Abstract: Si può implementare un disegno sperimentale in un contesto variopinto e imprevedibile come una classe di scuola elementare? Il mondo della ricerca può incontrare, dialogare ed agire in sinergia con l'universo di bisogni pensieri, risorse e preoccupazioni della scuola? Queste sono alcune delle domande da cui siamo partiti e per le quali si è spiegato il nostro lavoro. Il veicolo che ha permesso alla scuola di avvicinarsi alla ricerca sperimentale è stato un corso di aggiornamento per in ...; [Read more...]
Si può implementare un disegno sperimentale in un contesto variopinto e imprevedibile come una classe di scuola elementare? Il mondo della ricerca può incontrare, dialogare ed agire in sinergia con l'universo di bisogni pensieri, risorse e preoccupazioni della scuola? Queste sono alcune delle domande da cui siamo partiti e per le quali si è spiegato il nostro lavoro. Il veicolo che ha permesso alla scuola di avvicinarsi alla ricerca sperimentale è stato un corso di aggiornamento per insegnanti, con un interessante e innovativo risvolto operativo: provare ad implementare all'interno della classe le metodologie apprese durante il corso. Il caso era inserito in una scuola materna e il trattamento ha avuto come obiettivo la riduzione dei comportamenti impulsivi e iperattivi e l'incremento di alcuni specifici comportamenti alternativi e a quelli disfunzionali.
Abstract: Bambini problematici, difficili, senza disabilità certificate, ingestibili eppure privi di sostegno, sono sempre più frequenti nella crescente eterogeneità delle nostre classi. Spesso gli insegnanti, per la particolare attenzione che questi alunni richiedono, provano frustrazione per non riuscire ad aiutarli e disagio nel condurre la lezione. La necessità di trovare nuove risposte a questi problemi ha rappresentato la struttura della ricerca che si inserisce all'interno di un corso di ...; [Read more...]
Bambini problematici, difficili, senza disabilità certificate, ingestibili eppure privi di sostegno, sono sempre più frequenti nella crescente eterogeneità delle nostre classi. Spesso gli insegnanti, per la particolare attenzione che questi alunni richiedono, provano frustrazione per non riuscire ad aiutarli e disagio nel condurre la lezione. La necessità di trovare nuove risposte a questi problemi ha rappresentato la struttura della ricerca che si inserisce all'interno di un corso di aggiornamento per insegnanti. Il bambino di 6 anni destinatario dall'intervento presentava evidenti problemi di autonomia, dipendenza eccessiva dalle figure adulte e una grafia spesso indecifrabile. Il progetto presentato è stato progettato e implementato dagli insegnanti con procedura cognitivo-comportamentale in un contesto classe.
Abstract: Viene presentata una esperienza di collaborazione tra psicologo e insegnante in occasione di un lavoro condotto in una scuola primaria con l'obiettivo di controllare alcuni comportamenti problematici esibiti da tre bambini e migliorare la cooperazione nell'intero gruppo classe. Nel corso dell'anno sono state condotte osservazioni occasionali e sistematiche con analisi funzionale. Sono state attivate tecniche di circle time, di brainstorming, di costruzione cooperativa, di token economy ...; [Read more...]
Viene presentata una esperienza di collaborazione tra psicologo e insegnante in occasione di un lavoro condotto in una scuola primaria con l'obiettivo di controllare alcuni comportamenti problematici esibiti da tre bambini e migliorare la cooperazione nell'intero gruppo classe. Nel corso dell'anno sono state condotte osservazioni occasionali e sistematiche con analisi funzionale. Sono state attivate tecniche di circle time, di brainstorming, di costruzione cooperativa, di token economy e teacher training. Pur nei limiti posti al rigore metodologico dall'intervento condotto in classe, si sono avuti netti miglioramenti nei tre bambini e nel comportamento del gruppo in generale.
Abstract: Nell'articolo gli autori raccontano un intervento svolto sulle difficoltà di lettura basato sul teacher training, nel quale psicologi e insegnanti lavorano di comune accordo mettendo in rete le loro diverse competenze per aiutare allievi in difficoltà. Quando il mondo della scuola e il mondo della ricerca provano a incontrarsi per lavorare insieme non trovano solo difficoltà lungo il loro cammino, spesso ricavano da queste esperienze soddisfazioni reciproche. Lo scopo del progetto è qu ...; [Read more...]
Nell'articolo gli autori raccontano un intervento svolto sulle difficoltà di lettura basato sul teacher training, nel quale psicologi e insegnanti lavorano di comune accordo mettendo in rete le loro diverse competenze per aiutare allievi in difficoltà. Quando il mondo della scuola e il mondo della ricerca provano a incontrarsi per lavorare insieme non trovano solo difficoltà lungo il loro cammino, spesso ricavano da queste esperienze soddisfazioni reciproche. Lo scopo del progetto è quello di mostrare come un corso di aggiornamento può trasformarsi in una avventura formativa per tutti e come una buona prassi può diventare una valida procedura; ed anche come la freddezza dei modelli sperimentali può essere stemperata all'interno di una classe e trovare un punto di contatto con le abitudini didattiche e la creatività di un insegnante. I metodi di osservazione molto rigorosi (da essere percepiti come rigidi), possono invece diventare occasioni (sia per gli insegnanti e sia per gli allievi) per notare i piccoli progressi che altrimenti sarebbero sfuggiti. Aiutando l'alunno anche da un punto di vista motivazionale ed emotivo, quest'ultimo compie meno errori; e quindi, attraverso lo scambio di punti di vista diversi e negoziando continuamente il rigore sperimentale con le esigenze scolastiche, secondo gli autori, si può riuscire ad aiutare i bambini in difficoltà.
Abstract: L'articolo mostra gli effetti di interventi cognitivo - comportamentali sull'attenzione, il controllo dell'iperattività, le interazioni sociali e le verbalizzazioni in due bambini sordi di scuola elementare, effettuati nell'ambiente scolastico durante il normale orario di lezione. Le strategie utilizzate per il raggiungimento degli obiettivi stabiliti, in particolare una forma modificata di token economy, il rinforzamento informativo (o feedback) e l'automonitoraggio, sono un esempio ...; [Read more...]
L'articolo mostra gli effetti di interventi cognitivo - comportamentali sull'attenzione, il controllo dell'iperattività, le interazioni sociali e le verbalizzazioni in due bambini sordi di scuola elementare, effettuati nell'ambiente scolastico durante il normale orario di lezione. Le strategie utilizzate per il raggiungimento degli obiettivi stabiliti, in particolare una forma modificata di token economy, il rinforzamento informativo (o feedback) e l'automonitoraggio, sono un esempio di quanto l'approccio neocomportamentale sia utile in campo educativo dal momento che permette di ridurre i comportamenti inadeguati e di incrementare quelli positivi senza dover ricorrere a metodi punitivi che risultano il più delle volte inefficaci e dannosi.
Abstract: L'articolo presenta il caso di un bambino di otto anni, che mostra sintomi dei disturbi da deficit dell'attenzione/iperattività e oppositivo-provocatorio, trattato con metodi psicoeducativi di matrice cognitivo-comportamentale. L'intero intervento, della durata di circa 8 mesi, è stato svolto all'interno della classe. Ha previsto una serie di osservazioni occasionali, sistematiche e funzionali, e un lavoro centrato sugli antecedenti, i conseguenti e l'automonitoraggio. I risultati most ...; [Read more...]
L'articolo presenta il caso di un bambino di otto anni, che mostra sintomi dei disturbi da deficit dell'attenzione/iperattività e oppositivo-provocatorio, trattato con metodi psicoeducativi di matrice cognitivo-comportamentale. L'intero intervento, della durata di circa 8 mesi, è stato svolto all'interno della classe. Ha previsto una serie di osservazioni occasionali, sistematiche e funzionali, e un lavoro centrato sugli antecedenti, i conseguenti e l'automonitoraggio. I risultati mostrano una significativa riduzione dei comportamenti inadeguati presi in esame (il vociferare e canticchiare in classe e l'aggressività fisica) e un più generale miglioramento del bambino valutato attraverso test standardizzati. Sembra particolarmente rilevante che l'insegnante abbia modificato il suo punto di vista sull'allievo, probabilmente grazie al fatto che l'intervento si è svolto anche con la sua attiva e costante collaborazione.
Abstract: La ricerca, condotta all'interno delle scuole elementari su un campione di 635 bambini, si propone di confrontare due diverse modalità di studio attraverso le tecnologie informatiche (studiare/costruire un ipertesto su argomento) con modalità di studio tradizionali. Gli effetti sono stati valutati non solo sulle conoscenze dell'argomento oggetto di studio, ma anche sull'autostima, sul disagio scolastico, sulla metacognizione, sullo stile di attribuzione del testo scritto sulla cooperaz ...; [Read more...]
La ricerca, condotta all'interno delle scuole elementari su un campione di 635 bambini, si propone di confrontare due diverse modalità di studio attraverso le tecnologie informatiche (studiare/costruire un ipertesto su argomento) con modalità di studio tradizionali. Gli effetti sono stati valutati non solo sulle conoscenze dell'argomento oggetto di studio, ma anche sull'autostima, sul disagio scolastico, sulla metacognizione, sullo stile di attribuzione del testo scritto sulla cooperazione e sull'aggressività. I risultati mostrano che entrambe le modalità di utilizzo delle tecnologie informatiche determinano benefici maggiori spetto a uno studio tradizionale per lacune variabili cognitive metacognitive e comportamentali prese in considerazione, in soggetti sia con che senza difficoltà di lettura.
Abstract: Presentiamo un lavoro, svolto in una seconda classe di scuola primaria, finalizzato a migliorare l’approccio nei confronti della lettura e a ridurre i principali errori. La ricerca si è svolta nell’arco di un anno scolastico e ha coinvolto tutti gli alunni della classe, dei quali sono state monitorate le prestazioni sia classiche della lettura (velocità, correttezza e comprensione) sia attentive, motivazionali ed emozionali. Abbiamo poi lavorato su questi aspetti con strategie psicoedu ...; [Read more...]
Presentiamo un lavoro, svolto in una seconda classe di scuola primaria, finalizzato a migliorare l’approccio nei confronti della lettura e a ridurre i principali errori. La ricerca si è svolta nell’arco di un anno scolastico e ha coinvolto tutti gli alunni della classe, dei quali sono state monitorate le prestazioni sia classiche della lettura (velocità, correttezza e comprensione) sia attentive, motivazionali ed emozionali. Abbiamo poi lavorato su questi aspetti con strategie psicoeducative cognitivo-comportamentali. I risultati mostrano importanti riduzioni degli errori di lettura e miglioramenti della velocità e di alcuni aspetti emozionali connessi al leggere. Si è inoltre notato come il clima di classe abbia subito cambiamenti positivi nel corso della ricerca, che si è interamente svolta nella scuola e con il pieno coinvolgimento dell’insegnante.
Abstract: Alunni vispi, intelligenti, che partecipano alle lezioni intervenendo attivamente: sembrerebbe una classe modello, ma gli alunni parlano senza chiedere la parola, intervengono senza aspettare il turno, chiacchierano tra loro creando una confusione che rende difficoltosa la gestione delle lezioni. Questi gli aspetti comportamentali che sono stati oggetto della nostra ricerca, inserita all'interno di un corso di formazione per insegnanti. Le strategie psicoeducative di matrice cognitivoc ...; [Read more...]
Alunni vispi, intelligenti, che partecipano alle lezioni intervenendo attivamente: sembrerebbe una classe modello, ma gli alunni parlano senza chiedere la parola, intervengono senza aspettare il turno, chiacchierano tra loro creando una confusione che rende difficoltosa la gestione delle lezioni. Questi gli aspetti comportamentali che sono stati oggetto della nostra ricerca, inserita all'interno di un corso di formazione per insegnanti. Le strategie psicoeducative di matrice cognitivocomportamentale utilizzate sono state pensate ed elaborate insieme alle insegnanti e adattate con rigore e fantasia alla loro classe. I risultati, monitorati durante tutte le fasi della ricerca, mostrano un incremento delle modalità corrette di intervento e parallelamente una significativa diminuzione delle modalità non corrette.