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Abstract/Sommario: I disturbi della coscienza comprendono una gamma di situazioni cliniche per le quali occorre stabilire una nomenclatura uniforme allo scopo di condividere i criteri diagnostici e di stabilire univoche indicazioni di trattamento. Il presente lavoro definisce i concetti di come, stato vegetativo e minimally responsive secondo la terminologia suggerita dell'American Congress of Rehabilitation Medicine; descrive inoltre le principali scale di valutazione oggi in uso per definire i livelli ...; [Leggi tutto...] I disturbi della coscienza comprendono una gamma di situazioni cliniche per le quali occorre stabilire una nomenclatura uniforme allo scopo di condividere i criteri diagnostici e di stabilire univoche indicazioni di trattamento. Il presente lavoro definisce i concetti di come, stato vegetativo e minimally responsive secondo la terminologia suggerita dell'American Congress of Rehabilitation Medicine; descrive inoltre le principali scale di valutazione oggi in uso per definire i livelli di coscienza e di autonomia dei pazienti con trauma cranico nei vari stadi del decorso clinico.

Abstract/Sommario: I disturbi neuropsicologici conseguenti a trauma cranico incidono pesantemente sull'andamento psico-sociale e sul futuro inserimento scolastico o lavorativo dell'individuo. Sono analizzate e discusse le caratteristiche cognitive ai differenti stadi di recupero dal trauma, prestando attenzione alla valutazione neuropsicologica e al successivo intervento riabilitativo. Quest'ultimo viene di solito programmato a partire dal VI livello della Rancho Los Amigos (LCF) e prevede un'ampia serie ...; [Leggi tutto...] I disturbi neuropsicologici conseguenti a trauma cranico incidono pesantemente sull'andamento psico-sociale e sul futuro inserimento scolastico o lavorativo dell'individuo. Sono analizzate e discusse le caratteristiche cognitive ai differenti stadi di recupero dal trauma, prestando attenzione alla valutazione neuropsicologica e al successivo intervento riabilitativo. Quest'ultimo viene di solito programmato a partire dal VI livello della Rancho Los Amigos (LCF) e prevede un'ampia serie di esercizi a tavolino e di software per l'apprendimento di strategie più adeguate alla risoluzione di situazioni problematiche e per migliorare l'intera funzionalità cognitiva.

Abstract/Sommario: La diagnosi precoce e l'inquadramento clinico dei casi di ipoacusia quale esito di traumatismi cranici rappresenta uno degli obiettivi prioritari soprattutto in età infantile, onde prevenire la deprivazione sensoriale conseguente. Sono stati pertanto definiti protocolli standardizzati di valutazione delle problematiche audiologiche. I disturbi di pertinenza ORL che più comunemente si riscontrano nei soggetti con esiti di trauma cranico consistono in: ipoacusia post-traumatica, disturbi ...; [Leggi tutto...] La diagnosi precoce e l'inquadramento clinico dei casi di ipoacusia quale esito di traumatismi cranici rappresenta uno degli obiettivi prioritari soprattutto in età infantile, onde prevenire la deprivazione sensoriale conseguente. Sono stati pertanto definiti protocolli standardizzati di valutazione delle problematiche audiologiche. I disturbi di pertinenza ORL che più comunemente si riscontrano nei soggetti con esiti di trauma cranico consistono in: ipoacusia post-traumatica, disturbi dell'equilibrio e disturbi della deglutizione.

Abstract/Sommario: I disturbi comportamentali e psichiatrici si manifestano frequentemente nei pazienti con esiti di trauma cranico in tutte le fasce d’età come conseguenza diretta o indiretta del trauma stesso e possono incidere in modo significativo sulle possibilità di recupero sia in ambito riabilitativo che nella fase di reinserimento sociale. Tali problematiche si presentano in tutte le fasi di recupero successive al trauma e variano a seconda dello stadio clinico, alla gravità del trauma stesso e ...; [Leggi tutto...] I disturbi comportamentali e psichiatrici si manifestano frequentemente nei pazienti con esiti di trauma cranico in tutte le fasce d’età come conseguenza diretta o indiretta del trauma stesso e possono incidere in modo significativo sulle possibilità di recupero sia in ambito riabilitativo che nella fase di reinserimento sociale. Tali problematiche si presentano in tutte le fasi di recupero successive al trauma e variano a seconda dello stadio clinico, alla gravità del trauma stesso e all’età del paziente. Tali disturbi, se non trattati, tendono a persistere nel tempo. La letteratura relativa al trauma cranico e l’esperienza clinica hanno dimostrato l’efficacia di programmi riabilitativi specifici basati su metodiche di tipo cognitivo-comportamentale, in quanto tale approccio implica il trattamento simultaneo di deficit cognitivi, affettivi, emozionali e comportamentali. Le modalità di tale intervento si diversificano in base al livello della Scala Rancho Los Amigos (LCF) a cui il paziente si trova. Tale scala (LCF) viene utilizzata per monitorare l’evoluzione dei disturbi comportamentali psichiatrici nei pazienti post-traumatici.

Abstract/Sommario: Il danno neurale traumatico si verifica attraverso un meccanismo direttamente correlato all'insulto iniziale, che comprende il danno assonale diffuso, l'ematoma epidurale e subdurale e la contusione intraparenchimale. Il danno traumatico diretto può essere amplificato da una varietà di processi patologici secondari, attivati in seguito all'evento iniziale.

Abstract/Sommario: Il trauma cranico rappresenta la principale causa di morte e di disabilità in età evolutiva, con esiti spesso severi, multipli ed evolutivi. Inoltre, nel bambino il processo di sviluppo è una variabile che complica ulteriormente l’approccio clinico. Il paziente post-traumatico ha comunque sempre una storia clinica impegnativa, che passa attraverso una fase iniziale gestita nelle Unità di Terapia Intensiva, alla quale deve seguire il trasferimento presso una struttura specializzata per ...; [Leggi tutto...] Il trauma cranico rappresenta la principale causa di morte e di disabilità in età evolutiva, con esiti spesso severi, multipli ed evolutivi. Inoltre, nel bambino il processo di sviluppo è una variabile che complica ulteriormente l’approccio clinico. Il paziente post-traumatico ha comunque sempre una storia clinica impegnativa, che passa attraverso una fase iniziale gestita nelle Unità di Terapia Intensiva, alla quale deve seguire il trasferimento presso una struttura specializzata per la valutazione degli esiti e il loro trattamento riabilitativo intensivo, prima del reinserimento familiare e sociale. I contributi del fascicolo sono quindi presentati sotto forma di guida all’intervento clinico e riabilitativo sul bambino nelle diverse fasi, da quella post acuta precoce a quella tardiva e degli esiti.

Abstract/Sommario: Il trauma cranico è un fattore di rischio importante per l'epilessia secondaria. La prevenzione e l'eventuale cura dell'epilessia post-traumatica sono ben codificate da accurati studi con metanalisi. L'uso di antiepilettici è raccomandato nei pazienti con severo trauma cranico e con fattori di elevato rischio di epilessia secondaria. L'uso profilattico di antiepilettici a lungo termine non è raccomandato nella prevenzione dell'epilessia post-traumatica tardiva. L'uso di antiepilettici ...; [Leggi tutto...] Il trauma cranico è un fattore di rischio importante per l'epilessia secondaria. La prevenzione e l'eventuale cura dell'epilessia post-traumatica sono ben codificate da accurati studi con metanalisi. L'uso di antiepilettici è raccomandato nei pazienti con severo trauma cranico e con fattori di elevato rischio di epilessia secondaria. L'uso profilattico di antiepilettici a lungo termine non è raccomandato nella prevenzione dell'epilessia post-traumatica tardiva. L'uso di antiepilettici a lungo termine potrebbe incidere sullo sviluppo cognitivo nei pazienti di età evolutiva.

Abstract/Sommario: I potenziali evocati multimodali e i potenziali evocati cognitivi hanno lo scopo clinico di individuare lesioni funzionali specifiche e di contribuire a definire la prognosi del paziente con severo trauma cranico. L'EEG ha un valore relativo nell'individuare l'evoluzione e la ripresa funzionale. È un esame fondamentale per la valutazione dell'epilessia sia per individuarne l'insorgenza che per seguirne l'evoluzione anche in base all'intervento terapeutico.

Abstract/Sommario: In età evolutiva il trauma cranico rappresenta la più comune causa di disabilità acquisita. Nel bambino la valutazione è ulteriormente complicata dallo sviluppo dinamico delle funzioni, soprattutto in ambito cognitivo e psicologico. L'approccio multidisciplinare promuove il recupero funzionale del bambino e il suo reinserimento scolastico, riducendo il costo sociale di questa patologia. Anche in caso di traumi minori appare molto importante, a fianco delle cure mediche e riabilitative, ...; [Leggi tutto...] In età evolutiva il trauma cranico rappresenta la più comune causa di disabilità acquisita. Nel bambino la valutazione è ulteriormente complicata dallo sviluppo dinamico delle funzioni, soprattutto in ambito cognitivo e psicologico. L'approccio multidisciplinare promuove il recupero funzionale del bambino e il suo reinserimento scolastico, riducendo il costo sociale di questa patologia. Anche in caso di traumi minori appare molto importante, a fianco delle cure mediche e riabilitative, il sostegno alla famiglia del paziente. Le necessità del bambino post traumatico cambiano nel tempo, passando da quelle prevalentemente mediche della fase acuta a quelle riabilitative delle fasi successive, per giungere, nel corso degli anni, sino all'esigenza di un progetto esistenziale.

Abstract/Sommario: Il trauma cranico rappresenta un fattore di stress significativo e prolungato per tutti i membri della famiglia del paziente. Le reazioni dei familiari al trauma cranico e, conseguentemente, il loro trattamento si differenziano nei diversi momenti del recupero, schematizzabili in due principali fasi: la fase post-acuta e quella riabilitativa. Tale trattamento, all'interno delle suddette fasi, viene svolto parallelamente a diversi livelli: è previsto un intervento di tipo psicoeducativo ...; [Leggi tutto...] Il trauma cranico rappresenta un fattore di stress significativo e prolungato per tutti i membri della famiglia del paziente. Le reazioni dei familiari al trauma cranico e, conseguentemente, il loro trattamento si differenziano nei diversi momenti del recupero, schematizzabili in due principali fasi: la fase post-acuta e quella riabilitativa. Tale trattamento, all'interno delle suddette fasi, viene svolto parallelamente a diversi livelli: è previsto un intervento di tipo psicoeducativo, un intervento di sostegno psicologico e il coinvolgimento dei familiari nel trattamento psicologico cognitivo - comportamentale del paziente.