Tecnologie assistive "low tech" per persone con disabilità intellettive gravi e plurime : chi ha paura della tecnologia? Giudizi, pregiudizi e buone pratiche
Abstract: L'Assistive Technology è stata ampiamente utilizzata, negli ultimi venti anni, per promuovere nelle persone con gravi disabilità intellettive e multiple la consapevolezza di ottenere situazioni piacevoli, autodeterminazione nelle scelte, lo sviluppo di modalità comunicative mediate da device con "speech output", per richieste e bisogni. Nonostantela validazione scientifica degli esiti "evidence-based", l'impiego di microswitche speech ouput non sempre viene garantito nei contesti riabi ...; [read all]
L'Assistive Technology è stata ampiamente utilizzata, negli ultimi venti anni, per promuovere nelle persone con gravi disabilità intellettive e multiple la consapevolezza di ottenere situazioni piacevoli, autodeterminazione nelle scelte, lo sviluppo di modalità comunicative mediate da device con "speech output", per richieste e bisogni. Nonostantela validazione scientifica degli esiti "evidence-based", l'impiego di microswitche speech ouput non sempre viene garantito nei contesti riabilitativi, in particolar modo a scuola, dove si rilevano ancora resistenze e perplessità, che verranno esaminate nel presente lavoro. Lo scopo è quello di mostrare come ausili a basso contenuto tecnologico possano non soltanto offrire possibilità di sviluppo di competenze ed abilità funzionali anche in persone con minima funzionalità e gravi disabilità neuromotorie, ma rispondere ed adattarsi alle abilità residuali della persona, nei contesti come, ad esempio, la scuola e gli ambiti familiari. Vengono infine riportate due programmazioni individualizzate, in cui si mostra non soltanto l'efficacianel promuovere competenze funzionali significative, ma la vasta versatilità e duttilità dei sistemi "low tech".
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Tecnologie assistive "low tech" per persone con disabilità intellettive gravi e plurime : chi ha paura della tecnologia? Giudizi, pregiudizi e buone pratiche / Coppa, Mauro Mario; De Cecco, Paolo. - Giornale Italiano dei Disturbi del Neurosviluppo, 2020, 5, 2 ; pp. 134-148
La pluriminorazione psicosensoriale si ha quando alla minorazione della vista (cecità o ipovisione) e/o dell’udito (sordità o ipoacusia) si aggiungono altre minorazioni (disabilità intellettive e/o motorie e/o lesioni neurologiche e/o gravi patologie organiche)