Abstract/Sommario: Oggi le varie discipline curriculari, anche se sono approfondite con competenza, non sono più sufficienti a garantire agli studenti una padronanza tale da garantire un vita solida ed esperta; occorre (come già nel 1969 affermava C. Rogers) che il processo educativo deve riguardare la facilitazione dell'apprendimento, in modo tale che l'allievo o colui che sta imparando può creare delle forme proprie di apprendimento. Ciò è possibile se esiste una relazione veramente efficace tra gli al ...; [Leggi tutto...]
Oggi le varie discipline curriculari, anche se sono approfondite con competenza, non sono più sufficienti a garantire agli studenti una padronanza tale da garantire un vita solida ed esperta; occorre (come già nel 1969 affermava C. Rogers) che il processo educativo deve riguardare la facilitazione dell'apprendimento, in modo tale che l'allievo o colui che sta imparando può creare delle forme proprie di apprendimento. Ciò è possibile se esiste una relazione veramente efficace tra gli allievi e l'insegnante (che deve avere obiettivi ben precisi ma anche conoscere le diverse tappe intermedie da affrontare e superare). Rendere i bambini autonomi è l'obiettivo principe di ogni scuola che voglia educare alla crescita individuale e sociale, alla cittadinanza attiva, al futuro impegno professionale, cioè alla vita. Ed è in tal senso e con queste premesse che nasce il progetto "Aiutami a fare da solo", che sta impegnando 3 scuole dell'infanzia e tutti gli istituti comprensivi della città di Trento, coinvolgendo così, non solo i bambini delle scuole dell'infanzia ma anche quelli delle classi prime delle scuole primarie insieme ai rispettivi insegnanti, dirigenti scolastici e i genitori. Il progetto prevede: 1) l'organizzazione degli spazi di apprendimento allo scopo di rendere i bambini più autonomi; 2) la revisione dei tempi con la risoluzione di eventuali problemi; 3) un processo di apprendimento personalizzato; 4) la responsabilità personale per quanto concerne l'acquisizione delle competenze; 5) la responsabilità sociale per quanto concerne l'impegno sul territorio.
Abstract/Sommario: Rifacendosi alle teorie della didattica educativa della flipped classroom (Bergmann e Sams) le due autrici sostengono che il rapido sviluppo della tecnologia e una scuola che fa fatica a stare al passo con i tempi e che riguarda le nuove generazioni sono le condizioni favorevoli per sviluppare questo tipo di metodologia, la quale sfrutta tutto ciò che di positivo offrono le TIC (Tecnologie dell'Informazione e della Comunicazione) per trasformarlo poi in valore pedagogico-didattico. Una ...; [Leggi tutto...]
Rifacendosi alle teorie della didattica educativa della flipped classroom (Bergmann e Sams) le due autrici sostengono che il rapido sviluppo della tecnologia e una scuola che fa fatica a stare al passo con i tempi e che riguarda le nuove generazioni sono le condizioni favorevoli per sviluppare questo tipo di metodologia, la quale sfrutta tutto ciò che di positivo offrono le TIC (Tecnologie dell'Informazione e della Comunicazione) per trasformarlo poi in valore pedagogico-didattico. Una lezione frontale, uguale per tutti, può lasciare il posto ad una lezione "capovolta", che essendo più stimolante e rispettosa dei tempi di apprendimento di tutti gli alunni é sicuramente più inclusiva. Il punto principale della flipped è quello della possibilità di personalizzare l'apprendimento da parte degli alunni, infatti, questi ultimi a casa possono decidere per quanto riguarda l'argomento di studio come e quanto tempo soffermarsi sulle risorse messe a loro disposizione dall'insegnante; quest'ultimo, durante la preparazione degli argomenti, deve scegliere molto attentamente il materiale da offrire poi ai suoi alunni, in base alle risorse e ai diversi stili cognitivi di questi ultimi. A scuola poi, durante il lavoro di condivisione con tutto il gruppo classe, si vedrà che anche l'alunno con BES (con l'aiuto dei suoi compagni e dell'insegnante) può accrescere il suo potenziale sviluppo cognitivo e superare i propri punti di debolezza. L'insegnante "capovolto" è colui che inizia il lavoro dapprima su di sé: quindi, dovrà conoscere bene il metodo della flipped classroom, aumentando la sua capacità di gestire la classe, le abilità relazionali e lavorare soprattutto sulla comunicazione, oltre ad avere una certa padronanza sulle nuove metodologie didattiche innovative.
Abstract/Sommario: Cinque proposte per rinnovare il curriculum alla scuola primaria rappresentano il contributo di questi due autori. Avere una programmazione annuale è garanzia che certi obiettivi verranno raggiunti; esiste, però, il rischio che questa si trasformi in una semplice consuetudine, cioè in una lista di cose da fare per riempire le giornate a scuola che poco corrispondono però ai continui cambiamenti nell'ambito dell'educazione; infatti, al giorno d'oggi, già dalla scuola dell'infanzia si pu ...; [Leggi tutto...]
Cinque proposte per rinnovare il curriculum alla scuola primaria rappresentano il contributo di questi due autori. Avere una programmazione annuale è garanzia che certi obiettivi verranno raggiunti; esiste, però, il rischio che questa si trasformi in una semplice consuetudine, cioè in una lista di cose da fare per riempire le giornate a scuola che poco corrispondono però ai continui cambiamenti nell'ambito dell'educazione; infatti, al giorno d'oggi, già dalla scuola dell'infanzia si può notare che tutti bambini sono molto stimolati da immagini, esperienze e tecnologie digitali che competevano prima all'azione educativa primaria e da ciò (considerando pure tutte quelle abilità eccezionali che i bambini utilizzano ogni giorno nella loro vita extrascolastica) si può affermare, secondo gli autori, che già dalla scuola primaria si possono rivedere alcune consuetudini con lo scopo di favorire l'apprendimento. Ed è in tale direzione che l'approccio analogico (ideato e sistematizzato per oltre 40 anni di insegnamento nelle scuole da Camillo Bortolato) ha proposto un importante rinnovo della didattica in generale. La parte centrale di tale metodo riguarda la possibilità che nei primi anni di scuola per ottenere un apprendimento più efficace si può favorire: 1) una visione globale e non parcellizzata delle conoscenze definendo così lo scopo finale; 2) eliminare eccessi di spiegazioni aumentando l'autonomia conoscitiva da parte dei bambini; 3) riduzione di sovrastrutture delle discipline che devono essere costruite dagli stessi allievi secondo una collocazione temporale corretta in modo tale che possono essere utili.
Abstract/Sommario: Il contributo riguarda il Coping Power Scuola, programma educativo noto anche come Coping Power Universal (CPU), è l'adattamento per l'ambito scolastico del tradizionale Coping Power Program di J. Lochman. Si tratta di un programma che nasce all'interno dell'ambiente scolastico italiano e condotto dagli insegnanti, che ha lo scopo di promuovere le capacità di riconoscere e regolare le emozioni e i comportamenti, aumentando anche le abilità di problem solving. Questo programma può esser ...; [Leggi tutto...]
Il contributo riguarda il Coping Power Scuola, programma educativo noto anche come Coping Power Universal (CPU), è l'adattamento per l'ambito scolastico del tradizionale Coping Power Program di J. Lochman. Si tratta di un programma che nasce all'interno dell'ambiente scolastico italiano e condotto dagli insegnanti, che ha lo scopo di promuovere le capacità di riconoscere e regolare le emozioni e i comportamenti, aumentando anche le abilità di problem solving. Questo programma può essere applicato non solo nelle classi delle scuole primarie e secondarie ma anche nei nidi d'infanzia e nella scuola dell'infanzia, dove l'insegnante possiede un manuale che lo guida nello svolgimento del proprio lavoro. Uno dei punti di forza di questo programma sta proprio nell'agire sulla classe dove gli insegnanti, usando tale metodo possono sperimentare nuovi tipi di intervento didattico da utilizzare poi con diverse modulazioni a secondo delle esigenze del gruppo classe. Si è notato poi che questo programma rappresenta un buon metodo per diminuire i problemi comportamentali di alcuni studenti e favorire quelli prosociali, aumentano nello stesso tempo il rendimento scolastico. Nella stesura del nuovo manuale del CPU sono state, inoltre, inserite delle attività e delle pratiche esperienziali basate sulla mindfulness; tale scelta nasce dalla volontà di indicare agli allievi la via con una attenzione non giudicante per vivere una esperienza nel momento presente. Questa nuova modalità di stare con i propri processi mentali diventa, perciò, la base per acquisire nuove competenze emotive e relazionali, come ad esempio la capacità di autocontrollo, l'empatia e la regolazione dei sentimenti negativi.
Abstract/Sommario: Per aiutare le persone che vivono un bisogno comunicativo complesso (e che il diritto alla lettura è ancora maggiormente da tutelare) è nato il progetto scolastico "Una favola di CAA", concluso nel mese di dicembre u.s. (2022). Nato a scuola e condiviso con il territorio, e in particolare con la Biblioteca Comunale di Malo (VI), dove scuola e biblioteca hanno lavorato in sinergia per condividere gli obiettivi e il percorso da intraprendere: da una parte il bisogno di utilizzare la CAA ...; [Leggi tutto...]
Per aiutare le persone che vivono un bisogno comunicativo complesso (e che il diritto alla lettura è ancora maggiormente da tutelare) è nato il progetto scolastico "Una favola di CAA", concluso nel mese di dicembre u.s. (2022). Nato a scuola e condiviso con il territorio, e in particolare con la Biblioteca Comunale di Malo (VI), dove scuola e biblioteca hanno lavorato in sinergia per condividere gli obiettivi e il percorso da intraprendere: da una parte il bisogno di utilizzare la CAA nella pratica scolastica quotidiana e dall'altra parte la nascita di una sezione inclusiva in Biblioteca con libri in CAA e Braille. L'obiettivo è quello di far conoscere la CAA e farlo conoscere in tutto il territorio come strumento che facilita la comprensione disciplinare, la relazione sociale e l'autonomia. Il progetto ha coinvolto la classe 1° C della scuola secondaria di primo grado "G. Ciscato" di Malo composta da 24 allievi, con una formazione molto eterogenea e con la presenza di alcuni allievi con DSA e con BES, tra cui un allievo con il bisogno speciale della CAA. La biblioteca poi è stata sempre attenta nel proporre e fornire agli allievi dei libri accessibili, dedicando una sua sezione ai libri in CAA e in Braille. La sfida proposta a tutti gli alunni è stata quella di realizzare un libro illustrato di favole tradotte in CAA, scritto e illustrato dagli stessi alunni. Il progetto è diventato così un percorso di crescita sia personale che professionale per tutte le figure coinvolte, allievi e adulti.
Abstract/Sommario: L'articolo riguarda l'uso di utilizzo delle mappe mentali o concettuali che oggi è diventato molto comune all'interno delle classi, tanto da essere diventato un automatismo didattico ed anche perché sono utili per tutti gli allievi e non solo per quelli con DSA. Le principali potenzialità della elaborazione di una mappa sono quelle note: facilitazione della comprensione del testo e memorizzazione dei suoi contenuti, ciò perché i concetti espressi, scelti e discussi, sono collegati dall ...; [Leggi tutto...]
L'articolo riguarda l'uso di utilizzo delle mappe mentali o concettuali che oggi è diventato molto comune all'interno delle classi, tanto da essere diventato un automatismo didattico ed anche perché sono utili per tutti gli allievi e non solo per quelli con DSA. Le principali potenzialità della elaborazione di una mappa sono quelle note: facilitazione della comprensione del testo e memorizzazione dei suoi contenuti, ciò perché i concetti espressi, scelti e discussi, sono collegati dallo studente attraverso un proprio ragionamento che gli permette di apprendere (e non per puro meccanismo a memoria). Ci sono, però, dei punti critici e il primo è quello che la mappa sostituisce il testo di studio; il secondo è legato al fatto che per realizzare una mappa ci vuole un pò di tempo e di impegno da parte dello studente, considerando questo fattore un lavoro inutile e alla fine si preferisce utilizzare prodotti già pronti scaricabili da internet. In tali casi sono neutralizzati gli aspetti che fanno della mappa uno strumento veramente efficace per favorire l'apprendimento. Esistono vari tipi di mappe ed ognuna ha la propria sintassi. Attualmente nelle scuole, per mappa concettuale si intende un vario gruppo di mappe dalle più svariate forme di schematizzazione collegate tra loro. L'insegnante in questi casi può impostare un percorso di apprendimento finalizzato a rendere gli allievi "costruttori attivi" che scelgono la forma di schematizzazione più a loro idonea allo scopo da perseguire. Queste mappe hanno regole di composizione diversa a seconda del modello logico-visivo che usano, e il modello, a sua volta, dipende dallo scopo con cui si approccia a un determinato ambito di conoscenza.
Abstract/Sommario: L'articolo tratta di una argomento non molto considerato dalle riviste di divulgazione scolastica, è quello del lavoro fatto dal settore amministrativo o delle segreterie che supporta tutte le azioni organizzative e didattiche degli istituti o scuole. Negli ultimi anni, dopo l'avvento dell'autonomia scolastica, si è notato che la funzione del Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi (DSGA) è profondamente cambiata ed è diventata centrale nell'ambito della scuola, favorendo il bu ...; [Leggi tutto...]
L'articolo tratta di una argomento non molto considerato dalle riviste di divulgazione scolastica, è quello del lavoro fatto dal settore amministrativo o delle segreterie che supporta tutte le azioni organizzative e didattiche degli istituti o scuole. Negli ultimi anni, dopo l'avvento dell'autonomia scolastica, si è notato che la funzione del Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi (DSGA) è profondamente cambiata ed è diventata centrale nell'ambito della scuola, favorendo il buon andamento del servizio e come accade per i Dirigenti Scolastici, si può senz'altro affermare (considerando le sue competenze dal punto di vista contrattuale) che si tratta di un profilo unico all'interno della pubblica amministrazione. Tralasciando le mansioni didattiche, al DSGA competono funzioni e responsabilità di carattere negoziale, contabile e giuridiche e inoltre, la gestione dei beni e degli inventari e il coordinamento del personale ATA. All'inizio si trattava di una figura soltanto esecutiva, oggi, invece, rappresenta il centro della scuola che si riferisce sempre di più alle sue competenze per andare avanti. E' di fatto, quindi, un profilo professionale direttivo che si occupa di rendere efficiente il servizio scolastico curandone l'amministrazione. Va da sé che deve collaborare strettamente non solo con il Dirigente scolastico, ma anche con tutte quelle figure di staff che coordinano attività e progetti, supportando il ruolo della didattica; quindi, alla base deve esistere una sinergia stretta tra DSGA, Dirigente scolastico e gli insegnanti aventi funzioni intermedie e tale sinergia è sempre più necessaria per la qualità delle scuole.
Abstract/Sommario: Comprende: 1) "L'istinto di narrare" di Luca Raina (Trasmettere il piacere alla lettura in forma atipiche: siamo tutti, indistintamente, affamati di storie). 2) "La lettura a voce alta espressivo-letteraria" (La lettura ad alta voce espressivo-letteraria valorizza la scrittura e la parola letteraria, che mette in rilievo, senza animare ma dando colore alle espressioni, le sfumature e i diversi significati del testo letterario. Con la lettura ad alta voce si raggiungono in modo naturale ...; [Leggi tutto...]
Comprende: 1) "L'istinto di narrare" di Luca Raina (Trasmettere il piacere alla lettura in forma atipiche: siamo tutti, indistintamente, affamati di storie). 2) "La lettura a voce alta espressivo-letteraria" (La lettura ad alta voce espressivo-letteraria valorizza la scrittura e la parola letteraria, che mette in rilievo, senza animare ma dando colore alle espressioni, le sfumature e i diversi significati del testo letterario. Con la lettura ad alta voce si raggiungono in modo naturale e motivante importanti traguardi cognitivi: maggiore comprensione, arricchimento linguistico, stupore e incantamento per la parola letteraria originale e bella). 3) "Lettori in fiore" di Simona Malfatti (si tratta del primo festival di letteratura per ragazzi progettato da alcuni insegnanti di italiano che sperimentano nelle loro classi un approccio metodologico innovativo e inclusivo: il Writing and reading workshop). 4) "Book Tok" di Valentina Ghetti (Quali strade possiamo seguire per avvicinare le nuove generazioni alla lettura? Il recente successo di # book Tok interroga molte persone sulle possibilità offerte da Tik Tok, e più in generale dalle nuove piattaforme digitali di intrattenimento e social. Tik Tok non è un social. Il suo obiettivo non è facilitare le relazioni interpersonali, ma offrire agli utenti contenuti pensati e realizzati da creator).