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Abstract/Sommario: L'accoglienza dei bambini con disabilità nei servizi educativi non è ancora una realtà. L'educazione inclusiva per la prima infanzia privilegia l'assunzione di una prospettiva ecosistemica e dinamica che colleghi i bambini e le famiglie ai contesti di riferimento. Valorizza inoltre l'analisi delle culture, delle politiche e delle infrastrutture nella definizione di servizi educativi di qualità. La prospettiva sottesa al'educazione inclusiva per la prima infanzia invita a innovare e a r ...; [Leggi tutto...] L'accoglienza dei bambini con disabilità nei servizi educativi non è ancora una realtà. L'educazione inclusiva per la prima infanzia privilegia l'assunzione di una prospettiva ecosistemica e dinamica che colleghi i bambini e le famiglie ai contesti di riferimento. Valorizza inoltre l'analisi delle culture, delle politiche e delle infrastrutture nella definizione di servizi educativi di qualità. La prospettiva sottesa al'educazione inclusiva per la prima infanzia invita a innovare e a ripensare l'organizzazione dei servizi educativi, al fine di promuovere processi di apprendimento significativi anche per i bambini con sviluppi atipici nell'interazione con i contesti quotidiani. Le ricerche basate sulle evidenze sottolineano l'efficacia della prospettiva ecologica, dell'utilizzo di metodologie differenziate e di una formazione specifica per insegnanti e educatori.

Abstract/Sommario: Giocare costituisce un aspetto fondamentale della vita di ciascun bambino, essendo il modo naturale con cui i bambini si relazionano con il mondo. Il business del giocattolo è molto dinamico, ma non tutti i bambini possono fruire dei giocattoli presenti sul mercato. In Italia ci sono circa 13,8 milioni di bambini, il 4% dei quali con disabilità, ma la maggior parte dei giocattoli in commercio non è stata sviluppata considerando le differenti capacità dei bambini. La privazione del gioc ...; [Leggi tutto...] Giocare costituisce un aspetto fondamentale della vita di ciascun bambino, essendo il modo naturale con cui i bambini si relazionano con il mondo. Il business del giocattolo è molto dinamico, ma non tutti i bambini possono fruire dei giocattoli presenti sul mercato. In Italia ci sono circa 13,8 milioni di bambini, il 4% dei quali con disabilità, ma la maggior parte dei giocattoli in commercio non è stata sviluppata considerando le differenti capacità dei bambini. La privazione del gioco influisce negativamente sullo sviluppo cognitivo, fisico e comunicativo dei bambini: è necessario aumentare la frazione di giocattoli inclusivi così da fornire libertà di gioco a tutti i bambini. I giocattoli pensati tenendo conto di differenti abilità sono spesso prodotti da aziende che si rivolgono unicamente a bambini con disabilità, oppure da aziende che li tengono separati dal resto dei propri prodotti. Infine, le disabilità vengono poco rappresentate nei giocattoli che, quindi, offrono una prospettiva sul mondo distorta rispetto alla realtà, contribuendo a una stigmatizzazione delle persone con disabilità. E' auspicabile un cambiamento che promuova lo sviluppo di giocattoli per tutti, attuabile tramite un processo di design inclusivo.

Abstract/Sommario: L'articolo riassume la ricerca svolta nel contesto di una tesi di Dottorato nel settore della robotica per bambini con disabilità fisica severa. La tecnologia potrebbe infatti offrire nuove possibilità a questi bambini che sperimentano limitazioni alle loro capacità di gioco. Sono state utilizzate due differenti piattaforme robotiche, gli scopi della cui applicazione sono stati individuati in collaborazione con gli operatori della riabilitazione e con gli educatori specializzati. Si pu ...; [Leggi tutto...] L'articolo riassume la ricerca svolta nel contesto di una tesi di Dottorato nel settore della robotica per bambini con disabilità fisica severa. La tecnologia potrebbe infatti offrire nuove possibilità a questi bambini che sperimentano limitazioni alle loro capacità di gioco. Sono state utilizzate due differenti piattaforme robotiche, gli scopi della cui applicazione sono stati individuati in collaborazione con gli operatori della riabilitazione e con gli educatori specializzati. Si può concludere che i robot portano un contributo significativo e promettente per supportare il gioco e per raggiungere obiettivi predeterminati nella riabilitazione e nell'educazione speciale. E' necessario proseguire nella ricerca per valutare l'efficacia dei robot e per approfondire le possibili applicazioni esistenti.

Abstract/Sommario: Lo scopo di questo articolo è quello di far conoscere l'attività ludico-educativa che viene portata avanti attraverso l'utilizzo del gioco da tavolo in due centri della Cooperativa Sociale "La Pieve" specializzati in autismo giovanile. L'ipotesi di fondo che guida queste attività sperimentali è che esse possano essere inquadrate, per principi e metodologie, in un contesto educativo di tipo comportamentale fondato sui modelli ABA e TEACCH. L'alto grado di strutturazione di questo genere ...; [Leggi tutto...] Lo scopo di questo articolo è quello di far conoscere l'attività ludico-educativa che viene portata avanti attraverso l'utilizzo del gioco da tavolo in due centri della Cooperativa Sociale "La Pieve" specializzati in autismo giovanile. L'ipotesi di fondo che guida queste attività sperimentali è che esse possano essere inquadrate, per principi e metodologie, in un contesto educativo di tipo comportamentale fondato sui modelli ABA e TEACCH. L'alto grado di strutturazione di questo genere di giochi ha spinto gli educatori della Cooperativa e gli esperti ludici di Sir Chester Cobblepot a lavorare in sinergia per analizzare sul campo le analogie tra le impostazioni delle classiche attività di lavoro indipendente e l'utilizzo dei giochi da tavolo con bambini e ragazzi con autismo a medio e basso funzionamento. Dopo aver illustrato le strategie che permettono di adattare i giochi alle abilità dei ragazzi, si è esaminato nel concreto come il ciclo di sviluppo ha proceduto dalle difficoltà incontrate nei playtest alle ripetute modifiche, fino ad arrivare a un prototipo strutturato e funzionante come il Domino (portato nell'articolo ad esempio).

Abstract/Sommario: Molti studi nazionali e internazionali si sono concentrati sulla valutazione e sulla promozione della qualità inclusiva della scuola. Si tratta di un argomento complesso, che ha stimolato un ampio dibattito e una varietà di contributi che mettono in luce la necessità di uno strumento in grado di misurare la qualità inclusiva delle nostre scuole, per determinare l'evidenza empirica riguardo a questo tema. L'articolo presenta i risultati di una sperimentazione finalizzata alla redazione ...; [Leggi tutto...] Molti studi nazionali e internazionali si sono concentrati sulla valutazione e sulla promozione della qualità inclusiva della scuola. Si tratta di un argomento complesso, che ha stimolato un ampio dibattito e una varietà di contributi che mettono in luce la necessità di uno strumento in grado di misurare la qualità inclusiva delle nostre scuole, per determinare l'evidenza empirica riguardo a questo tema. L'articolo presenta i risultati di una sperimentazione finalizzata alla redazione di un questionario per la rilevazione della qualità inclusiva del sistema scolastico percepita dagli alunni. Il questionario si pone come uno strumento di valutazione e autovalutazione che permette la misurazione della qualità inclusiva generata dal contesto, così come è percepita dagli alunni; allo stesso tempo lo strumento consente di promuovere processi di riflessione negli insegnanti perché implementino un agire educativo che contribuisca alla progettazione e alla regolazione delle pratiche didattiche inclusive. Questo contributo propone un originale strumento per misurare la qualità inclusiva del sistema scolastico percepita dagli alunni di scuola primaria di alcune città siciliane. Lo strumento nella versione definitiva è stato somministrato a un campione di 1651 bambini. Nell'articolo vengono presentate le proprietà psicometriche dello strumento e la valenza che esso può avere nell'ambito della pianificazione della ricerca e della progettazione della didattica.

Abstract/Sommario: Il gioco del bambino con disabilità è ostacolato dalla mancanza di studi dedicati e prassi consapevoli e da impedimenti di tipo ambientale. L'articolo presenta gli assunti teorici, i contenuti e i principali risultati dell'Azione transdisciplinare COST "LUDI" che ha dato vita a un nuovo ambito di studio del gioco inclusivo, fornendo anche linee guida per l'intervento.

Abstract/Sommario: L'articolo intende proporre una riflessione intorno al tema del gioco nella disabilità, esperienza vitale e fondamentale in vista del benessere e dell'inclusione sociale ma che spesso risulta essere marginale, se non addirittura assente. A partire dal riconoscimento internazionale del diritto al gioco, da un lato, e dal riconoscimento della diversità e della fragilità di ogni bambino, dall'altro vengono proposte alcune riflessioni teoriche e indicazioni metodologiche per strutturare un ...; [Leggi tutto...] L'articolo intende proporre una riflessione intorno al tema del gioco nella disabilità, esperienza vitale e fondamentale in vista del benessere e dell'inclusione sociale ma che spesso risulta essere marginale, se non addirittura assente. A partire dal riconoscimento internazionale del diritto al gioco, da un lato, e dal riconoscimento della diversità e della fragilità di ogni bambino, dall'altro vengono proposte alcune riflessioni teoriche e indicazioni metodologiche per strutturare un setting di gioco adeguato ai bisogni speciali dei bambini con disabilità. L'esperienza dello
"Spazio gioco" di "l'abilità" onlus è presentata come esempio paradigmatico e innovativo della realizzazione di questi presupposti che hanno permesso di istituire uno spazio e un tempo di gioco preziosi per i bambini con disabilità.

Abstract/Sommario: In letteratura, le definizioni e le classificazioni di gioco sono variegate: questo si traduce in una molteplicità di strumenti e procedure per la sua valutazione. La presente sintesi di ricerca analizza, attraverso l'indagine in 6 database bibliografici, gli strumenti e le procedure di valutazione del gioco utilizzati nella ricerca psico-pedagogica italiana a partire dal 1980. Sono stati rinvenuti 70 studi, di cui 43 ritenuti pertinenti. La valutazione del gioco viene svolta tendenzia ...; [Leggi tutto...] In letteratura, le definizioni e le classificazioni di gioco sono variegate: questo si traduce in una molteplicità di strumenti e procedure per la sua valutazione. La presente sintesi di ricerca analizza, attraverso l'indagine in 6 database bibliografici, gli strumenti e le procedure di valutazione del gioco utilizzati nella ricerca psico-pedagogica italiana a partire dal 1980. Sono stati rinvenuti 70 studi, di cui 43 ritenuti pertinenti. La valutazione del gioco viene svolta tendenzialmente con i bambini a sviluppo tipico nella fascia d'età 0-6 anni, con strumenti tradotti dal panorama internazionale e utilizzando l'osservazione come strumento principe di raccolta dati. Si evidenzia una mancanza di strumenti centrati sulla partecipazionbe al gioco, tematica di ricerca invece indagata a livello internazionale.