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Abstract/Sommario: Il tema della valutazione è quanto mai attuale nell’universo scolastico sia di casa nostra, sia a livello europeo. In particolare, nel nostro Paese sono state emanate di recente disposizioni ministeriali che danno indicazioni per la valutazione di tutti gli alunni e per la certificazione delle competenze nella scuola primaria e nella secondaria di primo grado; nella scuola secondaria di secondo grado, sono stati definiti modelli di certificazione per il riconoscimento di crediti, ai fi ...; [Leggi tutto...] Il tema della valutazione è quanto mai attuale nell’universo scolastico sia di casa nostra, sia a livello europeo. In particolare, nel nostro Paese sono state emanate di recente disposizioni ministeriali che danno indicazioni per la valutazione di tutti gli alunni e per la certificazione delle competenze nella scuola primaria e nella secondaria di primo grado; nella scuola secondaria di secondo grado, sono stati definiti modelli di certificazione per il riconoscimento di crediti, ai fini del passaggio dal sistema della formazione professionale e dell’apprendistato al sistema di istruzione. Entrambi i dispositivi fanno esplicito riferimento agli studenti disabili. Come è noto, inoltre, dopo una prima fase di sperimentazione è divenuto operativo il sistema nazionale di valutazione della qualità dell’istruzione. In questa sede non desideriamo entrare nel merito dei contenuti delle singole fattispecie valutative ci interessa piuttosto evidenziare che la pratica della valutazione, se non vuole risultare fine a se stessa, e dunque sterile, deve inevitabilmente essere finalizzata al miglioramento generale dell’offerta formativa e dell’apprendimento per tutti gli studenti, compresi quelli in difficoltà. In particolare, deve tradursi concretamente nella qualificazione del processo educativo e didattico nelle sue molteplici articolazioni, chiamando in causa non solo gli studenti, ma la totalità delle componenti della vita della scuola: i docenti, le altre professionalità delle istituzioni formative, gli allievi, le famiglie.

Abstract/Sommario: Grazie all'utilizzo di un linguaggio comune, è possibile che istituzioni diverse possano comprendersi meglio, evitando fraintendimenti causati dall'esclusivo utilizzo di linguaggi troppo tecnici, specifici di ogni disciplina. Scuola e sanità, per esempio potrebbero accordare le distanze comunicative utilizzando una classificazione comune che consenta a entrambe di cooperare per l'intervento di recupero a favore dell'alunno diversamente abile.

Abstract/Sommario: Dal 29 al 31 ottobre 2004 si è svolto a Bruxelles l'incontro biennale: Giornate europee di studio e riflessione dell'Organizzazione europea dei pedagogisti ospedalieri (HOPE) l'articolo illustra come si è svolta la giornata citando anche indicazioni bibliografiche di siti internet della banca dati e il progetto.

Abstract/Sommario: La monografia propone i seguenti argomenti: Narrazioni e disabilità. Narrazioni: miserie e nobiltà. Quando il filo si interrompe: autonomia e dipendenza fra mancanza e ricerca di possibilità. Riflessioni. Nasce una bambina…L’aiuto degli altri. Un cammino verso l’integrazione: alcune tracce e segni. Inizia con una frase di Cyrulnik Boris "La narrazione permette di ricucire i frammenti di un io lacerato". Non è possibile raccontare una storia partendo dal nulla. Come suggerisce Cyrulnik, ...; [Leggi tutto...] La monografia propone i seguenti argomenti: Narrazioni e disabilità. Narrazioni: miserie e nobiltà. Quando il filo si interrompe: autonomia e dipendenza fra mancanza e ricerca di possibilità. Riflessioni. Nasce una bambina…L’aiuto degli altri. Un cammino verso l’integrazione: alcune tracce e segni. Inizia con una frase di Cyrulnik Boris "La narrazione permette di ricucire i frammenti di un io lacerato". Non è possibile raccontare una storia partendo dal nulla. Come suggerisce Cyrulnik, occorre essere stati colpiti da frammenti di realtà, e ricomposto secondo una connessione temporale e logica. Questo lavoro deve poter essere rivolto a un interlocutore di cui abbiamo fiducia e con il quale abbiamo costruito una relazione significativa. Si ritiene che le narrazioni possano essere un buon strumento di informazione e formazione. Sono presentate narrazioni che riguardano la disabilità, dando la parola a esperti, ai protagonisti e alle loro famiglie: questo sembra un modo utile per interpretare la realtà e contribuire, insieme, alla costruzione di una buona qualità dell'integrazione.

Abstract/Sommario: L'articolo propone delle considerazioni sulla sfera della disabilità, in quanto categoria, include una tale varietà di situazioni che possono essere accomunate solo per economia di linguaggio. Sono raccontate esperienze di tutor in educazione e integrazione scolastica con riflessione sul fatto che la normalità in realtà non esiste, e che ognuno di noi è portatore di una propria normalità degna del rispetto massimo.

Abstract/Sommario: Gli argomenti trattati in questa monografia sono i seguenti: Progettare e promuovere attività motorie e sportive Integrate nella formazione di persone con disabilità. (L. de Anna). Integrazione lavorativa e qualità della vita di persone con disabilità intellettiva. (S. Danese). È più facile educare un bambino sereno. Un progetto educativo per la scuola in ospedale (M. Beretta)

Abstract/Sommario: L'autore propone di riportare i dati per il sostegno pubblicati nel n. 3/5, p. 486, per scavare nei dati regionali, che non sono stati analizzati nell'articolo precedente. Mancano i dati circa la ripartizione per gradi e ordini di scuole, dai quali potrebbe emergere la conferma di quanto si intuisce sulla base dei informazioni incomplete, e cioè che le scuole materne ed elementari normalmente stanno meglio della media regionale, mentre le scuole medie e soprattutto le scuole superiori ...; [Leggi tutto...] L'autore propone di riportare i dati per il sostegno pubblicati nel n. 3/5, p. 486, per scavare nei dati regionali, che non sono stati analizzati nell'articolo precedente. Mancano i dati circa la ripartizione per gradi e ordini di scuole, dai quali potrebbe emergere la conferma di quanto si intuisce sulla base dei informazioni incomplete, e cioè che le scuole materne ed elementari normalmente stanno meglio della media regionale, mentre le scuole medie e soprattutto le scuole superiori stanno peggio di tale media. Mancano i dati degli insegnanti di sostegno di ruolo e non ruolo, poiché questo incide significativamente sulla continuità didattica.