Abstract: Il gruppo di ricerca del Servizio di Neuropsichiatria Infanzia Adolescenza dell’AUSL di Modena e del Dipartimento di Scienze Biomediche, Metaboliche e Neuroscienze dell’Università di Modena e Reggio Emilia ha sviluppato uno studio correlazionale per verificare la convergenza fra due strumenti di valutazione molto utilizzati nella clinica: il PEP3 e il VB-MAPP. In riferimento al comportamento sociale, all’area visuo-percettiva e all’area linguistico-comunicativa gli autori hanno rilevat ...; [Read more...]
Il gruppo di ricerca del Servizio di Neuropsichiatria Infanzia Adolescenza dell’AUSL di Modena e del Dipartimento di Scienze Biomediche, Metaboliche e Neuroscienze dell’Università di Modena e Reggio Emilia ha sviluppato uno studio correlazionale per verificare la convergenza fra due strumenti di valutazione molto utilizzati nella clinica: il PEP3 e il VB-MAPP. In riferimento al comportamento sociale, all’area visuo-percettiva e all’area linguistico-comunicativa gli autori hanno rilevato correlazioni significative, che vengono discusse anche nella prospettiva di orientare gli interventi educativi e riabilitativi.
Abstract: L'autrice presenta la versione aggiornata della prova subtest Significato Verbale, uno strumento che consente di ottenere una misura del vocabolario del bambino. La prova è stata costruita riprendendo la struttura dello strumento già esistente, presente all’interno della Batteria PMA (Primary Mental Abilities, Thurstone & Thurstone, 1962), reattivi per i livelli 4-6 (dalla terza classe della scuola Primaria alla prima classe della scuola Secondaria di Primo Grado). Si tratta di uno str ...; [Read more...]
L'autrice presenta la versione aggiornata della prova subtest Significato Verbale, uno strumento che consente di ottenere una misura del vocabolario del bambino. La prova è stata costruita riprendendo la struttura dello strumento già esistente, presente all’interno della Batteria PMA (Primary Mental Abilities, Thurstone & Thurstone, 1962), reattivi per i livelli 4-6 (dalla terza classe della scuola Primaria alla prima classe della scuola Secondaria di Primo Grado). Si tratta di uno strumento di facile e rapida somministrazione, costituito da 30 item verbali, in cui il bambino deve indicare il sinonimo di una parola target fra quattro possibili alternative. La comprensione del testo è una competenza fondamentale, la base stessa per le più generali capacità di studio, da cui dipende in gran parte il futuro scolastico e accademico di ogni studente.
Abstract: La presenza di un disturbo dello spettro dell’autismo non dovrebbe rappresentare un elemento di impedimento per la frequenza universitaria e il conseguimento di titoli accademici quando ve ne sia l’opportunità. Il lavoro, dopo una sintetica analisi delle normative e delle ricerche sul tema, presenta un modello operativo fondato su tre elementi principali e fra loro in stretta interazione: contesto, persona, sostegni. Il successo formativo, o comunque un percorso di qualità, non si lega ...; [Read more...]
La presenza di un disturbo dello spettro dell’autismo non dovrebbe rappresentare un elemento di impedimento per la frequenza universitaria e il conseguimento di titoli accademici quando ve ne sia l’opportunità. Il lavoro, dopo una sintetica analisi delle normative e delle ricerche sul tema, presenta un modello operativo fondato su tre elementi principali e fra loro in stretta interazione: contesto, persona, sostegni. Il successo formativo, o comunque un percorso di qualità, non si lega al cercare forme di mimetizzazione per lo studente con autismo, al contrario, lo sforzo individuale si deve connettere a un contesto che diventa sempre più capace di accogliere e valorizzare modalità di apprendimento e relazioni diverse, mettendo in campo sostegni non solo rivolti alle esigenze specifiche dello studente, ma finalizzati a promuovere accessibilità e inclusione.
Abstract: Il seguente lavoro ha lo scopo di valutare in che misura il gioco del calcio incrementi le competenze socio -relazionali e neuropsicomotorie nei soggetti affetti da Disturbi del Neurosviluppo (Sindrome di Down, Disturbo dello Spettro Autistico, Disabilità Intellettiva, Sindromi Genetiche) che hanno svolto l'attività sportiva da ottobre 2016 a giugno 2019, presso la Società Sportiva Dilettantistica Totti Soccer School, nell'ambito del progetto denominato "Diamo un calcio alla disabilità ...; [Read more...]
Il seguente lavoro ha lo scopo di valutare in che misura il gioco del calcio incrementi le competenze socio -relazionali e neuropsicomotorie nei soggetti affetti da Disturbi del Neurosviluppo (Sindrome di Down, Disturbo dello Spettro Autistico, Disabilità Intellettiva, Sindromi Genetiche) che hanno svolto l'attività sportiva da ottobre 2016 a giugno 2019, presso la Società Sportiva Dilettantistica Totti Soccer School, nell'ambito del progetto denominato "Diamo un calcio alla disabilità". La partecipazione alla ricerca non è risultata necessaria al fine dell'iscrizione e della frequentazione della scuola calcio. La misurazione è stata effettuata tramite test psicodiagnostici riconosciuti a livello internazionale, validati su ampia popolazione e suffragati da evidenze empiriche. Il seguente lavoro, pertanto, si pone come scopo quello di monitorare gli aspetti relativi alla qualità di vita, alle abilità sociali ed alle abilità motorie in soggetti affetti da Disturbi del Neurosviluppo, mediante integrazione regolare in attività sportiva regolamentata. Sebbene le dimensioni del campione globale siano ridotte (12 soggetti), i risultati ottenuti mostrano miglioramenti statisticamente significativi in alcune aree indagate mediante l'intervista semi-strutturata Vineland Adaptive Behavior Scale (VABS), effettuata con i genitori, in particolare nella Comunicazione, Socializzazione, Motorio e nella Scala Composita e anche nella Scala Motivazione Sociale del questionario Social Responsiveness Scale (SRS) compilato dai genitori. Le analisi effettuate, inoltre, evidenziano miglioramenti non statisticamente significativi in alcune abilità del test ABC Movement quali Abilità con la palla, Equilibrio statico e dinamico e Punteggio globale di compromissione; nei compiti motori del Visual Motor Integration Test (VMI) e nella scala Disattenzione del questionario Conners (CPRS-R:L) compilato dai genitori.
Abstract: “Fare le cose al posto dei figli, degli alunni e degli utenti dei servizi, non li aiuta a crescere. Bisogna solo aiutarli senza mai subentrare alle loro possibilità di decidere”. Ispirandosi a questo enunciato pedagogico, il contributo si focalizza sugli approcci adottati nei contesti educativi quali la famiglia, la scuola ed i servizi per promuovere e sviluppare tra le persone con disabilità intellettive e del neuro sviluppo l’autonomia, l’indipendenza e l’autodeterminazione. ...; [Read more...]
“Fare le cose al posto dei figli, degli alunni e degli utenti dei servizi, non li aiuta a crescere. Bisogna solo aiutarli senza mai subentrare alle loro possibilità di decidere”. Ispirandosi a questo enunciato pedagogico, il contributo si focalizza sugli approcci adottati nei contesti educativi quali la famiglia, la scuola ed i servizi per promuovere e sviluppare tra le persone con disabilità intellettive e del neuro sviluppo l’autonomia, l’indipendenza e l’autodeterminazione. In particolare, punta l’interesse sulle fatiche che ancora si osservano in questi contesti ad adottare metodologie educative rispettose delle volontà (espresse ed inespresse) delle persone che richiedono sostegni per cavarsela nella vita. Perché è complicato per genitori, insegnanti ed operatori sociosanitari osservare e considerare i desideri di figli, alunni e persone che frequentano le strutture socio-educativo-riabilitative? Forse la risposta è che è più facile decidere e poi fare le cose al loro posto piuttosto che ascoltare, dialogare e, solo dove serve, aiutarli a fare scelte e sostenerli.
Abstract: Questo lavoro illustra gli effetti positivi derivanti dall'applicazione degli ausili tecnologici in favore di persone con elevati livelli di compromissione del funzionamento intellettivo e adattivo. Diversi contributi rintracciabili in letteratura evidenziano, in particolare, come l'impiego dei pulsanti a pressione facilitata (switch) risulti determinante nel promuovere la costruzione di comportamenti operanti, l'interazione e il controllo dell'ambiente, l'accesso a stimoli graditi, la ...; [Read more...]
Questo lavoro illustra gli effetti positivi derivanti dall'applicazione degli ausili tecnologici in favore di persone con elevati livelli di compromissione del funzionamento intellettivo e adattivo. Diversi contributi rintracciabili in letteratura evidenziano, in particolare, come l'impiego dei pulsanti a pressione facilitata (switch) risulti determinante nel promuovere la costruzione di comportamenti operanti, l'interazione e il controllo dell'ambiente, l'accesso a stimoli graditi, la comunicazione e l'espressione di scelte e quindi, più in generale, lo sviluppo dell'autodeterminazione individuale. Viene presentato uno studio a soggetto singolo che descrive come sia concretamente possibile far apprendere ed esercitare ad una persona con elevati livelli di disabilità intellettiva e motoria, comportamenti per l'accesso, la scelta di stimoli graditi e per la gestione autonoma di attività di tempo libero attraverso un training per l'utilizzo degli switch. I risultati raggiunti mostrano l'efficacia degli switch nel favorire esiti positivi per l'autodeterminazione e per la Qualitàdi vita.
Abstract: L'incremento dell'aspettativa di vita anche per le persone con Disabilità intellettiva e Autismo le espone al rischio di sviluppare patologie correlate all'avanzare dell'età, tra cui le demenze che negli ultimi anni hanno assunto un ruolo predominante e che costituiscono una sfida per i servizi per la presenza e l'intreccio di numerose variabili (biologiche, psicologiche e sociali/relazionali) che possono influenzare il decadimento personale. Inevitabilmente l'approccio multi professio ...; [Read more...]
L'incremento dell'aspettativa di vita anche per le persone con Disabilità intellettiva e Autismo le espone al rischio di sviluppare patologie correlate all'avanzare dell'età, tra cui le demenze che negli ultimi anni hanno assunto un ruolo predominante e che costituiscono una sfida per i servizi per la presenza e l'intreccio di numerose variabili (biologiche, psicologiche e sociali/relazionali) che possono influenzare il decadimento personale. Inevitabilmente l'approccio multi professionale deve costituire il fondamento delle pratica quotidiana nella presa in carico delle persone con disabilità intellettiva e/o autismo con demenza. Fondazione Sospiro ha costituito un gruppo di lavoro che, in base alle linee guida internazionali per la demenza in persone con Disabilità intellettiva, ha elaborato buone prassi per la valutazione, la diagnosi e il trattamento.
Abstract: L'Assistive Technology è stata ampiamente utilizzata, negli ultimi venti anni, per promuovere nelle persone con gravi disabilità intellettive e multiple la consapevolezza di ottenere situazioni piacevoli, autodeterminazione nelle scelte, lo sviluppo di modalità comunicative mediate da device con "speech output", per richieste e bisogni. Nonostantela validazione scientifica degli esiti "evidence-based", l'impiego di microswitche speech ouput non sempre viene garantito nei contesti riabi ...; [Read more...]
L'Assistive Technology è stata ampiamente utilizzata, negli ultimi venti anni, per promuovere nelle persone con gravi disabilità intellettive e multiple la consapevolezza di ottenere situazioni piacevoli, autodeterminazione nelle scelte, lo sviluppo di modalità comunicative mediate da device con "speech output", per richieste e bisogni. Nonostantela validazione scientifica degli esiti "evidence-based", l'impiego di microswitche speech ouput non sempre viene garantito nei contesti riabilitativi, in particolar modo a scuola, dove si rilevano ancora resistenze e perplessità, che verranno esaminate nel presente lavoro. Lo scopo è quello di mostrare come ausili a basso contenuto tecnologico possano non soltanto offrire possibilità di sviluppo di competenze ed abilità funzionali anche in persone con minima funzionalità e gravi disabilità neuromotorie, ma rispondere ed adattarsi alle abilità residuali della persona, nei contesti come, ad esempio, la scuola e gli ambiti familiari. Vengono infine riportate due programmazioni individualizzate, in cui si mostra non soltanto l'efficacianel promuovere competenze funzionali significative, ma la vasta versatilità e duttilità dei sistemi "low tech".
Abstract: L’inserimento repentino e la continua espansione delle nuove tecnologie in ambito educativo e scolastico impongono una riflessione sui molteplici aspetti chiamati in causa nei processi di insegnamento-apprendimento ed in particolar modo sugli elementi che intervengono nella formazione degli alunni con bisogni educativi speciali (BES). Il presente contributo dapprima intende offrire un quadro orientante riferito ai positivi apporti delle tecnologie nell’istruzione – non senza considerar ...; [Read more...]
L’inserimento repentino e la continua espansione delle nuove tecnologie in ambito educativo e scolastico impongono una riflessione sui molteplici aspetti chiamati in causa nei processi di insegnamento-apprendimento ed in particolar modo sugli elementi che intervengono nella formazione degli alunni con bisogni educativi speciali (BES). Il presente contributo dapprima intende offrire un quadro orientante riferito ai positivi apporti delle tecnologie nell’istruzione – non senza considerare aspetti che chiedono cautele ed attenzioni – per andare ad esplorare di seguito la portata delle nuove tecnologie rispetto agli ambienti di apprendimento e agli ausili tecnologici, letti secondo una prospettiva inclusiva, che dialoga tra accessibilità ed usabilità. La seconda parte del contributo presenta gli esiti di una ricerca empirica, basata su di un campione regionale, atta ad indagare le barriere ed i facilitatori presenti nelle dotazioni e nell’uso delle tecnologie a favore di ambienti inclusivi. Le evidenze informano sugli aspetti favorenti già presenti ed indicano aree e margini di intervento rispetto a cui adoperarsi per la rimozione delle barriere e l’implementazione dei facilitatori che le tecnologie possono assumere in funzione dei processi inclusivi.
Abstract: Le barriere che si pongono tra una persona e un luogo di cultura possono essere molte: architettoniche ma anche linguistiche, economiche, cognitive e culturali. Il MUSE, museo delle scienze di Trento, propone un percorso accessibile e inclusivo adottando il linguaggio “Easy to Read” (EtR). L’EtR, riconosciuto a livello internazionale come un linguaggio utile principalmente alle persone con limitazioni cognitive, è godibile anche da quelle con limitazioni linguistiche o dalle famiglie e ...; [Read more...]
Le barriere che si pongono tra una persona e un luogo di cultura possono essere molte: architettoniche ma anche linguistiche, economiche, cognitive e culturali. Il MUSE, museo delle scienze di Trento, propone un percorso accessibile e inclusivo adottando il linguaggio “Easy to Read” (EtR). L’EtR, riconosciuto a livello internazionale come un linguaggio utile principalmente alle persone con limitazioni cognitive, è godibile anche da quelle con limitazioni linguistiche o dalle famiglie e teenager in cerca di un supporto alla visita agile e sintetico. Il progetto, realizzato con la collaborazione del liceo linguistico locale, è disponibile in formato digitale dal sito internet del MUSE.