Abstract/Sommario: L’articolo presenta un’analisi pedagogica della recente proposta di “classi di inserimento” per allievi stranieri e del provvedimento di istituzione di un “tetto” alla presenza di alunni con cittadinanza non italiana. In questa prospettiva, non si può prescindere da un’opportuna riflessione sui bisogni formativi degli allievi stranieri, di cui vanno senza dubbio riconosciuti i bisogni linguistici, insieme però a quelli di accoglienza e di orientamento: occorre in particolare comprende ...; [Leggi tutto...]
L’articolo presenta un’analisi pedagogica della recente proposta di “classi di inserimento” per allievi stranieri e del provvedimento di istituzione di un “tetto” alla presenza di alunni con cittadinanza non italiana. In questa prospettiva, non si può prescindere da un’opportuna riflessione sui bisogni formativi degli allievi stranieri, di cui vanno senza dubbio riconosciuti i bisogni linguistici, insieme però a quelli di accoglienza e di orientamento: occorre in particolare comprendere anche quali siano le modalità più efficaci per soddisfare tali bisogni. La scelta della “scuola comune” rappresenta, in questo senso, un orientamento peculiare di un approccio interculturale nel quale ciascun allievo possa contare su pari opportunità in materia di accesso e di riuscita scolastica.
Abstract/Sommario: Per primouvere la crescita armonica di un audioleso fondamentale è la conoscenza delle sue carateristiche e capacità naturali. Un bambino sordo, indipendentemente dal suo deficit uditivo, è pur sempre in grado di comunicare e di trasmettere i propri pensieri ed emozioni. La scuola pertanto è chiamata a dare delle risposte che sappiano tenere conto della dimensione cognitiva ed affettiva dei bambini audiolesi, progettando interventi formativi ed esistenziali che sappiano rendere più s ...; [Leggi tutto...]
Per primouvere la crescita armonica di un audioleso fondamentale è la conoscenza delle sue carateristiche e capacità naturali. Un bambino sordo, indipendentemente dal suo deficit uditivo, è pur sempre in grado di comunicare e di trasmettere i propri pensieri ed emozioni. La scuola pertanto è chiamata a dare delle risposte che sappiano tenere conto della dimensione cognitiva ed affettiva dei bambini audiolesi, progettando interventi formativi ed esistenziali che sappiano rendere più significativa una loro inclusione scolastica e sociale.