Abstract/Sommario: Sono state svolte delle analisi funzionali dei comportamenti problema manifestati da 3 soggetti anziani residenti in una struttura residenziale per la lunga degenza. Due dei comportamenti problema erano mantenuti da attenzione, e il terzo era mantenuto da fuga dalle richieste. Sono stati realizzati dei trattamenti basati sulla funzione che sono risultati in una diminuzione dei comportamenti problema in ciascuno dei partecipanti. Vengono discusse le implicazioni per l’uso dell’analisi f ...; [Leggi tutto...]
Sono state svolte delle analisi funzionali dei comportamenti problema manifestati da 3 soggetti anziani residenti in una struttura residenziale per la lunga degenza. Due dei comportamenti problema erano mantenuti da attenzione, e il terzo era mantenuto da fuga dalle richieste. Sono stati realizzati dei trattamenti basati sulla funzione che sono risultati in una diminuzione dei comportamenti problema in ciascuno dei partecipanti. Vengono discusse le implicazioni per l’uso dell’analisi funzionale e degli interventi basati sulla funzione nel campo della gerontologia.
Abstract/Sommario: Questo articolo, attraverso una breve rassegna di studi, presenta le forme di microswitch (soluzioni tecnologiche) maggiormente utilizzate per le persone con disabilità gravi e multiple e descrive sinteticamente alcune ricerche ritenute esemplificative. Le forme di microswitch prese in esame comprendono i microswitch ottici, i microswitch a sfioramento/contatto, i microswitch a pressione, i microswitch di movimento, i microswitch vocali, i microswitch a vibrazione e i microswitch tilt ...; [Leggi tutto...]
Questo articolo, attraverso una breve rassegna di studi, presenta le forme di microswitch (soluzioni tecnologiche) maggiormente utilizzate per le persone con disabilità gravi e multiple e descrive sinteticamente alcune ricerche ritenute esemplificative. Le forme di microswitch prese in esame comprendono i microswitch ottici, i microswitch a sfioramento/contatto, i microswitch a pressione, i microswitch di movimento, i microswitch vocali, i microswitch a vibrazione e i microswitch tilt (o a mercurio). La varietà delle soluzioni sottolinea la necessità dell’adattamento flessibile della tecnologia, al fine di poter rispondere alle differenti esigenze individuali. Di particolare importanza, in questo contesto, sono le esigenze delle persone con disabilità pervasive e repertori motori minimali.
Abstract/Sommario: Lo scopo di questo studio era determinare la prevalenza del sovrappeso e dell’obesità in bambini con disabilità dello sviluppo che si erano rivolti a un servizio cittadino di diagnosi e valutazione. È stata fatta un’analisi retrospettiva delle cartelle cliniche di 98 bambini (67 maschi) di età compresa tra 2 e 18 anni. Sono stati ricavati dalle cartelle i dati relativi a età, sesso, peso, altezza e gravità della disabilità cognitiva o del ritardo globale di sviluppo. È stato calcolato ...; [Leggi tutto...]
Lo scopo di questo studio era determinare la prevalenza del sovrappeso e dell’obesità in bambini con disabilità dello sviluppo che si erano rivolti a un servizio cittadino di diagnosi e valutazione. È stata fatta un’analisi retrospettiva delle cartelle cliniche di 98 bambini (67 maschi) di età compresa tra 2 e 18 anni. Sono stati ricavati dalle cartelle i dati relativi a età, sesso, peso, altezza e gravità della disabilità cognitiva o del ritardo globale di sviluppo. È stato calcolato l’indice di massa corporea e sono stati definiti il sovrappeso e l’obesità adottando i criteri standard internazionali. I dati hanno indicato che il 24% dei bambini era sovrappeso e che un ulteriore 15% era obeso (per un totale del 40% di bambini sovrappeso o obesi), tasso questo significativamente maggiore rispetto alla prevalenza riscontrata tra i bambini australiani di età scolare nella new south wales schools physical activity and nutrition survey (spans) del 2004. In conclusione, la prevalenza di sovrappeso e obesità è maggiore tra bambini con disabilità dello sviluppo rispetto alla popolazione generale. Per confermare questo dato sono necessari ulteriori studi nella comunità con gruppi campione di dimensioni maggiori. I risultati inoltre mettono in luce la necessità di sviluppare strategie di assistenza sanitaria per la prevenzione, l’identificazione precoce e la gestione dell’aumento ponderale eccessivo in questo gruppo.
Abstract/Sommario: Il 4 ottobre 2008 si terrà un convegno internazionale di studi sul tema Supporti tecnologici per lo sviluppo delle attività e partecipazione in persone con disabilità plurime e intellettive, organizzato dalla Regione Marche. Si tratta di un’iniziativa promossa dal Centro Regionale di Ricerca e Documentazione sulle Disabilità (CRRDD), che vedrà la partecipazione di autorevoli studiosi in campo sia nazionale che internazionale provenienti da vari ambiti: psicoeducativo, riabilitativo, in ...; [Leggi tutto...]
Il 4 ottobre 2008 si terrà un convegno internazionale di studi sul tema Supporti tecnologici per lo sviluppo delle attività e partecipazione in persone con disabilità plurime e intellettive, organizzato dalla Regione Marche. Si tratta di un’iniziativa promossa dal Centro Regionale di Ricerca e Documentazione sulle Disabilità (CRRDD), che vedrà la partecipazione di autorevoli studiosi in campo sia nazionale che internazionale provenienti da vari ambiti: psicoeducativo, riabilitativo, informatico, ingegneristico. Lo scopo del convegno è quello di favorire l’incontro tra diverse competenze al fine di ottimizzare la progettazione, la realizzazione e l’attuazione di interventi tecnologici che rendano la persona con disabilità intellettiva anche grave o con pluriminorazioni in grado di migliorare la propria qualità di vita incidendo sulla relazione tra la persona e il suo ambiente di vita quotidiano. Le personalità in campo scientifico che hanno già aderito al convegno sono G. Lancioni, professore ordinario di Psicologia dell’Handicap e della Riabilitazione presso l’Università degli Studi di Bari, direttore scientifico del Centro di Ricerca della Lega del Filo d’Oro e co-direttore di questa rivista; O. Miglino, professore ordinario di Psicologia Generale all’Università degli Studi «Federico II» di Napoli e tra i responsabili scientifici dell’Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione del CNR di Roma; L. Cottini, professore ordinario di Didattica e Pedagogia Speciale alle Università degli Studi di Udine e Urbino e membro del Comitato tecnico-scientifico del CRRDD della Regione Marche; Henrik Lund, professore ordinario, direttore del AdapTronics Group presso il Maersk Mc-Kinney Moller Institute dell’Università della Danimarca del Sud e fondatore del Center for Playware; P. Ceccarani, direttore del Centro Riabilitazione della Lega del Filo d’Oro di Osimo. Naturalmente non mancheranno comunicazioni e interventi di professionisti che operano nel campo oggetto del convegno, con particolare riferimento alle buone pratiche nel territorio marchigiano.
Abstract/Sommario: La ricerca ha voluto indagare sulle variabili presenti nell'utilizzo di gruppi di microswitch associati a stimolo contingente per favorire risposte adattive e ridurre la presenza di comportamenti problematici su due bambini pluriminorati. I dati raccolti hanno indicato che ambedue i soggetti hanno aumentato le proprie risposte adattive, hanno appreso a controllare i comportamenti di portare oggetti alla bocca ed hanno mantenuto tali competenze anche a distanza di tre mesi dal trattamen ...; [Leggi tutto...]
La ricerca ha voluto indagare sulle variabili presenti nell'utilizzo di gruppi di microswitch associati a stimolo contingente per favorire risposte adattive e ridurre la presenza di comportamenti problematici su due bambini pluriminorati. I dati raccolti hanno indicato che ambedue i soggetti hanno aumentato le proprie risposte adattive, hanno appreso a controllare i comportamenti di portare oggetti alla bocca ed hanno mantenuto tali competenze anche a distanza di tre mesi dal trattamento.
Abstract/Sommario: Il test assessment of basic learning abilities (abla) valuta, tramite procedure standard di aiuto e rinforzo, La facilità o difficoltà con cui un soggetto è in grado di apprendere un semplice compito di imitazione e cinque compiti di discriminazione con scelta tra due. Gli autori hanno passato in rassegna gli studi che hanno esaminato la possibilità di partire dal rendimento di partecipanti con disabilità dello sviluppo al test abla per prevedere (a) il rendimento a una serie di sempli ...; [Leggi tutto...]
Il test assessment of basic learning abilities (abla) valuta, tramite procedure standard di aiuto e rinforzo, La facilità o difficoltà con cui un soggetto è in grado di apprendere un semplice compito di imitazione e cinque compiti di discriminazione con scelta tra due. Gli autori hanno passato in rassegna gli studi che hanno esaminato la possibilità di partire dal rendimento di partecipanti con disabilità dello sviluppo al test abla per prevedere (a) il rendimento a una serie di semplici compiti di imitazione e di discriminazione con scelta tra due; (b) il rendimento a compiti di discriminazione con scelta tra tre o quattro; (c) la relativa efficacia di tre modalità di presentazione (oggetti, immagini e descrizioni verbali) per valutare le preferenze; (d) il livello di collaborazione da parte di adulti con disabilità dello sviluppo e bambini con e senza disabilità dello sviluppo; e (e) la capacità dei partecipanti di imparare a rispondere in modo adeguato quando veniva pronunciato il nome di immagini di oggetti comuni. Tra tutti e cinque i tipi di studio, la validità predittiva del test abla è risultata molto elevata.
Abstract/Sommario: Nonostante la presenza di diversi studi in aperto o con campioni di dimensioni ridotte che indicano l’efficacia della melatonina per il miglioramento del sonno in persone con disabilità cognitiva (intellectual disability/id) e disturbi cronici del sonno, per convalidare questi promettenti risultati è necessario uno studio controllato randomizzato su un più ampio campione. L’efficacia della melatonina per il trattamento di disturbi cronici. Del sonno è stata valutata con uno studio rand ...; [Leggi tutto...]
Nonostante la presenza di diversi studi in aperto o con campioni di dimensioni ridotte che indicano l’efficacia della melatonina per il miglioramento del sonno in persone con disabilità cognitiva (intellectual disability/id) e disturbi cronici del sonno, per convalidare questi promettenti risultati è necessario uno studio controllato randomizzato su un più ampio campione. L’efficacia della melatonina per il trattamento di disturbi cronici. Del sonno è stata valutata con uno studio randomizzato a doppio cieco con controllo a placebo su 51 individui con id. Tutti i soggetti manifestavano un disturbo idiopatico cronico del sonno da più di un anno. Lo studio ha compreso una linea di base di una settimana, seguita da quattro settimane di trattamento. I genitori o altri caregiver hanno registrato l’ora in cui veniva spenta la luce, l’ora in cui è iniziato il sonno, i risvegli notturni, l’ora in cui finiva il sonno e le crisi epilettiche.
Abstract/Sommario: Nello studio descritto in questo articolo si è perseguito il fine di introdurre un sistema di comunicazione basato sul ricorso a simboli tangibili per i bambini di età prescolare e del primo ciclo di scuola primaria che frequentavano l’istituto per non vedenti lavelle School for the blind nel bronx (New York). I soggetti esaminati che soddisfacevano i criteri per l’inclusione erano affetti da disabilità multiple, inclusa la compromissione della vista, e presentavano abilità verbali lim ...; [Leggi tutto...]
Nello studio descritto in questo articolo si è perseguito il fine di introdurre un sistema di comunicazione basato sul ricorso a simboli tangibili per i bambini di età prescolare e del primo ciclo di scuola primaria che frequentavano l’istituto per non vedenti lavelle School for the blind nel bronx (New York). I soggetti esaminati che soddisfacevano i criteri per l’inclusione erano affetti da disabilità multiple, inclusa la compromissione della vista, e presentavano abilità verbali limitate o assenti. I simboli tangibili sono stati appresi da 15 allievi sui 25 che hanno preso parte allo studio. Dalla ricerca è emerso che l’impiego di simboli tangibili con allievi affetti da disabilità multiple e compromissione della vista può fornire all’allievo un sistema di comunicazione alternativo per esprimere i suoi desideri e bisogni, per operare delle scelte e per comprendere semplici compiti e routine.