Abstract: Negli ultimi anni la ricerca scientifica ha mostrato un interesse sempre più crescente per l'educazione verso i bambini e i ragazzi che possiedono un grande talento, e hanno posto il loro interesse nei confronti della relazione tra creatività e giftedness. Questi due termini (anche se distinti) sono, però, strettamente correlati tra loro: abbiamo la giftedness creativa produttiva quando tali termini possono essere combinati insieme in un nuovo tipo di giftedness. Gli autori (Renzulli e ...; [Read more...]
Negli ultimi anni la ricerca scientifica ha mostrato un interesse sempre più crescente per l'educazione verso i bambini e i ragazzi che possiedono un grande talento, e hanno posto il loro interesse nei confronti della relazione tra creatività e giftedness. Questi due termini (anche se distinti) sono, però, strettamente correlati tra loro: abbiamo la giftedness creativa produttiva quando tali termini possono essere combinati insieme in un nuovo tipo di giftedness. Gli autori (Renzulli e Teis) in genere fanno una netta distinzione tra schoolshouse giftedness e creative productive giftedness: la prima riguarda gli studenti che ottengono a scuola risultati eccellenti, la seconda si riferisce, invece, alla facoltà che caratterizza alcuni studenti a essere produttori di conoscenza, e che utilizzano un ragionamento induttivo per trovare una risoluzione originale (creativa) ad un problema. Gli autori ritengono che ambedue i talenti (scolastico e creativo produttivo) devono essere maggiormente sviluppati nei soggetti coinvolti. Un alto potenziale cognitivo non indica, però, un alto livello anche di creatività; anche se quest'ultima è considerata come sinonimo della giftedness non è detto che se lo studente dotato dal punto di vista cognitivo sia anche dotato da quello creativo, e quindi, un livello molto alto di intelligenza non significa necessariamente un comportamento creativo. Molti bambini gifted hanno gli "ingredienti" giusti e necessari per diventare adulti fortemente creativi, purché vengono prodotte le situazioni affinché il loro potenziale creativo venga stimolato e nutrito. La stessa ricerca afferma che le varie forme di carattere, la personalità insieme ai fattori ambientali possono facilitare lo sviluppo nei bambini e nei giovani di alti livelli di creatività e talento produttivo.
Abstract: Quale tipo di aiuto è utile fornire a bambini e ragazzi con doppia eccezionalità, per la presenza di Alto Potenziale cognitivo e di un disturbo del neurosviluppo? In questo secondo contributo l'autore considera alcuni punti generali che riguardano l'atteggiamento e l'aiuto ai casi di 2E, affermando che esistono diverse fisionomie di 2E, con la considerazione che alcune raccomandazioni possono riguardare tutti i bambini affetti dalla doppia eccezionalità, ma vanno, invece, adattate allo ...; [Read more...]
Quale tipo di aiuto è utile fornire a bambini e ragazzi con doppia eccezionalità, per la presenza di Alto Potenziale cognitivo e di un disturbo del neurosviluppo? In questo secondo contributo l'autore considera alcuni punti generali che riguardano l'atteggiamento e l'aiuto ai casi di 2E, affermando che esistono diverse fisionomie di 2E, con la considerazione che alcune raccomandazioni possono riguardare tutti i bambini affetti dalla doppia eccezionalità, ma vanno, invece, adattate allo specifico profilo presentato dal bambino. Di fronte a un bambino con 2E ci troviamo davanti ad un dilemma, cioè quello di decidere se focalizzarci sui suoi punti di forza oppure su quelli di debolezza. In genere si pensa di non preoccuparsi se il bambino 2E in alcune competenze è molto dotato mentre occorre pensare a ridurre i suoi punti di debolezza presenti. Tale considerazione spesso produce una scarsa attenzione ai loro talenti. Occorre utilizzare un approccio Strength talent focused (forza talento concentrato) che si basa su un aiuto individualizzato e centrato sui punti di forza e sui talenti, offrendo al bambino la possibilità di sviluppare proprio il talento. Rifacendosi alle teorie della Baum si ritiene che questo tipo di approccio, sia per la sua ovvia ricaduta sulla motivazione e sulla autostima del bambino e sia perché mette in gioco competenze di vario tipo, finisce per avere importanti ricadute anche sugli apprendimenti deficitari. L'aiuto che si può dare ad un bambino, per gli aspetti che riguardano le sue difficoltà, richiede: 1) un ambiente sereno ed accettante; 2) la tolleranza per i suoi comportamenti che per certi aspetti indicano che rispetto ai suoi compagni è più avanti e per altri aspetti risulta più indietro; 3) non esercitare su di lui una pressione temporale (molti di questo tipo di bambini presentano lentezza nella elaborazione di alcuni compiti); 4) positive relazioni sociali; 5) individuare gli interessi vari del bambino. Se l'insegnante adotta tale prospettiva si trova già nella disposizione corretta per individuare e riconoscere i talenti del bambino 2E.
Abstract: E' il caso di Roberto (nome di fantasia), un ragazzino della classe secondaria di I° grado, affetto di doppia eccezionalità (2E), cioè alta intelligenza accompagnata da DSA. Roberto era due volte atipico perché più intelligente degli altri e allo stesso tempo meno capace degli altri negli apprendimenti; infatti, gli riuscivano facili dei compiti complessi, ma incontrava noia e fastidio in quelli semplici, come ad esempio la lettura, nonostante, in modo sorprendente, risultava competent ...; [Read more...]
E' il caso di Roberto (nome di fantasia), un ragazzino della classe secondaria di I° grado, affetto di doppia eccezionalità (2E), cioè alta intelligenza accompagnata da DSA. Roberto era due volte atipico perché più intelligente degli altri e allo stesso tempo meno capace degli altri negli apprendimenti; infatti, gli riuscivano facili dei compiti complessi, ma incontrava noia e fastidio in quelli semplici, come ad esempio la lettura, nonostante, in modo sorprendente, risultava competente nel cogliere il significato di ciò che leggeva. Sia per la diagnosi di DSA e sia per la valutazione dell'intelligenza è stato somministrato un test di livello cognitivo per comprendere bene il profilo del ragazzino; è stata scelta la Batteria oggi più accreditata in Italia (Wechsler Intelligence Scale for Children) e come è noto, mediante l'uso di tale Batteria si ricavano gli indici di funzionamento intellettivo, fra cui 4 riflettono la capacità di ragionamento verbale e visuospaziale, la memoria di lavoro e la velocità di elaborazione. Si è notato che il ragazzo presentava i due indici di ragionamento molto più alti rispetto agli altri due, e quindi un IAG molto alto (Indice di Abilità Generale) e una discrepanza negli altri due indici che risulta essere tipica nei disturbi specifici del neurosviluppo. Quindi, Roberto è un caso sia di DSA e sia di plusdotazione intellettiva.
Abstract: Come rendere accattivante e motivante un'attività didattica per un alunno con pludotazione cognitiva che coinvolga anche tutta la sua classe? Il progetto di potenziamento di seguito descritto ha cercato di dare una risposta a questa domanda. Requisito fondamentale è la creazione di un contesto favorevole per cui è necessario che coesistono determinate variabili quali: un ambiente fisico e psichico accogliente e inclusivo, che promuova il benessere, e un'attività sfidante e motivante ch ...; [Read more...]
Come rendere accattivante e motivante un'attività didattica per un alunno con pludotazione cognitiva che coinvolga anche tutta la sua classe? Il progetto di potenziamento di seguito descritto ha cercato di dare una risposta a questa domanda. Requisito fondamentale è la creazione di un contesto favorevole per cui è necessario che coesistono determinate variabili quali: un ambiente fisico e psichico accogliente e inclusivo, che promuova il benessere, e un'attività sfidante e motivante che preveda più soluzioni possibili e stimoli l'utilizzo di competenze personali. Le attività proposte sono ispirate al metodo SEM di Renzulli e Reis (2014), alle proposte di Winebrenner (2012) e alla tassonomia di Bloom (1984) rivista da Anderson e Krathwohl (2001). Il destinatario è stato Elia, un bambino ad alto potenziale e la sua classe, la 3 B di scuola primaria. L'area scelta per il potenziamento è stata la logica, in particolare si è lavorato nelle due ore di matematica del martedì pomeriggio. L'obiettivo è stato quello di coinvolgere Elia stimolando la sua curiosità attraverso la proposta di attività sfidanti con modalità nuove e di aiutarlo a innalzare la soglia di accettazione della frustrazione accogliendo anche i ritmi e i tempi di esecuzione diversi dai suoi. Allo stesso modo, proponendo modalità di lavoro di gruppo, si è lavorato sulla coesione della classe, e sulla capacità di aiutarsi utilizzando le proprie competenze personali.
Abstract: L'inclusione scolastica oggi ha assunto un valore primario nell'ambito delle politiche scolastiche nazionali; essa rappresenta l'attuazione dei principi costituzionali di eguaglianza e pari dignità per ogni cittadino. Adottare una didattica inclusiva in classe significa rispondere non solo con strumenti idonei compensativi o dispensativi a quegli alunni che hanno disabilità o bisogni particolari, ma adottare metodologie e strategie mirate nell'insegnamento che consentano realmente di p ...; [Read more...]
L'inclusione scolastica oggi ha assunto un valore primario nell'ambito delle politiche scolastiche nazionali; essa rappresenta l'attuazione dei principi costituzionali di eguaglianza e pari dignità per ogni cittadino. Adottare una didattica inclusiva in classe significa rispondere non solo con strumenti idonei compensativi o dispensativi a quegli alunni che hanno disabilità o bisogni particolari, ma adottare metodologie e strategie mirate nell'insegnamento che consentano realmente di personalizzare le proposte formative per offrire risposte ai bisogni di tutti. Ciò significa considerare tra gli studenti con bisogni educativi speciali anche gli alunni ad alto potenziale cognitivo (o plusdotazione), in quanto le loro caratteristiche rientrano a pieno titolo nei bisogni speciali (sottolineato, inoltre, dalla raccomandazione del Consiglio d'Europa del 1994 che evidenzia l'importanza di offrire a questi allievi l'assistenza e il sostegno necessario).
Abstract: Considerando la crescente eterogeneità che caratterizza il contesto classe, è molto importante sviluppare una didattica che sia rivolta alla personalizzazione, allo scopo di soddisfare i vari bisogni di ogni alunno. Le stesse "Indicazioni Nazionali per il curricolo" (2012) affermano che la scuola deve farsi da garante nel favorire con percorsi personalizzati la prevenzione e il recupero della dispersione scolastica e del fallimento formativo precoce e tali percorsi devono essere rivolt ...; [Read more...]
Considerando la crescente eterogeneità che caratterizza il contesto classe, è molto importante sviluppare una didattica che sia rivolta alla personalizzazione, allo scopo di soddisfare i vari bisogni di ogni alunno. Le stesse "Indicazioni Nazionali per il curricolo" (2012) affermano che la scuola deve farsi da garante nel favorire con percorsi personalizzati la prevenzione e il recupero della dispersione scolastica e del fallimento formativo precoce e tali percorsi devono essere rivolti anche agli studenti plusdotati, considerati questi ultimi, anche loro, come alunni con Bisogni Educativi Speciali (BES). Questi alunni sono dei bambini e/o ragazzi che possiedono abilità di uno o due anni superiori rispetto ai loro compagni ed alle aspettative per la classe di appartenenza o età. I loro punti di forza possono essere diversi: il primo è l'apprendimento con maggiore precocità rispetto ai loro coetanei, e questo succede in molte aree e con molta rapidità; il secondo punto è rappresentato dalla capacità di lettura (sono molto incuriositi dai libri); infine, la terza loro caratteristica sono le loro abilità verbali molto sviluppate ed un bagaglio di varie informazioni su vari argomenti; inoltre, hanno una memoria eccezionale. Questi allievi necessitano di prove complesse per mantenere vivi il proprio interesse e l'attenzione alle lezioni, anche se può trovarsi in una classe dove i suoi compagni hanno interessi completamente diversi dai suoi e ciò può causare delle difficoltà a livello relazionale. Alla luce delle abilità di apprendimento accelerato che possono avere gli alunni plusdotati e la loro preferenza per i compiti difficili e impegnativi rispetto ai compiti basilari e ripetitivi che li rendono poco pazienti rispetto ai ritmi più lenti della classe, può essere utile a questo tipo di studenti, proporre uno studio autonomo su determinati argomenti per poi discuterli in classe insieme ai compagni e all'insegnante. Essendo questi soggetti una grande risorsa per il futuro, gli insegnanti devono rappresentare i pionieri del presente, cioè devono essere capaci di sostenere l'apprendimento anche degli alunni plusdotati e comunque valorizzare ciascun alunno.
Abstract: Questo articolo riguarda la cosiddetta plusdotazione la cui identificazione rimanda ad un determinato significato che descrive un complesso sistema di caratteristiche personali dell'individuo ma anche genetiche e comportamentali. Plusdotato: è riferito ad un individuo che possiede (e dimostra) livelli vari di abilità fuori dalla norma e appunto eccezionali (intese come capacità e velocità di apprendere e di ragionare) e specifiche competenze in più domini (esempio: matematica, musica m ...; [Read more...]
Questo articolo riguarda la cosiddetta plusdotazione la cui identificazione rimanda ad un determinato significato che descrive un complesso sistema di caratteristiche personali dell'individuo ma anche genetiche e comportamentali. Plusdotato: è riferito ad un individuo che possiede (e dimostra) livelli vari di abilità fuori dalla norma e appunto eccezionali (intese come capacità e velocità di apprendere e di ragionare) e specifiche competenze in più domini (esempio: matematica, musica ma anche competenze sensoriali-motorie, come la danza, lo sport). Plusdotazione è, quindi, il punto di incontro tra alta abilità cognitiva, elevata creatività e determinazione. In Italia c'è stato, ultimamente, un interesse sempre più crescente verso gli alunni gifted e quest'anno il MIUR ha affidato ad un tavolo tecnico il compito di elaborare le Linee Guida per tutelare, all'interno della scuola, il diritto allo studio e quello anche alla salute e al benessere degli allievi con plusdotazione. In uno specifico paragrafo del documento del MIUR è sottolineato che la prassi scolastica deve considerare questi allievi, ai sensi della direttiva Ministeriale del 27/12/2012 (quella che riguarda gli allievi con BES, cioè Bisogni Educativi Speciali) e di predisporre anche per gli alunni gifted un Piano Didattico Personalizzato che li aiuta nel loro percorso di apprendimento; in tal caso è così attuata la prospettiva della personalizzazione degli insegnamenti ed anche la valorizzazione dei singoli modi di apprendimento individuale.
Abstract: L'autore si chiede quale è il rapporto tra intelligenza e creatività e sostiene che in tale indagine può aiutarci la Teoria dei 5 fattori del Genio. Questa teoria sostiene che una elevata creatività è una condizione necessaria ma non sufficiente perché si sia riconosciuti come dei geni; secondo tale teoria, sono 5 i fattori in gioco, cioè:1) l'intelligenza generale; 2) il talento in un'abilità generale importante; 3) la creatività; 4) una personalità tenace; 5) un contesto favorevole. ...; [Read more...]
L'autore si chiede quale è il rapporto tra intelligenza e creatività e sostiene che in tale indagine può aiutarci la Teoria dei 5 fattori del Genio. Questa teoria sostiene che una elevata creatività è una condizione necessaria ma non sufficiente perché si sia riconosciuti come dei geni; secondo tale teoria, sono 5 i fattori in gioco, cioè:1) l'intelligenza generale; 2) il talento in un'abilità generale importante; 3) la creatività; 4) una personalità tenace; 5) un contesto favorevole. Tali fattori, però, non sono del tutto indipendenti, come ad esempio abilità generale e creatività sono la causa (e al tempo stesso la conseguenza) di un grande talento e in questo caso si sviluppa con maggiore probabilità un carattere tenace e fermo. C'è da dire, inoltre, che i fattori sono in una loro piccola parte indipendenti ma interattivi fra di loro. Lo studio della vita e della personalità di persone geniali rivela che sono persone anche disturbate e sofferenti, le quali pur avendo un'alta dotazione e creatività, hanno sempre una grande passione per ciò che interessa loro e una capacità enorme di portare a termine ciò che si sono prefissati (anche in assenza di riscontri positivi immediati).
Abstract: Compito della scuola si sa è quello di promuovere equità nel rispetto delle differenze; quindi, l'atteggiamento che gli insegnanti devono avere è quello di tipo inclusivo, dove le differenze stesse rappresentano, all'interno del gruppo classe, una ricchezza. L'insegnante deve essere capace di individuare e riconoscere interessi, abilità e competenze di tutti i suoi allievi; è suo compito principale quello di creare, per tutti gli allievi, compresi quelli ad alto potenziale, le condizio ...; [Read more...]
Compito della scuola si sa è quello di promuovere equità nel rispetto delle differenze; quindi, l'atteggiamento che gli insegnanti devono avere è quello di tipo inclusivo, dove le differenze stesse rappresentano, all'interno del gruppo classe, una ricchezza. L'insegnante deve essere capace di individuare e riconoscere interessi, abilità e competenze di tutti i suoi allievi; è suo compito principale quello di creare, per tutti gli allievi, compresi quelli ad alto potenziale, le condizioni di sviluppo ottimali in base ai loro specifici bisogni. Si tratta, quindi, di mettere ogni allievo nella condizione di poter sviluppare le proprie potenzialità in relazione alle proprie caratteristiche, per consentire il successo formativo di tutti. Per favorire ciò è necessario garantire una istruzione di qualità. Una scuola, quindi, inclusiva è l'obiettivo principale di tutte le politiche dell'istruzione europee, le quali hanno redatto un apposito documento di lavoro "L'autonomia scolastica per il successo formativo" (MIUR, 2018), recepito anche in Italia, nel quale si afferma la necessità di costruire una scuola su misura, attraverso una personalizzazione degli apprendimenti e i percorsi didattici idonei a valorizzare le potenzialità di ogni allievo. Ed è in tale contesto che non solo i bisogni di ognuno trovano il loro spazio, ma anche i bisogni degli alunni che hanno un alto potenziale, cioè coloro che mostrano un livello superiore di abilità (capacità di ragionamento e di apprendimento) in più aree. Questa velocità di apprendimenti espone però questi alunni al rischio di non avere la piena consapevolezza, oltre ad un atteggiamento di estraniazione dai compagni; spesso, sono sopraffatti dalle loro abilità poiché non possiedono l'esperienza di vita necessaria per comprenderle, tutto ciò li rende molto vulnerabili e quindi devono essere adottate specifiche modalità di supporto (sia a livello familiare e sia a livello scolastico), affinché possano svilupparsi in modo ottimale.
Abstract: Il presente studio ha sottoposto a test un modello strutturale di variabili cognitivo-emozionali per spiegare la prestazione in matematica. Le variabili predittive valutate sono state messe in relazione al livello di sviluppo dei partecipanti nelle competenze matematiche precoci (CMP), e specificatamente nelle competenze logico-relazionali e numeriche, nella predisposizione alla matematica e nel livello di intelligenza logica, in una popolazione di alunni cileni della scuola primaria ...; [Read more...]
Il presente studio ha sottoposto a test un modello strutturale di variabili cognitivo-emozionali per spiegare la prestazione in matematica. Le variabili predittive valutate sono state messe in relazione al livello di sviluppo dei partecipanti nelle competenze matematiche precoci (CMP), e specificatamente nelle competenze logico-relazionali e numeriche, nella predisposizione alla matematica e nel livello di intelligenza logica, in una popolazione di alunni cileni della scuola primaria (n=634). Questo studio longitudinale ha compreso come variabile anche il profitto scolastico degli alunni nel corso di un periodo di 4 anni. Gli alunni campionati sono stati valutati inizialmente tramite l'Early Numeracy Test (Van Luit ed altri, 1998); la loro predisposizione per la matematica è stata misurata poi con una scala Likert (EPMAT) ed è stato loro proposto anche un test di base sull'intelligenza logica. I risultati di questi test sono stati utilizzati per analizzare l'interazione di tutte le variabili soprammenzionate tramite un modello di equazioni strutturali. Questo modello di interazione combinato è stato in grado di predire il 64,3% della variabilità della prestazione osservata. La prestazione nelle CMP a livello di scuola materna si è rivelata un forte predittore del successo in matematica negli alunni tra gli 8 e gli 11 anni di età. In effetti, il presente articolo illustra l'importanza delle CMP, il ruolo modulante della predisposizione verso la matematica e inoltre la funzione educativa di questi esiti e i possibili modi per migliorare le scarse predisposizioni verso i compiti matematici in ambito scolastico.