Evaluating the Use of Tactile Shapes in Associative Learning for People Who Are Blind
Abstract/Sommario: Questo lavoro studia se semplici forme tattili bidimensionali (2D) possono facilitare la codifica, la conservazione e il recupero di informazioni associate sotto forma di etichette di una parola. Inoltre, si interroga sulla necessità di una somiglianza tra i grafici tattili e i rispettivi referenti visivi. Sono stati condotti quattro esperimenti utilizzando compiti di richiamo con trigger verbali e tattili. A questi esperimenti hanno partecipato studenti non vedenti provenienti da scuo ...; [leggi tutto]
Questo lavoro studia se semplici forme tattili bidimensionali (2D) possono facilitare la codifica, la conservazione e il recupero di informazioni associate sotto forma di etichette di una parola. Inoltre, si interroga sulla necessità di una somiglianza tra i grafici tattili e i rispettivi referenti visivi. Sono stati condotti quattro esperimenti utilizzando compiti di richiamo con trigger verbali e tattili. A questi esperimenti hanno partecipato studenti non vedenti provenienti da scuole per studenti non vedenti di Indianapolis, Indiana (USA) e Nuova Delhi (India). I partecipanti hanno appreso 12 forme con l'assegnazione di (due serie di) etichette di una parola classificate come consonanti, dissonanti o astratte. I compiti di richiamo sono stati condotti dopo 1 settimana e dopo 4 mesi utilizzando trigger verbali e tattili. I risultati dell'esperimento 1 mostrano che le prestazioni di richiamo per le associazioni consonanti erano superiori a quelle per le associazioni dissonanti e astratte. L'esperimento 2 mostra le prestazioni di richiamo utilizzando trigger verbali narrati oralmente, mentre gli esperimenti 3 e 4 utilizzano trigger tattili (sia verbali che di forma). Inoltre, nell'esperimento 4, si è osservato che i partecipanti ricordavano la maggior parte delle associazioni dopo 4 mesi. Gli inneschi verbali tattili (braille) hanno generato una migliore accuratezza di richiamo rispetto agli inneschi tattili di forma. I risultati e la discussione con la teoria degli schemi suggeriscono che la somiglianza con il referente visivo (o la somiglianza della forma tattile con gli stimoli visivi reali) non è necessaria per l'apprendimento delle etichette associate. Inoltre, semplici forme tattili 2D possono favorire la ritenzione a lungo termine delle informazioni verbali associate. La presenza dell'effetto primacy (migliore ritenzione delle prime associazioni) e dell'effetto distinctiveness (migliore ritenzione di associazioni uniche). Le conclusioni di questo lavoro possono influenzare la riprogettazione del materiale didattico e della pedagogia per gli studenti con cecità, in quanto: (1) contribuendo allo sviluppo di un insieme standardizzato di simboli con significati associati e utilizzandoli per l'annotazione dei libri o per indicare il genere di un grafico; (2) utilizzando immagini tattili semplici invece di immagini complesse "visivamente corrette".
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Evaluating the Use of Tactile Shapes in Associative Learning for People Who Are Blind/ Richa Gupta, Steve Mannheimer, P. V. Madhusudan Rao, Meenakshi Balakrishnan. - JVIB Journal of Visual Impairment & Blindness, 2022, 116, 4 ; pp. 496-506