Abstract/Sommario: Ha vinto il terzo premio del concorso Strategie di integrazione l'esperienza realizzata in una scuola elementare che ha coinvolto tre classi quarte tramite un'organizzazione del lavoro in gruppi cooperativi trasversali. Basato sulla convinzione che intervenire sulle dinamiche dei rapporti di classe e stimolare gli allievi a collaborare tra loro faciliti la comprensione della propria e altrui realtà, e che l'integrazione è tale se non è esclusivamente rivolta ad alunni disabili, ma a tu ...; [Leggi tutto...]
Ha vinto il terzo premio del concorso Strategie di integrazione l'esperienza realizzata in una scuola elementare che ha coinvolto tre classi quarte tramite un'organizzazione del lavoro in gruppi cooperativi trasversali. Basato sulla convinzione che intervenire sulle dinamiche dei rapporti di classe e stimolare gli allievi a collaborare tra loro faciliti la comprensione della propria e altrui realtà, e che l'integrazione è tale se non è esclusivamente rivolta ad alunni disabili, ma a tutti gli alunni presenti nelle classi, nel rispetto dell'individualità di ciascuno, il progetto è stato apprezzato soprattutto per la sua qualità cooperativa metacognitiva, che considera tutti gli alunni nella loro globalità di persone e promuove un apprendimento consapevole e vissuto delle abilità sia cognitive che sociali.
Abstract/Sommario: Leggete anche l'intervista alla mamma di un alunno disabile riportata nella parte più scanzonata della rivista: Bomba H. L'intervista è condotta da un insegnante che lavora in una classe speciale di sei alunni disabili (ebbene sì, purtroppo esistono ancora, anche se rarissime, classi così): ciò che colpisce come un pugno sono le motivazioni che hanno spinto la madre a scegliere la classe speciale. Una scelta costretta da una normalità non adeguata, non adatta, non sufficientemente spec ...; [Leggi tutto...]
Leggete anche l'intervista alla mamma di un alunno disabile riportata nella parte più scanzonata della rivista: Bomba H. L'intervista è condotta da un insegnante che lavora in una classe speciale di sei alunni disabili (ebbene sì, purtroppo esistono ancora, anche se rarissime, classi così): ciò che colpisce come un pugno sono le motivazioni che hanno spinto la madre a scegliere la classe speciale. Una scelta costretta da una normalità non adeguata, non adatta, non sufficientemente speciale, una normalità che non accoglieva, che non sapeva rispondere ai bisogni educativi speciali del figlio. E allora il doloroso ripiegare sulla classe speciale; resta però il profondo bisogno di normalità.
Abstract/Sommario: Il progetto che si è aggiudicato il secondo premio "Strategie di integrazione" ha avuto come finalità l'integrazione in una classe prima media di un'alunna con grave disabilità plurisensoriale e motoria. Si è sviluppata la collaborazione tra la scuola Media, il Centro Socio Educativo (CSE) "Piccoli" ed esperti di linguaggi multimediali. Il progetto si è fondato sull'importanza dell'integrazione di diversi linguaggi, di forme espressive, di stimolazioni plurisensoriali, ai fini di una m ...; [Leggi tutto...]
Il progetto che si è aggiudicato il secondo premio "Strategie di integrazione" ha avuto come finalità l'integrazione in una classe prima media di un'alunna con grave disabilità plurisensoriale e motoria. Si è sviluppata la collaborazione tra la scuola Media, il Centro Socio Educativo (CSE) "Piccoli" ed esperti di linguaggi multimediali. Il progetto si è fondato sull'importanza dell'integrazione di diversi linguaggi, di forme espressive, di stimolazioni plurisensoriali, ai fini di una migliore comunicazione tra tutti gli alunni. Di esso è stata apprezzata soprattutto la capacità di costruire un progetto pluridisciplinare e integrato a partire dagli interessi dell'alunna con disabilità e di trovare modalità di comunicazione alternative e coinvolgenti per favorire le relazioni con i pari.
Abstract/Sommario: Le abilità funzionali sono quelle più immediatamente utili per gli alunni con disabilità gravi, che dovrebbero essere incluse nella programmazione individualizzata in modo da fornire loro alcuni strumenti per condurre una vita il più possibile autonoma e attiva. Nell'area della matematica, le abilità funzionali includono riconoscere i numeri, contare, usare il denaro e conoscere il tempo. Viene presentata un'esperienza in cui l'insegnamento di tali abilità è stato realizzato attraverso ...; [Leggi tutto...]
Le abilità funzionali sono quelle più immediatamente utili per gli alunni con disabilità gravi, che dovrebbero essere incluse nella programmazione individualizzata in modo da fornire loro alcuni strumenti per condurre una vita il più possibile autonoma e attiva. Nell'area della matematica, le abilità funzionali includono riconoscere i numeri, contare, usare il denaro e conoscere il tempo. Viene presentata un'esperienza in cui l'insegnamento di tali abilità è stato realizzato attraverso un'attività gradevole e motivante, che fornisce l'occasione di apprendere ed esercitare l'abilità di contare in un modo funzionale e significativo, nonché di migliorare l'autostima e la sicurezza di sé degli alunni coinvolti, con effetti positivi sulla loro reale integrazione nella comunità scolastica
Abstract/Sommario: L'integrazione significativa delle risorse informatiche nella didattica presenta numerosi vantaggi: in particolare, fornisce modalità alternative di apprendimento, permette di acquisire abilità cognitive e conoscenze importanti ai fini dell'educazione permanente, favorisce la motivazione, ecc. In questo articolo sono fornite indicazioni per utilizzare la tecnologia in modo da arricchire e rendere più efficace l'insegnamento e l'apprendimento, senza che l'uso del computer o di Internet ...; [Leggi tutto...]
L'integrazione significativa delle risorse informatiche nella didattica presenta numerosi vantaggi: in particolare, fornisce modalità alternative di apprendimento, permette di acquisire abilità cognitive e conoscenze importanti ai fini dell'educazione permanente, favorisce la motivazione, ecc. In questo articolo sono fornite indicazioni per utilizzare la tecnologia in modo da arricchire e rendere più efficace l'insegnamento e l'apprendimento, senza che l'uso del computer o di Internet diventi fine a se stesso e ponga in secondo piano i contenuti e le abilità curriculari. A questo scopo viene proposta una didattica basata su unità tematiche, adatta per studenti con e senza difficoltà, che prevede attività di ricerca, contenuti interdisciplinari e significativi per lo studente, lavoro cooperativo, varietà di stili di insegnamento.
Abstract/Sommario: Scopo del presente contributo è presentare un'iniziativa di prevenzione precoce delle difficoltà di apprendimento che ha coinvolto le tre scuole dell'infanzia statali del 2° circolo di Cavarzere (Ve). Il progetto, collocato nel POF di Istituto, è stato l'occasione per riflettere sull'importante contributo che la scuola dell'infanzia può dare al potenziamento dei precursori dell'apprendimento scolastico successivo, senza perdere la propria identità di settore formativo autonomo dotato d ...; [Leggi tutto...]
Scopo del presente contributo è presentare un'iniziativa di prevenzione precoce delle difficoltà di apprendimento che ha coinvolto le tre scuole dell'infanzia statali del 2° circolo di Cavarzere (Ve). Il progetto, collocato nel POF di Istituto, è stato l'occasione per riflettere sull'importante contributo che la scuola dell'infanzia può dare al potenziamento dei precursori dell'apprendimento scolastico successivo, senza perdere la propria identità di settore formativo autonomo dotato di specifiche finalità e di una precisa mission culturale. La realizzazione del percorso progettuale ha altresì consentito agli operatori di raffinare le proprie modalità di osservazione dei bambini arricchendole di maggior sistematicità e rigore metodologico.
Abstract/Sommario: Apprendere informazioni significa comprenderle ed essere in grado di riflettere criticamente su di esse. Nel caso degli studenti con difficoltà, il loro modo di apprendere è spesso passivo e meccanico, basato sull'errata convinzione che saper ripetere un'informazione equivalga ad averla compresa. Il risultato è che le conoscenze degli studenti rimangono frammentarie e nozionistiche, e loro non sono in grado di utilizzarle, esporle e argomentarle. La strategia di verifica della comprens ...; [Leggi tutto...]
Apprendere informazioni significa comprenderle ed essere in grado di riflettere criticamente su di esse. Nel caso degli studenti con difficoltà, il loro modo di apprendere è spesso passivo e meccanico, basato sull'errata convinzione che saper ripetere un'informazione equivalga ad averla compresa. Il risultato è che le conoscenze degli studenti rimangono frammentarie e nozionistiche, e loro non sono in grado di utilizzarle, esporle e argomentarle. La strategia di verifica della comprensione qui proposta può essere utilizzata efficacemente in diverse situazioni (metodo per accertarsi di avere compreso un testo, griglia per lo studio, schema di base per scrivere una composizione, ecc.) e in tutte le discipline; inoltre, coinvolgendo abilità che più o meno tutti gli studenti possono avere bisogno di migliorare, essa appare ideale da proporre nelle classi inclusive.
Abstract/Sommario: Nell'articolo viene presentato uno strumento, il Questionario COM, che permette all'insegnante di rilevare agevolmente una serie di problematiche, quali depressione, ansia, disturbi esteriorizzanti, che sono rilevanti non solo per se stesse, ma anche per la loro frequente associazione col disturbo di attenzione/iperattività. L'uso di questa scala viene suggerito sia per i bambini che presentano un profilo DDAI, sia - più in generale - per i bambini nei quali si rilevano problematiche e ...; [Leggi tutto...]
Nell'articolo viene presentato uno strumento, il Questionario COM, che permette all'insegnante di rilevare agevolmente una serie di problematiche, quali depressione, ansia, disturbi esteriorizzanti, che sono rilevanti non solo per se stesse, ma anche per la loro frequente associazione col disturbo di attenzione/iperattività. L'uso di questa scala viene suggerito sia per i bambini che presentano un profilo DDAI, sia - più in generale - per i bambini nei quali si rilevano problematiche emozionali o comportamentali. La scala è di estrema semplicità e può quindi essere utilizzata facilmente anche da insegnanti che abbiano una certa esperienza in proposito. D'altra parte, essa non può essere considerata un vero strumento diagnostico, ma soltanto un primo aiuto per un percorso da avviare col bambino
Abstract/Sommario: La scuola di oggi esige e impone una precoce fruibilità della scrittura come strumento di lavoro senza tuttavia garantire il necessario esercizio affinché essa diventi un'abilità motoria specializzata. Paradossalmente, si richiede ai bambini di scrivere di più e sempre più precocemente, senza tuttavia preoccuparsi di come questa competenza, non solo linguistica ma anche motoria, venga acquisita e consolidata. In questo lavoro si propone una metodologia sistematica per l'insegnamento de ...; [Leggi tutto...]
La scuola di oggi esige e impone una precoce fruibilità della scrittura come strumento di lavoro senza tuttavia garantire il necessario esercizio affinché essa diventi un'abilità motoria specializzata. Paradossalmente, si richiede ai bambini di scrivere di più e sempre più precocemente, senza tuttavia preoccuparsi di come questa competenza, non solo linguistica ma anche motoria, venga acquisita e consolidata. In questo lavoro si propone una metodologia sistematica per l'insegnamento del corsivo attraverso la presentazione graduale di famiglie di lettere raggruppate per movimenti affini e progressivi. Lo scopo di tale metodologia è promuovere l'apprendimento e l'automatizzazione di movimenti efficienti e funzionali a una scrittura rapida e leggibile, a pieno supporto della sua fruibilità come mezzo espressivo.