Abstract: Lo scopo della ricerca è analizzare le reazioni emotive e le strategie di coping di bulli e vittime, per verificare se il bullo è capace di porsi nella prospettiva della vittima. Sono stati selezionati due gruppi (bulli vs. vittime) di 10 soggetti ciascuno. È stato proposto un questionario di autovalutazione volto a indagare: le emozioni del ragazzo di fronte ad atti di bullismo, nei ruoli di spettatore e di vittima; le modalità di fronteggiamento; la capacità di attuare strategie di a ...; [Read more...]
Lo scopo della ricerca è analizzare le reazioni emotive e le strategie di coping di bulli e vittime, per verificare se il bullo è capace di porsi nella prospettiva della vittima. Sono stati selezionati due gruppi (bulli vs. vittime) di 10 soggetti ciascuno. È stato proposto un questionario di autovalutazione volto a indagare: le emozioni del ragazzo di fronte ad atti di bullismo, nei ruoli di spettatore e di vittima; le modalità di fronteggiamento; la capacità di attuare strategie di aiuto; i suggerimenti da fornire alle vittime per difendersi. Si riscontrano differenze altamente significative tra bulli e vittime relativamente sia all’attribuzione degli stati emotivi, sia alle strategie di coping. Particolarmente interessante risulta la correlazione tra questi aspetti e i ruoli (spettatore o vittima di bullismo) assunti dai soggetti.
Abstract: La maggior parte degli studi relativi all'apprendimento della scrittura si focalizza essenzialmente sui processi cognitivi legati alla trasposizione fonema-grafema, soprattutto durante i primi anni di scolarizzazione. Poca attenzione è rivolta, invece, a tutti i processi metacognitivi sottostanti quello di scrittura. Obiettivo della ricerca è sensibilizzare i bambini del primo anno di scuola primaria e gli insegnanti verso i processi metacognitivi implicati nel compito di scrittura att ...; [Read more...]
La maggior parte degli studi relativi all'apprendimento della scrittura si focalizza essenzialmente sui processi cognitivi legati alla trasposizione fonema-grafema, soprattutto durante i primi anni di scolarizzazione. Poca attenzione è rivolta, invece, a tutti i processi metacognitivi sottostanti quello di scrittura. Obiettivo della ricerca è sensibilizzare i bambini del primo anno di scuola primaria e gli insegnanti verso i processi metacognitivi implicati nel compito di scrittura attraverso un training semplice e mirato.
Abstract: Alcuni autori ritengono che le abilità di codifica fonologica siano le determinanti più influenti del successo all’inizio del processo di apprendimento di lettura, rispetto alle abilità di codifica semantica. Altri autori hanno, invece, dimostrato il ruolo della semantica, oltre che dei processi fonologici, negli stadi iniziali di apprendimento della lettura. Obiettivo della ricerca è analizzare se anche i processi di codifica semantica (in condizioni di alta e bassa immaginabilità e f ...; [Read more...]
Alcuni autori ritengono che le abilità di codifica fonologica siano le determinanti più influenti del successo all’inizio del processo di apprendimento di lettura, rispetto alle abilità di codifica semantica. Altri autori hanno, invece, dimostrato il ruolo della semantica, oltre che dei processi fonologici, negli stadi iniziali di apprendimento della lettura. Obiettivo della ricerca è analizzare se anche i processi di codifica semantica (in condizioni di alta e bassa immaginabilità e frequenza d’uso delle parole) costituiscano delle variabili che differenziano i buoni dai cattivi lettori.
Abstract: Lo scopo della ricerca è analizzare l’attribuzione delle emozioni in soggetti aggressivi. Attraverso la «nomina dei pari», sono stati selezionati due gruppi (aggressivi vs. non aggressivi) di 20 soggetti ciascuno. Sono state proposte individualmente 8 brevi situazioni problematiche, equamente ripartite in base a intenzionalità manifesta vs. ambigua. Per ogni episodio il soggetto doveva indicare l’emozione provata dal protagonista. Si riscontrano differenze altamente significative tra i ...; [Read more...]
Lo scopo della ricerca è analizzare l’attribuzione delle emozioni in soggetti aggressivi. Attraverso la «nomina dei pari», sono stati selezionati due gruppi (aggressivi vs. non aggressivi) di 20 soggetti ciascuno. Sono state proposte individualmente 8 brevi situazioni problematiche, equamente ripartite in base a intenzionalità manifesta vs. ambigua. Per ogni episodio il soggetto doveva indicare l’emozione provata dal protagonista. Si riscontrano differenze altamente significative tra i soggetti aggressivi e non aggressivi nell’attribuzione delle emozioni di colpa e vergogna soprattutto nelle situazioni di intenzionalità ambigua. Emerge, quindi, la necessità di approfondire le relazioni tra i processi che sottostanno alla formazione della teoria della mente e i risultati comportamentali.
Abstract: È fondamentale per chi si accinge ad intraprendere la professione di psicologo, in qualsiasi settore si trovi a dover operare, rendersi conto che qualsiasi intervento non può e non deve prescindere da un'ampia, rigorosa e approfondita analisi. Anche se non è del tutto cessata la diffidenza nei confronti di un approccio rigorosamente scientifico alla Psicologia applicata, la richiesta di nuove tecnologie di assessment e di modificazione del comportamento è in costante aumento in tutti i ...; [Read more...]
È fondamentale per chi si accinge ad intraprendere la professione di psicologo, in qualsiasi settore si trovi a dover operare, rendersi conto che qualsiasi intervento non può e non deve prescindere da un'ampia, rigorosa e approfondita analisi. Anche se non è del tutto cessata la diffidenza nei confronti di un approccio rigorosamente scientifico alla Psicologia applicata, la richiesta di nuove tecnologie di assessment e di modificazione del comportamento è in costante aumento in tutti i settori (scuola, clinica, riabilitazione, comunità). Ma non bisogna per questo lasciarsi trasportare da facili entusiasmi. Ancora oggi, spesso, si tende ad enfatizzare gli aspetti legati alla modificazione, trascurando i momenti di analisi. Un intervento non supportato da un adeguato processo di assessment sarebbe una contraddizione in termini. Solo con questa consapevolezza potranno essere evitati due fondamentali pericoli che nell'evoluzione della Psicologia hanno sempre minato il momento applicativo: il mito e la banalizzazione.