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Abstract: I soggetti con sindrome Down presentano un rischio più elevato di sviluppare demenza di tipo Alzheimer in confronto al resto della popolazione. Gli autori hanno utilizzato il Ceregiver Activity Survey, un questionario elaborato per misurare il tempo di assistenza richiesto ai familiari nelle attività quotidiane, per valutare le energie assorbite da questa problematica dal personale di assistenza.

Abstract: Gli autori presentano i risultati di una loro ricerca sulla gestione del programma sanitario statale inglese denominato Care Programme Approach e pensato per assistere persone con ritardo mentale medio. Per questo hanno somministrato un questionario semistrutturato a sei utenti seguiti con questo programma. L'esiguità del campione non permette di arrivare a conclusioni significative, ma comunque rappresenta un primo tentativo di rilevazione di soddisfazione e di ansia correlate al prog ...; [Read more...] Gli autori presentano i risultati di una loro ricerca sulla gestione del programma sanitario statale inglese denominato Care Programme Approach e pensato per assistere persone con ritardo mentale medio. Per questo hanno somministrato un questionario semistrutturato a sei utenti seguiti con questo programma. L'esiguità del campione non permette di arrivare a conclusioni significative, ma comunque rappresenta un primo tentativo di rilevazione di soddisfazione e di ansia correlate al programma.

Abstract: Poche ricerche si sono interessate di individuare i bisogni dei bambini con gravi disabilità. Gli autori hanno voluto realizzare un programma che permettesse di valutare le differenti esigenze individuali attraverso il gioco. In particolare si volevano anche rilevare i diversi livelli di sviluppo nelle aree sensomotoria, cognitiva, comunicazione e sviluppo socioemotivo. Attraverso la realizzazione di uno strumento di valutazione denominato Daily Multiple Measurement Instrument (DMMI) g ...; [Read more...] Poche ricerche si sono interessate di individuare i bisogni dei bambini con gravi disabilità. Gli autori hanno voluto realizzare un programma che permettesse di valutare le differenti esigenze individuali attraverso il gioco. In particolare si volevano anche rilevare i diversi livelli di sviluppo nelle aree sensomotoria, cognitiva, comunicazione e sviluppo socioemotivo. Attraverso la realizzazione di uno strumento di valutazione denominato Daily Multiple Measurement Instrument (DMMI) gli autori sono riusciti a verificare il nesso tra attività di gioco espresse e livello di abilità possedute. Gli autori concludo che lo strumento è utilizzabile per la valutazione precoce di bambini gravemente disabili.

Abstract: 42 bambini con ritardo mentale di età compresa tra i sei e i dodici anni sono stati osservati in situazione di gioco per rilevare il comportamento in relazione al gioco indipendente e alle abilità di autonomia. Si evidenziano le relazioni tra i comportamenti attivati durante la situazione di gioco in laboratorio e la diagnosi di ritardo.

Abstract: Il comportamento disadattivo è spasso stato preso in considerazione riferito alla demenza, ma esistono ancora pochi studi che prendono in considerazione anche il ritardo mentale. La ricerca ha investigato su 134 anziani per individuare la rilevanza di questa componente e i risultati indicano che esiste una forte relazione tra comportamento disadattivo, demenza e ritardo mentale. In particolare sono presenti in questo gruppo: incontinenza, sonno disturbato, aggressività, isolamento, as ...; [Read more...] Il comportamento disadattivo è spasso stato preso in considerazione riferito alla demenza, ma esistono ancora pochi studi che prendono in considerazione anche il ritardo mentale. La ricerca ha investigato su 134 anziani per individuare la rilevanza di questa componente e i risultati indicano che esiste una forte relazione tra comportamento disadattivo, demenza e ritardo mentale. In particolare sono presenti in questo gruppo: incontinenza, sonno disturbato, aggressività, isolamento, assenza di senso del pericolo e di energia, irritabilità e scarsa attenzione..

Abstract: Livelli elevati di comportamento sedentario hanno un impatto negativo sulla salute e sul benessere. Esistono prove limitate sulla prevalenza e le correlazioni del comportamento sedentario degli adulti con disabilità intellettive. Un campione statistico di adulti con deficit intellettivo è stato invitato a partecipare a un programma di controllo sanitario completo. I dati demografici e sanitari sono stati raccolti durante un'intervista strutturata e un esame fisico. Il tempo della valut ...; [Read more...] Livelli elevati di comportamento sedentario hanno un impatto negativo sulla salute e sul benessere. Esistono prove limitate sulla prevalenza e le correlazioni del comportamento sedentario degli adulti con disabilità intellettive. Un campione statistico di adulti con deficit intellettivo è stato invitato a partecipare a un programma di controllo sanitario completo. I dati demografici e sanitari sono stati raccolti durante un'intervista strutturata e un esame fisico. Il tempo della valutazione è stato utilizzato come misura sostitutiva del comportamento sedentario. Il 50% dei 725 partecipanti ha riferito quattro o più ore di sedentarietà al giorno. Genere maschile, livelli più alti di capacità intellettiva, problemi di mobilità, obesità, mancanza di deficit uditivo e assenza di epilessia sono risultati significativamente associati con il tempo sedentario più alto nel modello multivariato finale. Si tratta della prima pubblicazione di dati basati sulla prevalenza della popolazione e sulle correlazioni del comportamento sedentario negli adulti con defict intellettivo. Rispetto agli adulti nella norma, questi gli adulti hanno livelli più alti di comportamento sedentario. Una migliore comprensione del contesto sociale del comportamento sedentario permetterà la progettazione di programmi di cambiamento comportamentale efficaci.

Abstract: La ricerca è stata condotta al fine di valutare l'efficacia della comunicazione aumentativa e alternativa in ambiente scolastico al fine di favorire il comportamento adattivo e ridurre quello problematico in alunni con disabilità intellettive. Sono stai coinvolti gli insegnanti sia nella realizzazione di scale di valutazione, sia nella stesura del programma inserito nella programmazione didattica della classe. Sono stati ottenuti risultati lusinghieri.

Abstract: Hanno partecipato a questo studio 15 soggetti con problemi evolutivi al fine di valutare le preferenze tra possibilità di scelta diverse. La verifica condotta a distanza di mesi dalla valutazione dello stimolo preferito ha evidenziato che 25 casi su 27 hanno effettuato la stessa scelta. Gli autori analizzano il risultato conseguito e la tecnica utilizzata.

Abstract: Sono stati coinvolti in questa ricerca alcuni studenti di scuole elementari diagnosticati con iperattività e deficit dell'attenzione e trattati con psicostimolanti. Attraverso l'addestramento a tecniche di autoregolazione è stato possibile constatare come il comportamento aggressivo e l'esecuzione del compito fossero notevolmente migliorati durante l'intervento.

Abstract: Due ragazzi autistici che utilizzavano la comunicazione pittografica sono stati inseriti in un progetto per apprendere tecniche di problem solving utilizzando indicatori diversi (forme, colori, funzioni) per fare richieste in assenza di pittogrammi specifici. L'indagine condotta ha permesso di rilevare l'aumento del comportamento di utilizzo spontaneo di richieste anche in ambiente naturale.