Abstract/Sommario: I disturbi comportamentali e psichiatrici si manifestano frequentemente nei pazienti con esiti di trauma cranico in tutte le fasce d’età come conseguenza diretta o indiretta del trauma stesso e possono incidere in modo significativo sulle possibilità di recupero sia in ambito riabilitativo che nella fase di reinserimento sociale. Tali problematiche si presentano in tutte le fasi di recupero successive al trauma e variano a seconda dello stadio clinico, alla gravità del trauma stesso e ...; [leggi tutto]
I disturbi comportamentali e psichiatrici si manifestano frequentemente nei pazienti con esiti di trauma cranico in tutte le fasce d’età come conseguenza diretta o indiretta del trauma stesso e possono incidere in modo significativo sulle possibilità di recupero sia in ambito riabilitativo che nella fase di reinserimento sociale. Tali problematiche si presentano in tutte le fasi di recupero successive al trauma e variano a seconda dello stadio clinico, alla gravità del trauma stesso e all’età del paziente. Tali disturbi, se non trattati, tendono a persistere nel tempo. La letteratura relativa al trauma cranico e l’esperienza clinica hanno dimostrato l’efficacia di programmi riabilitativi specifici basati su metodiche di tipo cognitivo-comportamentale, in quanto tale approccio implica il trattamento simultaneo di deficit cognitivi, affettivi, emozionali e comportamentali. Le modalità di tale intervento si diversificano in base al livello della Scala Rancho Los Amigos (LCF) a cui il paziente si trova. Tale scala (LCF) viene utilizzata per monitorare l’evoluzione dei disturbi comportamentali psichiatrici nei pazienti post-traumatici.
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