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Abstract/Sommario: Il contributo che segue rappresenta la trascrizione integrale dell'intervento del prof. Eugenio Borgna durante il VII Convegno Apostolico "Tra tecnica e prossimità: alle radici della relazione d'aiuto" (Milano, 6 giugno 2018). Attraverso un viaggio fatto di immagini e di citazioni, il prof. Borgna ci parla dell'importanza delle parole, delle emozioni, dei ricordi e delle dimensioni soggettive di spazio e tempo nella relazione di cura. "Noi siamo un colloquio": la tecnica da sola non ba ...; [Leggi tutto...] Il contributo che segue rappresenta la trascrizione integrale dell'intervento del prof. Eugenio Borgna durante il VII Convegno Apostolico "Tra tecnica e prossimità: alle radici della relazione d'aiuto" (Milano, 6 giugno 2018). Attraverso un viaggio fatto di immagini e di citazioni, il prof. Borgna ci parla dell'importanza delle parole, delle emozioni, dei ricordi e delle dimensioni soggettive di spazio e tempo nella relazione di cura. "Noi siamo un colloquio": la tecnica da sola non basta, se non viene contestualizzata da questo dialogo, da questa continua partecipazione affettiva. Ogni incontro con una persona che soffre è un incontro sempre nuovo, in cui occorre soprattutto avere occhi aperti, occhi che guardano altri occhi.

Abstract/Sommario: Suor Veronica, responsabile dell'Ufficio Catechistico Nazionale settore disabili, accogliendo l'invito del Santo Padre, ci svela in questo saggio come le comunità "si appassionano alla missione di comunicare il Vangelo agli altri". Il saggio introduce questa tematica alla luce del Magistero e spiega come la catechesi può diventare luogo di passioni che "comunica" in modo inclusivo. L'autrice propone la valorizzazione delle Information and Communications Technologies (ICT) come strument ...; [Leggi tutto...] Suor Veronica, responsabile dell'Ufficio Catechistico Nazionale settore disabili, accogliendo l'invito del Santo Padre, ci svela in questo saggio come le comunità "si appassionano alla missione di comunicare il Vangelo agli altri". Il saggio introduce questa tematica alla luce del Magistero e spiega come la catechesi può diventare luogo di passioni che "comunica" in modo inclusivo. L'autrice propone la valorizzazione delle Information and Communications Technologies (ICT) come strumento di inclusione di tutti nel cammino cristiano per permettere di veicolare un messaggio e mettere in atto un processo inclusivo che da una forma mentis che integri fede-vita, arrivi a una nuova visione delle nuove tecnologie come strumento per creare "comunità".

Abstract/Sommario: L'insieme delle conoscenze scientifiche e delle pratiche sul costrutto della Qualità della Vita stanno dando luogo a un mutamento profondo nel modo di pensare e di agire i sostegni nei confronti delle persone fragili. Secondo Thomas Kuhn, il cambiamento di paradigma avviene laddove gli appartenenti alla comunità scientifica sono disponibili a mettere in discussione i presupposti del loro sapere "normale", per entrare dentro l'orizzonte di una scienza straordinaria, allo scopo di metter ...; [Leggi tutto...] L'insieme delle conoscenze scientifiche e delle pratiche sul costrutto della Qualità della Vita stanno dando luogo a un mutamento profondo nel modo di pensare e di agire i sostegni nei confronti delle persone fragili. Secondo Thomas Kuhn, il cambiamento di paradigma avviene laddove gli appartenenti alla comunità scientifica sono disponibili a mettere in discussione i presupposti del loro sapere "normale", per entrare dentro l'orizzonte di una scienza straordinaria, allo scopo di mettere a punto nuove visioni e nuovi orientamenti. Qualcosa di simile sta accadendo nei servizi per le persone adulte e adulto-anziane fragili: il paradigma riabilitativo sta faticosamente lasciando il campo al paradigma esistenziale, trasformando in profondità il modo di concepire gli esiti (outcome) e gli interventi (sostegni).

Abstract/Sommario: Il marchio Qualità e Benessere è un modello di autovalutazione-valutazione reciproca nato per misurare la qualità delle strutture residenziali per anziani. Si tratta di un approccio innovativo basato sui risultati, che pone al centro il punto di vista dell'utente (customer orientation), la comunità (peer-review), il confronto (bench-marking). Ad oggi, circa un centinaio di strutture residenziali localizzate nelle regioni del centro nord hanno aderito al marchio. Il modello è costituito ...; [Leggi tutto...] Il marchio Qualità e Benessere è un modello di autovalutazione-valutazione reciproca nato per misurare la qualità delle strutture residenziali per anziani. Si tratta di un approccio innovativo basato sui risultati, che pone al centro il punto di vista dell'utente (customer orientation), la comunità (peer-review), il confronto (bench-marking). Ad oggi, circa un centinaio di strutture residenziali localizzate nelle regioni del centro nord hanno aderito al marchio. Il modello è costituito da 105 indicatori strutturati su 12 fattori corrispondenti ad altrettante dimensioni significative all'interno della realtà dei servizi residenziali per anziani non autosufficienti o parzialmente non autosufficienti.

Abstract/Sommario: Le attività del così detto "terzo settore" si sviluppano partendo dal principio che il riconoscimento delle difficoltà della persona con disabilità passa tramite un percorso di accettazione e integrazione sociale, per garantire la massima autonomia possibile, creare una soddisfacente vita di relazione e un adeguato inserimento sociale. Esse creano, dunque, in un contesto di rete sociale, le opportunità per una qualità di vita ottimale per la persona con disabilità fisica, mentale o rel ...; [Leggi tutto...] Le attività del così detto "terzo settore" si sviluppano partendo dal principio che il riconoscimento delle difficoltà della persona con disabilità passa tramite un percorso di accettazione e integrazione sociale, per garantire la massima autonomia possibile, creare una soddisfacente vita di relazione e un adeguato inserimento sociale. Esse creano, dunque, in un contesto di rete sociale, le opportunità per una qualità di vita ottimale per la persona con disabilità fisica, mentale o relazionale. Il contributo che segue racconta due esperienze che hanno il volontariato come denominatore comune: quella del Centro Medico Sociale Don Orione di Savignano Irpino (AV) e quella del Piccolo Cottolengo di Don Orione di Genova.

Abstract/Sommario: Il welfare aziendale è in grado di incrementare il benessere del lavoratore e della sua famiglia attraverso una diversa ripartizione della retribuzione, che può consistere sia in benefit di natura monetaria sia nella fornitura di servizi, o una combinazione tra le due soluzioni. Contestualmente, migliorando il clima organizzativo e contribuendo al benessere dei dipendenti, l'azienda aumenta la produttività. L'esempio della Fondazione "Opera Immacolata Concezione" rappresenta il felice ...; [Leggi tutto...] Il welfare aziendale è in grado di incrementare il benessere del lavoratore e della sua famiglia attraverso una diversa ripartizione della retribuzione, che può consistere sia in benefit di natura monetaria sia nella fornitura di servizi, o una combinazione tra le due soluzioni. Contestualmente, migliorando il clima organizzativo e contribuendo al benessere dei dipendenti, l'azienda aumenta la produttività. L'esempio della Fondazione "Opera Immacolata Concezione" rappresenta il felice connubio del welfare applicato alle opere di misericordia.

Abstract/Sommario: Gli ultimi decenni sono stati caratterizzati da un enorme aumento di procedure e regole relative all'assistenza delle persone fragili. Ma c'è un modo di fare assistenza che implica, pur forse involontariamente, l'abbandono di queste persone: ciò accade nel momento in cui queste ultime non si incontrano con le persone degli operatori ma solo con la loro tecnica. La sola tecnica è, per le professioni di relazione di cura e di aiuto, condizione necessaria ma non sufficiente, pena lo strav ...; [Leggi tutto...] Gli ultimi decenni sono stati caratterizzati da un enorme aumento di procedure e regole relative all'assistenza delle persone fragili. Ma c'è un modo di fare assistenza che implica, pur forse involontariamente, l'abbandono di queste persone: ciò accade nel momento in cui queste ultime non si incontrano con le persone degli operatori ma solo con la loro tecnica. La sola tecnica è, per le professioni di relazione di cura e di aiuto, condizione necessaria ma non sufficiente, pena lo stravolgimento in una relazione che di fatto diventa di dominio e di asservimento. Il vero professionista della relazione di cura e aiuto (dal medico all'OSS) non si limita ad aderire formalmente a regole etiche ma, nella relazione, dona se stesso, nell'incontro con l'altro riconosciuto come persona, indipendentemente dalle sue qualità fisiche e cognitive.

Abstract/Sommario: L'azione di aiuto, come prassi di intervento su una persona, obbliga il suo agente a formulare idee guida, assunzioni che orientano la sua condotta e questa struttura produce conseguenze di un certo tipo piuttosto che altre. In questa dualistica del dare-ricevere, è fondamentale il concetto di attribuzione di responsabilità, che assegna un ruolo sia a chi fornisce aiuto, sia a chi ne è il destinatario.

Abstract/Sommario: Il processo riabilitativo rivolto a persone con bisogni molto peculiari e delicati, in quanto riguardanti la non acquisizione (in età evolutiva) o la perdita temporanea o definitiva (in età evolutiva, adulta e senile) delle varie autonomie, deve necessariamente prevedere l'interazione e l'integrazione tra professionalità distinte, il cui fine ultimo sia quello di garantire il miglior servizio possibile alla persona e alla sua famiglia. Pertanto essa non può prescindere dalla conoscenza ...; [Leggi tutto...] Il processo riabilitativo rivolto a persone con bisogni molto peculiari e delicati, in quanto riguardanti la non acquisizione (in età evolutiva) o la perdita temporanea o definitiva (in età evolutiva, adulta e senile) delle varie autonomie, deve necessariamente prevedere l'interazione e l'integrazione tra professionalità distinte, il cui fine ultimo sia quello di garantire il miglior servizio possibile alla persona e alla sua famiglia. Pertanto essa non può prescindere dalla conoscenza e dal rispetto di regole e modalità di condivisione da parte di tutti gli attori del processo, al fine di valorizzare al massimo l'utente e le sue potenzialità di recupero, per un reinserimento sociale ottimale, sereno e dignitoso. Solo in questo modo, permeato di amore, possiamo vivere con carità orionina il servizio alla persona.

Abstract/Sommario: Il presente lavoro vuole fornire degli spunti di riflessione sul Progetto di Vita. I concetti fondamentali dai quali ri-partire (o comunque da tener sempre ben presenti) sono sostanzialmente tre: la relazione, la Persona e la comunicazione. Come affermavano Kitwood e Bredin (1992): le persone esistono in relazione, l'interdipendenza è una condizione necessaria dell'essere umani. Un concetto che conosciamo bene da sempre, basti pensare che già Aristotele nel IV secolo A. C. nella sua "P ...; [Leggi tutto...] Il presente lavoro vuole fornire degli spunti di riflessione sul Progetto di Vita. I concetti fondamentali dai quali ri-partire (o comunque da tener sempre ben presenti) sono sostanzialmente tre: la relazione, la Persona e la comunicazione. Come affermavano Kitwood e Bredin (1992): le persone esistono in relazione, l'interdipendenza è una condizione necessaria dell'essere umani. Un concetto che conosciamo bene da sempre, basti pensare che già Aristotele nel IV secolo A. C. nella sua "Politica" scriveva che l'uomo è un animale sociale. La socialità è sia un istinto primario e sia il risultato di altre esigenze di tipo identitario. La "Cura Centrata sulla Persona" come sistema che valorizza l'individuo come Essere Persona e lo colloca in un "abitare" che non è fatto soltanto di cure ma soprattutto di relazione. Infine, la comunicazione come collante che unisce l'elemento Persona e l'elemento relazione.