Abstract/Sommario: In questa ricerca, con l’ausilio dell’Alabama Parenting Questionnaire , sono stati indagati il coinvolgimento genitoriale nelle attività del figlio, il parenting positivo, la scarsa supervisione, la disciplina incoerente e la punizione fisica quali dimensioni comportamentali del parenting. Vengono rilevate differenze significative tra madri e padri relativamente alla dimensione coinvolgimento, e tra gruppo clinico e non clinico in riferimento alle dimensioni disciplina incoerente e pun ...; [Leggi tutto...]
In questa ricerca, con l’ausilio dell’Alabama Parenting Questionnaire , sono stati indagati il coinvolgimento genitoriale nelle attività del figlio, il parenting positivo, la scarsa supervisione, la disciplina incoerente e la punizione fisica quali dimensioni comportamentali del parenting. Vengono rilevate differenze significative tra madri e padri relativamente alla dimensione coinvolgimento, e tra gruppo clinico e non clinico in riferimento alle dimensioni disciplina incoerente e punizione fisica. Questi risultati appaiono di grande importanza per la progettazione di interventi educativi (parent training) volti a potenziare le risorse dei genitori e a modificare quei modelli di disciplina che influenzano negativamente l’evoluzione del disturbo.
Abstract/Sommario: Questo contributo ha l’obiettivo di presentare agli operatori del settore (psicologi, psichiatri e neuropsichiatri) un’esperienza di parent training cognitivo - comportamentale condotta con i genitori di alcuni bambini con diagnosi di disturbo da deficit di attenzione, disturbo oppositivo provocatorio e disturbi correlati. Gli incontri di parent training cognitivo - comportamentale si propongono di aumentare il senso di autoefficacia genitoriale e di ridefinire il sistema di attribuzio ...; [Leggi tutto...]
Questo contributo ha l’obiettivo di presentare agli operatori del settore (psicologi, psichiatri e neuropsichiatri) un’esperienza di parent training cognitivo - comportamentale condotta con i genitori di alcuni bambini con diagnosi di disturbo da deficit di attenzione, disturbo oppositivo provocatorio e disturbi correlati. Gli incontri di parent training cognitivo - comportamentale si propongono di aumentare il senso di autoefficacia genitoriale e di ridefinire il sistema di attribuzione rispetto alle cause e alle modalità di cambiamento dei comportamenti indesiderati attraverso l’informazione, l’insegnamento di strategie cognitivo - comportamentali e la valorizzazione delle risorse positive dei genitori e dei figli. Viene inoltre descritto l’utilizzo di due strumenti appositamente predisposti per questa esperienza: l’autocaratterizzazione pedagogica e il Questionario sulla competenza educativa genitoriale.
Abstract/Sommario: I problemi principali che gli studenti con DDAI presentano nel contesto scolastico sono il rendimento, le relazioni sociali sia con i coetanei sia con i docenti e le difficoltà di autocontrollo del comportamento. Queste difficoltà si presentano in modo particolare durante i periodi di lavoro o in generale quando i docenti pongono delle richieste. In questo contributo sono evidenziati due momenti dell’intervento a scuola: (1) le modalità di rilevazione o valutazione del DDAI e gli event ...; [Leggi tutto...]
I problemi principali che gli studenti con DDAI presentano nel contesto scolastico sono il rendimento, le relazioni sociali sia con i coetanei sia con i docenti e le difficoltà di autocontrollo del comportamento. Queste difficoltà si presentano in modo particolare durante i periodi di lavoro o in generale quando i docenti pongono delle richieste. In questo contributo sono evidenziati due momenti dell’intervento a scuola: (1) le modalità di rilevazione o valutazione del DDAI e gli eventuali punti critici e (2) gli interventi che possono favorire un buon adattamento dei ragazzi con DDAI nella scuola.
Abstract/Sommario: Il presente lavoro si propone di sintetizzare e commentare uno studio di Reaser e colleghi che ha analizzato le caratteristiche delle abilità di studio in studenti con DDAI mettendole a confronto con quelle di un gruppo di controllo e con difficoltà di apprendimento. A questi tre gruppi di studenti è stato somministrato il questionario LASSI – Learning and Study Strategies Inventory. I risultati hanno evidenziato che il gruppo con DDAI presenta maggiori difficoltà rispetto agli altri d ...; [Leggi tutto...]
Il presente lavoro si propone di sintetizzare e commentare uno studio di Reaser e colleghi che ha analizzato le caratteristiche delle abilità di studio in studenti con DDAI mettendole a confronto con quelle di un gruppo di controllo e con difficoltà di apprendimento. A questi tre gruppi di studenti è stato somministrato il questionario LASSI – Learning and Study Strategies Inventory. I risultati hanno evidenziato che il gruppo con DDAI presenta maggiori difficoltà rispetto agli altri due gruppi nelle abilità di gestione del tempo di studio, concentrazione, selezione delle informazioni principali e strategie di preparazione a una prova. Le aree riguardanti l’atteggiamento verso lo studio, l’elaborazione delle informazioni e gli aiuti sono i punti di forza di questo gruppo.
Abstract/Sommario: Uno strumento molto usato per la valutazione non solo della componente dell’attenzione sostenuta ma anche dell’impulsività è il test MF, ispirato al Matching Familiar Figures Test. È una prova di confronti di figure, volta a valutare quanto sia impulsivo un bambino che deve compiere un’operazione di ricerca. Nel presente lavoro abbiamo voluto studiare alcune caratteristiche dello strumento e in particolare: l’andamento evolutivo per la variabile accuratezza e tempo di prima risposta al ...; [Leggi tutto...]
Uno strumento molto usato per la valutazione non solo della componente dell’attenzione sostenuta ma anche dell’impulsività è il test MF, ispirato al Matching Familiar Figures Test. È una prova di confronti di figure, volta a valutare quanto sia impulsivo un bambino che deve compiere un’operazione di ricerca. Nel presente lavoro abbiamo voluto studiare alcune caratteristiche dello strumento e in particolare: l’andamento evolutivo per la variabile accuratezza e tempo di prima risposta al test; la correlazione tra gli indici di disattenzione, di iperattività e di correttezza dello strumento; la capacità discriminativa del test MF rispetto ai bambini a rischio DDAI. Infine, è stata condotta un’analisi accurata dei singoli item del test.