano condannati a vivere in condizioni di miseria e di povertà. Gli istituti ad essi dedicati, pur presenti in gran parte del territor ...; [Leggi tutto...]
Il riscatto dei ciechi in Italia è, storicamente, opera dell’Unione Italiana dei Ciechi che ha condotto, nel corso nel tempo, battaglie decisive per garantire a questa minoranza di cittadini, il diritto all’istruzione e al lavoro, premessa indispensabile per la loro integrazione sociale. All’inizio del secolo XX i ciechi, inabilitati dal Codice Civile, erano condannati a vivere in condizioni di miseria e di povertà. Gli istituti ad essi dedicati, pur presenti in gran parte del territorio nazionale, erano unicamente dei ricoveri da cui gli ospiti uscivano, tranne rare eccezioni, per suscitare pietà in occasione di qualche manifestazione di beneficenza o di qualche funerale. Oggi i disabili visivi sono in grado di studiare nella scuola di tutti; occupano dignitosi posti di lavoro; sono integrati nella società, anche se molti sono ancora gli ostacoli da superare per il conseguimento delle pari opportunità. In questa sede, insisteremo, soprattutto, sulla storia dell’Unione Italiana dei Ciechi, che coincide con la storia della emancipazione dei minorati della vista, ma presenteremo anche una scheda sintetica per la Biblioteca Italiana per i Ciechi Regina Margherita che, pur essendo nata, per così dire, da una costola dell’Unione, merita considerazioni più dettagliate rispetto ai cenni contenuti della storia dell’Unione.
Abstract/Sommario: La descrizione di una esperienza di didattica di avviamento al nuoto con bambini disabili della vista: obiettivi formativi e aspetti didattici per lo sviluppo di autonomia nel movimento nell'orientamento.
Abstract/Sommario: Per avere una coscienza esatta dello stato in cui si trova la motilità di quei soggetti che presentano come deficienza sensoriale, la totale mancanza della vista, è necessario osservare bene il ruolo che la vista svolge nello sviluppo motorio del bambino. L'esame attento di un gradiente di crescita ci documenterà meglio di qualsiasi altra analisi empirica sulla natura effettiva di queste deficienze. Riporto qui alcune analisi di un gradiente di crescita relativo alla correlazione occhi ...; [Leggi tutto...]
Per avere una coscienza esatta dello stato in cui si trova la motilità di quei soggetti che presentano come deficienza sensoriale, la totale mancanza della vista, è necessario osservare bene il ruolo che la vista svolge nello sviluppo motorio del bambino. L'esame attento di un gradiente di crescita ci documenterà meglio di qualsiasi altra analisi empirica sulla natura effettiva di queste deficienze. Riporto qui alcune analisi di un gradiente di crescita relativo alla correlazione occhi-mani dal quale sarà possibile dedurre lo stato del bambino cieco che non possa contare su di una normale correlazione. La correlazione occhi-mani è distrutta e quanto si stabilisce per compensazione spontanea non è sufficiente a garantire un normale sviluppo dell'attività corporea.