Abstract/Sommario: Spesso con un semplice colpo d'occhio classifichiamo, categorizziamo e individuiamo le caratteristiche di una persona: non abbiamo osservato ma ci siamo fatti guidare dalle nostre sensazioni che ci condizionano e ci impediscono di conoscere. Gli atteggiamenti di questo tipo portano a pensare di aver capito e di sapere già cosa succederà; restringono e limitano le capacità d'osservazione e possono portare a preconcetti e a pregiudizi. Si può arrivare a descrivere comportamenti che diven ...; [Leggi tutto...]
Spesso con un semplice colpo d'occhio classifichiamo, categorizziamo e individuiamo le caratteristiche di una persona: non abbiamo osservato ma ci siamo fatti guidare dalle nostre sensazioni che ci condizionano e ci impediscono di conoscere. Gli atteggiamenti di questo tipo portano a pensare di aver capito e di sapere già cosa succederà; restringono e limitano le capacità d'osservazione e possono portare a preconcetti e a pregiudizi. Si può arrivare a descrivere comportamenti che diventano caratteristiche strutturali innate e immodificabili, attribuibili a certe categorie di persone che non potrebbero far altro che comportarsi in quel modo. L'articolo propone l'analisi e l'osservazione per attivare procedure di raccolta di informazioni che siano il più possibile scevre di condizionamenti. Si propone il protocollo da utilizzare per conoscere l'allievo, il piano dinamico funzionale e altri esempi di schede.
Abstract/Sommario: La monografia dedicata al tema dell'integrazione al lavoro pubblica interventi di Cori M., La nostra prima esperienza di inserimento lavorativo. E. Clò Un’esperienza unica. L. Locche, C. Albertazzi, et. Alt., Storia a più voci su una buona esperienza di inserimento lavorativo. C. Pantemi La collaborazione tra servizi. M. L. Cimatori, Vittorio e l’attività sportiva. C. Romano, L’inserimento lavorativo mirato dei disabili: alcune opportunità e molte sfide da raccogliere. D. Mariani Cer ...; [Leggi tutto...]
La monografia dedicata al tema dell'integrazione al lavoro pubblica interventi di Cori M., La nostra prima esperienza di inserimento lavorativo. E. Clò Un’esperienza unica. L. Locche, C. Albertazzi, et. Alt., Storia a più voci su una buona esperienza di inserimento lavorativo. C. Pantemi La collaborazione tra servizi. M. L. Cimatori, Vittorio e l’attività sportiva. C. Romano, L’inserimento lavorativo mirato dei disabili: alcune opportunità e molte sfide da raccogliere. D. Mariani Cerati, Il lavoro come proseguimento dell’integrazione scolastica: il caso dell’autismo.
Abstract/Sommario: Sempre più spesso si parla, nell'attuale contesto sociale, di formazione, tanto che questa tende a diventare un'attività centrale nella vita di molti individui, vuoi per continui bisogni di riqualifica professionale imposti dalla nuove tecnologie e dai nuovi saperi, vuoi per la maggior attenzione, da parte delle istituzioni e delle agenzie educative secondarie, alle così dette fasce deboli della popolazione. L'articolo tratta il tema della formazione dell'educatore professione legato a ...; [Leggi tutto...]
Sempre più spesso si parla, nell'attuale contesto sociale, di formazione, tanto che questa tende a diventare un'attività centrale nella vita di molti individui, vuoi per continui bisogni di riqualifica professionale imposti dalla nuove tecnologie e dai nuovi saperi, vuoi per la maggior attenzione, da parte delle istituzioni e delle agenzie educative secondarie, alle così dette fasce deboli della popolazione. L'articolo tratta il tema della formazione dell'educatore professione legato alle relazioni d'aiuto che opera nei diversi CSE (centri socio-educativi).
Abstract/Sommario: L’anti-insegnamento è statisticamente quasi la norma. Insegnanti eccellenti, capaci di accendere un fuoco nelle anime nascenti dei loro allievi sono forse più rari degli artisti virtuosi o dei saggi. Maestri di scuola, allenatori di mente e corpo, consapevoli della posta in gioco, del rapporto tra fiducia e vulnerabilità, della fusione organica tra responsabilità e risposta (che io chiamerei «respondibilità») sono pericolosamente rari. George Steiner (La lezione dei maestri, 2004, p. ...; [Leggi tutto...]
L’anti-insegnamento è statisticamente quasi la norma. Insegnanti eccellenti, capaci di accendere un fuoco nelle anime nascenti dei loro allievi sono forse più rari degli artisti virtuosi o dei saggi. Maestri di scuola, allenatori di mente e corpo, consapevoli della posta in gioco, del rapporto tra fiducia e vulnerabilità, della fusione organica tra responsabilità e risposta (che io chiamerei «respondibilità») sono pericolosamente rari. George Steiner (La lezione dei maestri, 2004, p. 24) Da questo enunciato l'autore espone i concetti sulle istituzioni educative e il progetto educativo, cioè la documentazioni da raccogliere in modo agile, e continuativo per offrire ai bambini l’opportunità di rendersi conto delle proprie conquiste, e fornire a tutti i soggetti della comunità educativa varie possibilità di informazione, riflessione e confronto contribuendo positivamente anche al rafforzamento della prospettiva della continuità. La documentazione didattica assume poi una particolare importanza perché da essa derivano utili indicazioni ai fini di una programmazione opportunamente individualizzata per i soggetti che presentano difficoltà.” Il progetto di insegnamento/apprendimento viene svolto in gruppo proprio per assemblare le energie e dare valore all’esperienza comunitaria, essenziale anche al livello del saper fare e del saper programmare.
Abstract/Sommario: Il documento propone il protocollo operativo per l'inserimento al lavoro dei disabili ex L.68/99 con particolare attenzione ai casi complessi e multiproblematici.