Abstract/Sommario: Il progetto prende lo spunto dalla considerazione delle difficoltà che le persone con disturbi dello spettro autistico incontrano negli apprendimenti imitativi e dall'utilità che può derivare dal ricorso alla visione di brevi filmati (Video Modeling, VM) nei quali un modello svolge le attività che saranno poi oggetto di insegnamento e apprendimento. Oggi è possibile che i video vengano registrati anche sui comportamenti della stessa persona con disturbi dello spettro autistico: in ques ...; [Leggi tutto...]
Il progetto prende lo spunto dalla considerazione delle difficoltà che le persone con disturbi dello spettro autistico incontrano negli apprendimenti imitativi e dall'utilità che può derivare dal ricorso alla visione di brevi filmati (Video Modeling, VM) nei quali un modello svolge le attività che saranno poi oggetto di insegnamento e apprendimento. Oggi è possibile che i video vengano registrati anche sui comportamenti della stessa persona con disturbi dello spettro autistico: in questo caso si parla di video self-mode/i,zg USM). In concreto, malgrado l'imitazione sia un delle funzioni sulle quali le persone con disturbi dello spettro autistico manifestano grosse problematiche e difficoltà, si è potuto appurare come le stesse tendano ad imitare con maggiore facilità quello che vedono nei video, in confronto a quanto possono osservare nell'interazione diretta faccia a faccia. A questo proposito si può sicuramente affermare che il VM e il VSM rappresentano strategie potenti per supportare apprendimenti funzionali, i quali tendono anche a mantenersi nel tempo e a generalizzarsi con maggiore efficacia in situazioni e contesti diversi da quelli originali. Tali strategie, tra l'altro, possono essere annoverate fra quelle ritenute efficaci sulla base delle evidenze scientifiche. Gli ambiti principali sui quali i programmi di VM sono stati condotti con successo a favore di persone con disturbi dello spettro autistico sono i seguenti: avviare una comunicazione sociale; usare espressioni verbali, gesti, mimica e intonazione adeguata durante l'interazione; potenziare abilità imitative e connesse al gioco.
Abstract/Sommario: II contributo illustra i risultati di una ricerca condotta su tutta la rete dei servizi per le disabilità in età adulta della Regione Friuli Venezia Giulia, nell'ambito del processo di analisi e di ripensamento del sistema di programmazione dell'offerta e degli interventi attivato negli ultimi anni. Un gruppo di esperti è stato incaricato di creare uno strumento di valutazione, applicabile dagli operatori al fine di indagare le condizioni di vita di tutte le persone accolte nei servizi ...; [Leggi tutto...]
II contributo illustra i risultati di una ricerca condotta su tutta la rete dei servizi per le disabilità in età adulta della Regione Friuli Venezia Giulia, nell'ambito del processo di analisi e di ripensamento del sistema di programmazione dell'offerta e degli interventi attivato negli ultimi anni. Un gruppo di esperti è stato incaricato di creare uno strumento di valutazione, applicabile dagli operatori al fine di indagare le condizioni di vita di tutte le persone accolte nei servizi semiresidenziali e residenziali del territorio regionale. Il questionario, denominato "Questionario per la Valutazione delle condizioni di vita delle persone Adulte con Disabilità" (Q-VAD), indaga diverse dimensioni socio anagrafiche, del funzionamento individuale, del contesto, della salute e della qualità di vita dell'individuo. Viene illustrato il percorso metodologico che ha riguardato la sua costruzione, unitamente alle analisi psicometriche dei dati (Analisi fattoriale esplorativa e Analisi di Rasch) derivanti dalla sua prima applicazione sul totale dei 1668 soggetti accolti nella rete dei servizi.
Abstract/Sommario: L'insegnamento di abilità sociali e pro-sociali costituisce una delle componenti più importanti nella strutturazione di un intervento per persone con diagnosi di disturbo dello spettro autistico, a causa della loro specifica fragilità sociale e dei rischi ad essa correlati. L'inclusione di queste abilità costituisce una componente fondamentale nell'insegnamento per bambini ed adolescenti con diagnosi di ASD. Questo studio valuta l'insegnamento attraverso la Teaching Interaction Procedu ...; [Leggi tutto...]
L'insegnamento di abilità sociali e pro-sociali costituisce una delle componenti più importanti nella strutturazione di un intervento per persone con diagnosi di disturbo dello spettro autistico, a causa della loro specifica fragilità sociale e dei rischi ad essa correlati. L'inclusione di queste abilità costituisce una componente fondamentale nell'insegnamento per bambini ed adolescenti con diagnosi di ASD. Questo studio valuta l'insegnamento attraverso la Teaching Interaction Procedure (TIP) di tre abilità sociali in un gruppo di tre studenti con ASD. La procedura di Insegnamento è basata sul modello presentato da Leaf e colleghi (2009) e prevede sei fasi: definizione del comportamento, motivazione ed esempi, descrizione dell'abilità in step comportamentali, dimostrazione, pratica e feedback. E stato utilizzato un disegno sperimentale multiple probe design across behaviors per ognuno dei partecipanti. I risultati hanno evidenziato miglioramenti per tutti e tre i partecipanti in tutte e tre le abilità sociali per le quali è stata implementata la procedura di insegnamento. Tali dati suggeriscono l'utilità e la fruibilità della procedura nei contesti di piccolo gruppo composti esclusivamente da alunni con diagnosi, estendendo la letteratura esistente e suggerendola possibilità di applicare tale procedura in contesti già basati sull'insegnamento in gruppo, come quelli scolastici.
Abstract/Sommario: Il Disturbo dello Spettro Autistico (ASD) è una condizione che riguarda circa11% della popolazione mondiale, sia infantile che adulta. A questa condizione sono spesso associati altri sintomi e disturbi, tuttavia la letteratura scientifica a riguardo scarseggia e non esistono ancora delle Linee Guida sugli interventi clinici dedicati agli adulti con ASD. Una pratica, inclusa in diversi trattamenti, che sta progressivamente ricevendo un consistente numero di evidenze empiriche nell'appli ...; [Leggi tutto...]
Il Disturbo dello Spettro Autistico (ASD) è una condizione che riguarda circa11% della popolazione mondiale, sia infantile che adulta. A questa condizione sono spesso associati altri sintomi e disturbi, tuttavia la letteratura scientifica a riguardo scarseggia e non esistono ancora delle Linee Guida sugli interventi clinici dedicati agli adulti con ASD. Una pratica, inclusa in diversi trattamenti, che sta progressivamente ricevendo un consistente numero di evidenze empiriche nell'applicazione a tale popolazione è la mindfulness. Pertanto, l'obiettivo è quello di valutare l'utilità di interventi che utilizzano la mindfulness o incorporati a essa rivolti alla popolazione adulta con ASD, senza alcuna restrizione di outcome, aggiornando in questo modo la revisione di Cachia, Anderson e Moore del 2016. A tal fine, è stata condotta una ricerca sistematica sui database online PubMeded EBSCOHos (ultima ricerca11 agosto 2020). I criteri di inclusione comprendono: studi empirici pubblicati in lingua inglese o italiana a partire dal 2003 (anno di introduzione della mindfulness nel trattamento delle disabilità), che indagassero l'applicazione di interventi basati sulla mindfulness o incorporati a essa, in una popolazione con età uguale o maggiore di 18 anni e diagnosi di ASD, Autismo,Asperger o altro Disturbo Pervasivo dello Sviluppo. I sei articoli inclusi riportano risultati a favore dell'applicazione della mindfulness in termini di miglioramento di un ampio spettro di outcome, tra cui i sintomi in comorbidità, la regolazione emotiva e il benessere psicofisico. Infine, è emersa la necessità di condurre studi dotati di maggior rigore metodologico.
Abstract/Sommario: Gli interventi comportamentali preceduti da un'accurata analisi funzionale, si sono dimostrati efficaci nel trattamento dei comportamenti problema gravi spesso associati al Disturbo dello Spettro Autistico. Gli autori presentano le procedure di assessment e trattamento implementate da persone ecologicamente rilevanti (due analisti del comportamento in formazione) con la supervisione in remoto di un BCBA. A seguito di un'analisi funzionale, sono state insegnate al ragazzo un set di risp ...; [Leggi tutto...]
Gli interventi comportamentali preceduti da un'accurata analisi funzionale, si sono dimostrati efficaci nel trattamento dei comportamenti problema gravi spesso associati al Disturbo dello Spettro Autistico. Gli autori presentano le procedure di assessment e trattamento implementate da persone ecologicamente rilevanti (due analisti del comportamento in formazione) con la supervisione in remoto di un BCBA. A seguito di un'analisi funzionale, sono state insegnate al ragazzo un set di risposte comunicative funzionali sostitutive dei comportamenti problema (FCR, tolleranza ai dinieghi, comportamenti contestualmente appropriati). Il partecipante ha appreso le risposte comunicative impegnandosi in attività meno preferite e il ritardo ai rinforzi è stato incrementato a circa 1 5 minuti, con punte anche di 25 minuti a sessione. Il trattamento basato sulle competenze ha consentito il raggiungimento di risultati socialmente significativi in termini di riduzione del comportamento problematico e di mantenimento degli effetti come dimostrato dal follow-up a distanza di ben 6 settimane con un operatore non coinvolto nel processo di analisi e trattamento. I risultati sono stati generalizzati con stimoli e persone differenti. ln progress l'estensione del trattamento in settings diversi. I risultati della validità sociale hanno sostenuto che i comportamenti erano importanti, il trattamento accettabile e i risultati socialmente significativi.
Abstract/Sommario: Numerosi studi in letteratura hanno dimostrato che la selettività alimentare è un fenomeno facilmente riscontrabile sia nei bambini a sviluppo tipico, che nei bambini con disturbi del neurosviluppo. In modo particolare, nei bambini con Disturbo dello Spettro Autistico, a causa delle marcate anomalie nel profilo sensoriale, oltre alla spiccata rigidità comportamentale che ne caratterizza il funzionamento, i problemi di alimentazione sono più la norma che non un'eccezione, con il 70% dei ...; [Leggi tutto...]
Numerosi studi in letteratura hanno dimostrato che la selettività alimentare è un fenomeno facilmente riscontrabile sia nei bambini a sviluppo tipico, che nei bambini con disturbi del neurosviluppo. In modo particolare, nei bambini con Disturbo dello Spettro Autistico, a causa delle marcate anomalie nel profilo sensoriale, oltre alla spiccata rigidità comportamentale che ne caratterizza il funzionamento, i problemi di alimentazione sono più la norma che non un'eccezione, con il 70% dei bambini descritti come mangiatori selettivi. La selettività alimentare è caratterizzata sia dal consumo di una varietà estremamente limitata di prodotti alimentari, che dal rifiuto della maggior parte dei nuovi prodotti alimentari. Il presente studio valuta l'impatto di un intervento di modificazione ambientale volto ad incrementare la disponibilità, da parte di due minori di 4 anni con diagnosi di Autismo, ad emettere comportamenti definiti "food -friendly" ossia precursori alla consumazione del boccone di cibo (annusare il cibo, avvicinarlo alle labbra, leccarlo, accettare di tenerlo in bocca).
Abstract/Sommario: La Comunicazione Aumentativa e Alternativa (CAA)è il termine usato per descrivere tutte le modalità di comunicazione che possono facilitare e migliorare la comunicazione di coloro che hanno difficoltà ad utilizzare i canali comunicativi tradizionali, come il linguaggio orale e la scrittura. Secondo le raccomandazioni delle Linee Guida ISS gli interventi di CAA sono indicati nel trattamento di individui con disturbi dello spettro autistico. Per promuovere l'adattamento e l'apprendimento ...; [Leggi tutto...]
La Comunicazione Aumentativa e Alternativa (CAA)è il termine usato per descrivere tutte le modalità di comunicazione che possono facilitare e migliorare la comunicazione di coloro che hanno difficoltà ad utilizzare i canali comunicativi tradizionali, come il linguaggio orale e la scrittura. Secondo le raccomandazioni delle Linee Guida ISS gli interventi di CAA sono indicati nel trattamento di individui con disturbi dello spettro autistico. Per promuovere l'adattamento e l'apprendimento in persone con autismo serve un ambiente strutturato, ovvero uno spazio fisico che è stato opportunamente adattato, in base alle caratteristiche del singolo individuo. Oltre a necessitare di una strutturazione dello spazio, persone con ASD sono facilitate da una strutturazione del tempo. Le agende visive rappresentano uno strumento importante nel processo di apprendimento per persone con ASD, proprio per la difficoltà di quest'ultime nel comprendere il concetto di tempo, che poggia su dati non concreti e invisibili. L'utilizzo delle agende visive (che possono riguardare non solo l'organizzazione delle attività giornaliere o settimanali, ma anche la successione dei passaggi da svolgere per completare un compito) permette di ridurre i problemi di memoriae di attenzione, fornisce prevedibilità all'ambiente e ha delle implicazioni positive sullo sviluppo delle capacità di comunicazione funzionale. L'obiettivo principale del presente studio è stato verificare se l'utilizzo di un'agenda visiva digitale su tablet (attraverso l'APP CAA Agenda) rappresenti uno strumento adeguato per facilitare l'orientamento spazio-temporale e la prevedibilità in una persona con diagnosi di ASD, che già in precedenza utilizzava una agenda visiva cartacea.
Abstract/Sommario: Negli ultimi anni l'evoluzione tecnologica digitale ha aumentato le possibilità di auto-produzione di Video-Modeling (VM). Educatori, operatori dell'area riabilitativa, insegnanti, genitori, possono oggi giorno realizzare in modo autonomo ed efficace i VM tenendo in considerazione una serie di considerazioni operative, metodologiche e tecniche. ln questo articolo sono descritte le modalità di impiego dei nuovi strumenti digitali (smartphone, tablet, sofware e applicazioni di ultima gen ...; [Leggi tutto...]
Negli ultimi anni l'evoluzione tecnologica digitale ha aumentato le possibilità di auto-produzione di Video-Modeling (VM). Educatori, operatori dell'area riabilitativa, insegnanti, genitori, possono oggi giorno realizzare in modo autonomo ed efficace i VM tenendo in considerazione una serie di considerazioni operative, metodologiche e tecniche. ln questo articolo sono descritte le modalità di impiego dei nuovi strumenti digitali (smartphone, tablet, sofware e applicazioni di ultima generazione) che consentono una produzione autonoma di Video-Modeling efficaci e funzionali per l'insegnamento di specifiche competenze a bambini/e con disturbi dello spettro autistico (ASD).