Monografie (a stampa)
Sordità e apprendimento della lingua
Milano : Franco Angeli Editore, 2008
Abstract/Sommario:
Un saggio appassionato in cui si rivendica il diritto dei sordi profondi a parlare e a sentire leggendo sulle labbra dell’interlocutore, utilizzando le moderne protesi acustiche e l’impianto cocleare. L’idea ispiratrice è una visione antropologica secondo cui anche per i sordi profondi la "lingua naturale" è quella orale, che va imparata, come per tutti, fin dalla più tenera età. Non nega, Gitti, l’utilità della LIS (Lingua Italiana dei Segni), che può essere appresa dai sordi profondi ...; [leggi tutto]
Un saggio appassionato in cui si rivendica il diritto dei sordi profondi a parlare e a sentire leggendo sulle labbra dell’interlocutore, utilizzando le moderne protesi acustiche e l’impianto cocleare. L’idea ispiratrice è una visione antropologica secondo cui anche per i sordi profondi la "lingua naturale" è quella orale, che va imparata, come per tutti, fin dalla più tenera età. Non nega, Gitti, l’utilità della LIS (Lingua Italiana dei Segni), che può essere appresa dai sordi profondi, ma dopo avere imparato a parlare normalmente. Il libro è attraversato dalla dura dialettica che ha contrapposto in Italia negli ultimi anni la LIS alla lingua naturale orale, sotto l’influsso di una deriva anglosassone che non ha conosciuto la tradizione oralistica italiana, affermatasi fin dall’Ottocento. Il ragionamento di Gitti, fondato su decenni di esperienze, è che il sordo profondo che necessita della LIS non è libero, abbisognando sempre di un interprete gestuale per comunicare con chi sordo non è. Egli ha invece educato le ultime generazioni di sordi profondi e le loro famiglie a parlare normalmente, in modo che questi nuovi giovani possano veramente integrarsi nella scuola e nella società con tutti e come tutti. Le sue idee, per altro, sono condivise da numerose famiglie che si sono riunite nella FIADDA (Famiglie Italiane Associate per la Difesa dei Diritti degli Audiolesi).
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