Abstract/Sommario: In questi due studi, si è insegnato a tre persone con ritardo mentale grave a gestire sistemi di indizi (istruzioni) per l’esecuzione e il mantenimento di attività costruttive. Nello studio 1, si è proposto l’uso di un sistema di indizi visivi computer-mediati a una persona con ritardo mentale grave associato a disturbo bipolare di personalità. Lo studio si è svolto attraverso un disegno sperimentale a verifiche multiple su due compiti e ha dimostrato l’efficacia del sistema nell’acqui ...; [Leggi tutto...]
In questi due studi, si è insegnato a tre persone con ritardo mentale grave a gestire sistemi di indizi (istruzioni) per l’esecuzione e il mantenimento di attività costruttive. Nello studio 1, si è proposto l’uso di un sistema di indizi visivi computer-mediati a una persona con ritardo mentale grave associato a disturbo bipolare di personalità. Lo studio si è svolto attraverso un disegno sperimentale a verifiche multiple su due compiti e ha dimostrato l’efficacia del sistema nell’acquisizione/performance di tali compiti. Nello studio 2 si è confrontato l’effetto dello stesso sistema con quello di un sistema a indizi uditivi. Si proponeva l’esecuzione di due compiti (preparazione di bevande caldee preparazione della miscela a cera) a due persone con ritardo mentale grave, utilizzando uno dei sistemi per ciascun compito secondo un disegno del tipo AB (linea di base-intervento e generalizzazione). I dati hanno mostrato l’efficacia di entrambi i sistemi di istruzioni e l’effettiva comparabilità degli stessi. Le implicazioni pratiche di tali risultati sono discusse nell’ottica degli interventi riabilitativi finalizzati all’autonomia personale.
Abstract/Sommario: Questo studio presenta una rassegna degli studi di ricerca empirica sull’efficacia di interventi per il miglioramento della qualità della vita per persone con disabilità cognitive e multiple profonde (Profound Intellectual and Multiple Disabilities/PIMD). Tramite alcune ricerche computerizzate delle banche dati Pychinfo e Eric, con l’adozione di alcuni criteri di ricerca riguardanti specificatamente il gruppo bersaglio e l’argomento di questa rassegna, sono stati individuati 16 studi. ...; [Leggi tutto...]
Questo studio presenta una rassegna degli studi di ricerca empirica sull’efficacia di interventi per il miglioramento della qualità della vita per persone con disabilità cognitive e multiple profonde (Profound Intellectual and Multiple Disabilities/PIMD). Tramite alcune ricerche computerizzate delle banche dati Pychinfo e Eric, con l’adozione di alcuni criteri di ricerca riguardanti specificatamente il gruppo bersaglio e l’argomento di questa rassegna, sono stati individuati 16 studi. Gli interventi descritti sono volti al miglioramento del benessere fisico e materiale, del benessere emotivo, delle interazioni sociali, delle scelte, e dello sviluppo personale di individui con PIMD, ma non riguardano la partecipazione comunitaria e i diritti. La maggior parte degli studi riporta effetti positivi degli interventi sul comportamento del personale e/o dei clienti. Tuttavia, questi effetti vanno interpretati con cautela, per alcune considerazioni metodologiche e di altra natura. In conclusione, la ricerca attuale aiuta solo in parte a misurare l’efficacia di interventi per il miglioramento della qualità della vita per persone con PIMD. Per sostenere una pratica basata sull’evidenza, sono necessari ulteriori studi su campioni più ampi e con disegni sperimentali migliori. Andrebbero inoltre considerati i potenziali effetti differenziali associati alle caratteristiche del cliente e del contesto in cui vengono realizzati gli interventi.
Abstract/Sommario: Con la pubblicazione del volume di Jeff Sigafoos, Michael Arthur-Kelly e Nancy Butterfield dal titolo Migliorare la comunicazione quotidiana dei bambini disabili è stata inaugurata una nuova collana delle Edizioni Erickson dedicata agli interventi cognitivo - comportamentali in disturbi del comportamento e dell’apprendimento. L’opera si svilupperà in perfetta sincronia con i temi trattati dalla rivista e potrà divenire un luogo di approfondimento soprattutto dal punto di vista applicat ...; [Leggi tutto...]
Con la pubblicazione del volume di Jeff Sigafoos, Michael Arthur-Kelly e Nancy Butterfield dal titolo Migliorare la comunicazione quotidiana dei bambini disabili è stata inaugurata una nuova collana delle Edizioni Erickson dedicata agli interventi cognitivo - comportamentali in disturbi del comportamento e dell’apprendimento. L’opera si svilupperà in perfetta sincronia con i temi trattati dalla rivista e potrà divenire un luogo di approfondimento soprattutto dal punto di vista applicativo. Il tema della competenza comunicativa in persone che non sono in grado di accedere allo sviluppo delle competenze linguistiche, almeno nelle forme verbali, viene infatti trattato delineando precise indicazioni relative sia ai sistemi di assessment sia alle procedure d’intervento. Vengono dunque fornite preziose indicazioni in grado di favorire lo sviluppo di competenze che rivestono un ruolo fondamentale nei processi di integrazione sociale e hanno un’importante ricaduta sulla qualità della vita delle persone. Se non bastasse l’ampia letteratura sperimentale, non solo citata ma anche prodotta dagli stessi autori del volume, possiamo fare riferimento alla ormai quarantennale esperienza del centro di riabilitazione della Lega del Filo d’Oro sulle pluriminorazioni sensoriali e il ritardo mentale grave e alla più recente esperienza del Walden Institute Autism Project per documentare la validazione empirica dei programmi di analisi e intervento descritti nel volume confermandone la comprovata efficacia.
Abstract/Sommario: È stata valutata la possibilità di generalizzazione e di mantenimento a lungo termine di una procedura di appaiamento studiata per migliorare l’efficacia di procedure meno intrusive per il trattamento di comportamenti problema (iperventilazione)mantenuti dal rinforzo automatico manifestati da due soggetti con disabilità dello sviluppo. I risultati hanno mostrato che è possibile introdurre una procedura meno intrusiva come punizione condizionata, abbinandola a una punizione efficace con ...; [Leggi tutto...]
È stata valutata la possibilità di generalizzazione e di mantenimento a lungo termine di una procedura di appaiamento studiata per migliorare l’efficacia di procedure meno intrusive per il trattamento di comportamenti problema (iperventilazione)mantenuti dal rinforzo automatico manifestati da due soggetti con disabilità dello sviluppo. I risultati hanno mostrato che è possibile introdurre una procedura meno intrusiva come punizione condizionata, abbinandola a una punizione efficace contingente al comportamento problema. Per entrambi i partecipanti è stata dimostrata la generalizzazione tra diversi terapisti. Tuttavia, con un partecipante non è stato possibile raggiungere la generalizzazione a un altro contesto finché non è stata realizzata la procedura di appaiamento anche nel secondo contesto. Con un partecipante è stato riscontrato un mantenimento a lungo termine in assenza di ulteriori prove di appaiamento. Per l’altro partecipante il mantenimento è stato raggiunto grazie a un programma di appaiamento a intermittenza.
Abstract/Sommario: Per esaminare la stabilità delle gerarchie di preferenze sono state utilizzate alcune valutazioni delle preferenze con procedura multiple Stimulus Without Replacement/MSWO (stimoli multipli senza sostituzione) con otto persone con disabilità dello sviluppo. Nello studio 1, sono state effettuate due valutazioni delle preferenze con stimoli commestibili a distanza di 6 mesi; nello studio 2, le valutazioni sono state effettuate a distanza di 12 mesi una dall’altra. Come in precedenti rice ...; [Leggi tutto...]
Per esaminare la stabilità delle gerarchie di preferenze sono state utilizzate alcune valutazioni delle preferenze con procedura multiple Stimulus Without Replacement/MSWO (stimoli multipli senza sostituzione) con otto persone con disabilità dello sviluppo. Nello studio 1, sono state effettuate due valutazioni delle preferenze con stimoli commestibili a distanza di 6 mesi; nello studio 2, le valutazioni sono state effettuate a distanza di 12 mesi una dall’altra. Come in precedenti ricerche che hanno esaminato la stabilità delle preferenze nel tempo, sono state riscontrate in entrambi gli studi alcune differenze individuali nella stabilità. Tuttavia, i coefficienti medi tra le classifiche tra tutti i partecipanti hanno rilevato alcuni dati interessanti in entrambi i confronti. In generale, le preferenze per stimoli commestibili, soprattutto per gli stimoli maggiormente preferiti e meno preferiti, sono risultate più stabili nel tempo di quanto osservato in altri studi che hanno riguardato oggetti di svago. La stabilità è risultata maggiore quando tra le valutazioni sono passati soltanto 6 mesi. Inoltre, per 3 degli 8 partecipanti i coefficienti tra le classifiche sono risultati significativi in entrambi gli studi e questo potrebbe rappresentare un indice della tendenza di alcuni individui ad avere preferenze più stabili.
Abstract/Sommario: Sebbene le basi teoriche della terapia di integrazione sensoriale siano discutibili, le tecniche di terapia di integrazione sensoriale sono ampliamente diffuse tra i terapisti fisici e occupazionali in contesti clinici. In questo studio abbiamo valutato gli effetti di una stimolazione vestibolare e tattile non contingente, due importanti componenti dell’approccio di terapia di integrazione sensoriale, nel trattamento di un comportamento di autolesione (battere la testa) non socialment ...; [Leggi tutto...]
Sebbene le basi teoriche della terapia di integrazione sensoriale siano discutibili, le tecniche di terapia di integrazione sensoriale sono ampliamente diffuse tra i terapisti fisici e occupazionali in contesti clinici. In questo studio abbiamo valutato gli effetti di una stimolazione vestibolare e tattile non contingente, due importanti componenti dell’approccio di terapia di integrazione sensoriale, nel trattamento di un comportamento di autolesione (battere la testa) non socialmente mediato manifestato da un bambino di nove anni con ritardo mentale profondo e paralisi cerebrale infantile. Durante le sessioni di osservazione svolte prima e dopo le sessioni di intervento si è verificata una riduzione significativa dell’autolesionismo. Questo risultato viene discusso in relazione ad altre ricerche che indicano come la stimolazione tattile e vestibolare possa giocare un ruolo nel mantenimento di alcuni casi di comportamento autolesivo non socialmente mediato.
Abstract/Sommario: In questo articolo viene presentata una rassegna bibliografica degli studi che hanno riguardato l’utilizzo del Picture Exchange Communication System (PECS) e dei dispositivi per la comunicazione con emissione vocale Voice Output Communication Aids (VOCAs) per migliorare la capacità di fare richieste in studenti con disabilità dello sviluppo. Per trovare gli studi pubblicati negli ultimi 15 anni, n cui si è diffuso l’utilizzo del PECS e dei VOCA, sono state effettuate ricerche computeri ...; [Leggi tutto...]
In questo articolo viene presentata una rassegna bibliografica degli studi che hanno riguardato l’utilizzo del Picture Exchange Communication System (PECS) e dei dispositivi per la comunicazione con emissione vocale Voice Output Communication Aids (VOCAs) per migliorare la capacità di fare richieste in studenti con disabilità dello sviluppo. Per trovare gli studi pubblicati negli ultimi 15 anni, n cui si è diffuso l’utilizzo del PECS e dei VOCA, sono state effettuate ricerche computerizzare e manuali. Sono stati individuati 37 studi, suddivisi in tre gruppi che si riferivano rispettivamente all’uso del PECS o di metodi equivalenti, all’uso del VOCA o di dispositivi equivalenti, e al confronto tra questi due approcci. Dei 173 studenti coinvolti negli studi che hanno utilizzato il PECS o sistemi equivalenti, soltanto di tre è stato riportato un fallimento, mentre un quarto studente non ha potuto proseguire lo studio a causa di una malattia. Allo stesso modo, dei 39 studenti che hanno utilizzato un VOCA o un ausilio equivalente, soltanto di tre è stato riportato un fallimento, mentre di uno sono stati riferiti risultati misti. Infine, degli 11 studenti coinvolti in confronti tra il PECS e i VOCA, non è stato riportato alcun fallimento. I risultati sono molto incoraggianti, ma alcuni dubbi sulla metodologia e l’uso relativamente limitato dei sistemi in termini di oggetti da richiedere e opportunità di richiesta suggeriscono una certa cautela, che andrebbe adoperata anche nell’interpretazione delle somiglianze riportate tra i due sistemi, dal punto di vista della fruibilità e dell’efficacia.