Abstract: Oggi, l'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di tutta Italia è chiamata ad affrontare un'importante sfida che rischia di non aver pienamente colto. Si tratta dei volontari del Servizio Civile Nazionale. Una risorsa indispensabile, irrinunciabile: giovani tra i 18 e i 28 anni che scelgono di investire un anno della propria vita nel sociale e nella solidarietà, in cambio di un mensile che a secondo della prospettiva da cui si giudica può rappresentare un generoso rimborso spese ...; [read all]
Oggi, l'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di tutta Italia è chiamata ad affrontare un'importante sfida che rischia di non aver pienamente colto. Si tratta dei volontari del Servizio Civile Nazionale. Una risorsa indispensabile, irrinunciabile: giovani tra i 18 e i 28 anni che scelgono di investire un anno della propria vita nel sociale e nella solidarietà, in cambio di un mensile che a secondo della prospettiva da cui si giudica può rappresentare un generoso rimborso spese o un modesto stipendio. Il Servizio Civile, per i giovani rappresenta una possibilità di scelta e di alternativa (per questo si chiamano Volontari: poiché nessuno li obbliga, e non perché operano gratuitamente). Per l'Unione invece, i giovani del Servizio Civile Nazionale sono un'insostituibile opportunità, offerta ai propri soci, di una maggiore autonomia. Il Servizio Civile Nazionale nasce ma, nello stesso tempo, si differenzia dall'obiezione di coscienza; ne prende il posto ma se ne distingue, ed è questo il punto che (credo) continua a comportare difficoltà a chi con l'obiezione di coscienza aveva già una consolidata esperienza.
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