Abstract: Lo studio mostra l'efficacia e l'efficienza di un training basato sulla fluenza per l'insegnamento in corsivo, svolto dai genitori di due studenti con difficoltà nel tratto grafico, frequentanti la quarta classe di una scuola primaria. Questo intervento è stato consigliato dalle insegnanti, le quali hanno rilevato le difficoltà nella scrittura, sia per i parametri di velocità e sia per la comprensione del tratto grafico, nei loro alunni. L'intervento si è focalizzato sulla costruzione ...; [Read more...]
Lo studio mostra l'efficacia e l'efficienza di un training basato sulla fluenza per l'insegnamento in corsivo, svolto dai genitori di due studenti con difficoltà nel tratto grafico, frequentanti la quarta classe di una scuola primaria. Questo intervento è stato consigliato dalle insegnanti, le quali hanno rilevato le difficoltà nella scrittura, sia per i parametri di velocità e sia per la comprensione del tratto grafico, nei loro alunni. L'intervento si è focalizzato sulla costruzione di una performance fluente di trascrizione, attraverso l'allenamento di una attività basilare, come la scrittura di lettere legate. Inoltre è stata introdotta la variabile tempo per permettere agli alunni l'apprendimento della padronanza dell'abilità. I dati raccolti da questa ricerca hanno dimostrato l'efficacia del training, così come in altre precedenti ricerche, nel costruire una abilità fluente di scrittura in studenti con difficoltà. Infine, ad un aumento della velocità nelle abilità di base, corrisponde contemporaneamente una diminuzione del numero di errori, sia dal punto di vista qualitativo grafico (grafia non leggibile) e sia da quello quantitativo (rispetto al numero di errori commessi); tutto ciò ha evidenziato come la padronanza del compito di scrittura ha consentito all'allievo di concentrarsi maggiormente e di conseguenza, volgere la sua attenzione anche su altre componenti della scrittura. Da queste considerazioni emerge che una istruzione basata sulla fluenza è un metodo efficace per potenziare la velocità di scrittura del carattere corsivo ed anche la qualità della calligrafia negli alunni della scuola primaria. Infine, secondo le autrici, occorre incoraggiare i genitori ad avere un ruolo nei compiti a casa dei propri figli per facilitare il successo scolastico di questi ultimi.
Abstract: Lo studio ha testato gli effetti del rinforzo positivo contingente a specifiche richieste di aiuto e di attenzione di uno studente durante lo svolgimento dei compiti. Il partecipante era un ragazzo di 11 anni con difficoltà scolastiche, senza diagnosi di disturbo specifico dell’apprendimento. Sono stati misurati i comportamenti off-task (estranei al compito) del ragazzo, mentre venivano manipolate la difficoltà del compito e il livello di attenzione emesso dall'adulto in quattro condiz ...; [Read more...]
Lo studio ha testato gli effetti del rinforzo positivo contingente a specifiche richieste di aiuto e di attenzione di uno studente durante lo svolgimento dei compiti. Il partecipante era un ragazzo di 11 anni con difficoltà scolastiche, senza diagnosi di disturbo specifico dell’apprendimento. Sono stati misurati i comportamenti off-task (estranei al compito) del ragazzo, mentre venivano manipolate la difficoltà del compito e il livello di attenzione emesso dall'adulto in quattro condizioni sperimentali. I risultati hanno mostrato che i comportamenti off-task diminuivano in concomitanza dell’aumento dei livelli di attenzione dell’adulto, indipendentemente dalla difficoltà del compito.
Abstract: La lettura è un processo articolato che coinvolge diverse funzioni del nostro cervello, come ad esempio la visione e il linguaggio. Oggi sappiamo che la dislessia è una difficoltà che riguarda la capacità di leggere in modo corretto e veloce; è un disturbo che possono avere alcuni allievi e che interessa una abilità specifica, lasciando integro il funzionamento intellettivo generale. Al di là di una certa confusione sugli aspetti scolastici e normativi, la dislessia è un disturbo di na ...; [Read more...]
La lettura è un processo articolato che coinvolge diverse funzioni del nostro cervello, come ad esempio la visione e il linguaggio. Oggi sappiamo che la dislessia è una difficoltà che riguarda la capacità di leggere in modo corretto e veloce; è un disturbo che possono avere alcuni allievi e che interessa una abilità specifica, lasciando integro il funzionamento intellettivo generale. Al di là di una certa confusione sugli aspetti scolastici e normativi, la dislessia è un disturbo di natura neurobiologica e quindi, non coinvolge l'intelligenza. Lo studente è capace di leggere, ma riesce solo impegnandosi con tutte le sue energie. La diagnosi di dislessia può essere fatta solo dopo la fine della seconda elementare da parte di specialisti attraverso test standardizzati secondo le linee guida dell'Istituto Superiore della Sanità. Fare una diagnosi è importante perché solo così è possibile attivare strumenti specifici di aiuto e provvedimenti di modifica della didattica; maggiore,infatti, è la precocità della diagnosi e maggiore sarà la precocità dell'intervento per ridurre le difficoltà riscontrate. Di fronte a queste ultime si può intervenire con dei programmi riabilitativi; tra questi quelli più efficaci sono di tipo sublessicale e di tipo lessicale. Il tipo sublessicale prevede lo svolgimento di esercizi con lo scopo di rendere più agevole la lettura, oltre a facilitare il riconoscimento delle sillabe e delle lettere. Il trattamento lessicale, invece, prevede tutta una serie di attività il cui scopo è quello di favorire il riconoscimento globale delle parole. Infine, un altro programma efficace è quello basato sulla fluenza che può essere applicata a qualsiasi abilità scolastica: scrittura, matematica, ecc.
Abstract: Lo studio presentato in questo articolo ha indagato l'efficacia di un training basato sulla fluenza per l'insegnamento della scrittura del carattere corsivo in una classe prima della scuola primaria. La ricerca è stata condotta secondo un disegno sperimentale a soggetto singolo per ogni partecipante; tale disegno, con lo studente che funge da controllo di se stesso, si è rilevato quello maggiormente adeguato al fine di studiare l'efficacia del training basato sulla fluenza, sulla scrit ...; [Read more...]
Lo studio presentato in questo articolo ha indagato l'efficacia di un training basato sulla fluenza per l'insegnamento della scrittura del carattere corsivo in una classe prima della scuola primaria. La ricerca è stata condotta secondo un disegno sperimentale a soggetto singolo per ogni partecipante; tale disegno, con lo studente che funge da controllo di se stesso, si è rilevato quello maggiormente adeguato al fine di studiare l'efficacia del training basato sulla fluenza, sulla scrittura del carattere corsivo in questi alunni. Tale tipologia di training ha preso le mosse da quanto emerge dalla letteratura internazionale relativa alla costruzione di competenze scolastiche non solo accurate ma anche fluenti in studenti con o senza difficoltà di apprendimento. La peculiarità della ricerca riguarda la tipologia di intervento che, per la prima volta, propone in classe un training che, oltre a promuovere la produzione corretta dei singoli caratteri, promuove anche l'automatizzazione della legatura tra di essi; tutto ciò rende possibile perseguire gli obiettivi prefissati e individualizzati attraverso un intervento didattico di gruppo.
Abstract: Questo libro è scritto per dare speranza. Per generare energie che “diano la scossa” al sistema Scuola-Sanità italiano, oggi molto in difficoltà nell’offrire risposte adeguate a chi ha bisogni speciali (e anche a chi non ne ha). Che il problema siano disabilità, disturbi dello sviluppo, disturbi dell’apprendimento, disagi emotivi, difficoltà di attenzione o di comportamento, diversità di cultura o provenienza socio-economica, non importa: diamo la colpa agli insegnanti o ai genitori pe ...; [Read more...]
Questo libro è scritto per dare speranza. Per generare energie che “diano la scossa” al sistema Scuola-Sanità italiano, oggi molto in difficoltà nell’offrire risposte adeguate a chi ha bisogni speciali (e anche a chi non ne ha). Che il problema siano disabilità, disturbi dello sviluppo, disturbi dell’apprendimento, disagi emotivi, difficoltà di attenzione o di comportamento, diversità di cultura o provenienza socio-economica, non importa: diamo la colpa agli insegnanti o ai genitori per criticità che, invece, nessuno può affrontare senza adeguati aiuti e competenze. La provocazione contenuta in Strategie educative CABAS® è che tutta l’educazione, anche quella “tradizionale”, sia necessariamente diventata “educazione speciale” e che per realizzare il paradosso dell’individualizzazione in gruppo, serva un cambio di rotta (ideologico, culturale, pratico). Per fortuna la scienza dell’insegnamento efficace per bambini con e senza disabilità esiste, e la ricerca in ABA e VBA offre principi e strategie per portare tutti al massimo delle proprie potenzialità, ma con i tempi di cui hanno bisogno. Il cambiamento da insegnante a Scienziato Strategico del Comportamento è possibile e “pronto per l’uso”, secondo Greer e Casarini, passando da una visione normativa (educare è un’arte) a una visione scientifica dell’azione pedagogica. Il professionista che educa con la scienza applicata ha un’unità di misura della relazione insegnante-studente, obiettivi specifici, competenze migliorabili, un approccio positivo, la sicurezza di saper cosa fare e, soprattutto, successi replicabili. Scuola e Sanità potranno offrire alle famiglie alta professionalità e competenze specialistiche in grado di ripristinare un rapporto di fiducia; le famiglie dovranno riappropriarsi di una responsabilità educativa in grado di collaborare con gli aiutanti istituzionali. Per farlo, lo sforzo richiesto è rinunciare alle proprie teorie e scoprire i risultati di mezzo secolo di ricerca applicata nei campi della salute, dell’apprendimento, della modificazione comportamentale e della didattica.
Abstract: L'articolo tratta dello studio condotto sugli effetti dell'implementazione di un sistema basato su tecniche di insegnamento evidence-based associato a una strategia motivazionale, nello specifico peer monitoring (monitoraggio fra pari) e token economy, per aumentare la partecipazione alla lezione e diminuire i comportamenti inadeguati di 20 studenti di una classe secondaria di I° grado, i cui insegnanti lamentavano di essere continuamente interrotti. Il monitoraggio fra pari combinato ...; [Read more...]
L'articolo tratta dello studio condotto sugli effetti dell'implementazione di un sistema basato su tecniche di insegnamento evidence-based associato a una strategia motivazionale, nello specifico peer monitoring (monitoraggio fra pari) e token economy, per aumentare la partecipazione alla lezione e diminuire i comportamenti inadeguati di 20 studenti di una classe secondaria di I° grado, i cui insegnanti lamentavano di essere continuamente interrotti. Il monitoraggio fra pari combinato alla token economy ha dimostrato di essere un metodo efficace e veloce sia per aumentare la partecipazione positiva alla lezione, sia per diminuire i comportamenti inappropriati degli studenti con solo due giornate di intervento.