Abstract/Sommario: Le istituzioni, in questi ultimi anni, hanno preso coscienza dell'importanza del benessere in età evolutiva, promuovendo interventi rivolti a diverse componenti del sistema scuola. Questa ricerca ha l'obiettivo di approfondire il benessere di alunni della scuola primaria e secondaria di I° grado, con differenti competenze scolastiche, attraverso la somministrazione di questionari per la valutazione del benessere scolastico e identificazione dei fattori di rischio a bambini, insegnanti ...; [Leggi tutto...]
Le istituzioni, in questi ultimi anni, hanno preso coscienza dell'importanza del benessere in età evolutiva, promuovendo interventi rivolti a diverse componenti del sistema scuola. Questa ricerca ha l'obiettivo di approfondire il benessere di alunni della scuola primaria e secondaria di I° grado, con differenti competenze scolastiche, attraverso la somministrazione di questionari per la valutazione del benessere scolastico e identificazione dei fattori di rischio a bambini, insegnanti e genitori. Dai risultati emerge che le competenze scolastiche influenzano significativamente il benessere e che vi sono differenze in relazione all'età e al genere. I risultati ottenuti, possono essere così uno spunto per la programmazione di interventi mirati a promuovere il benessere scolastico. Partendo proprio dal concetto di salute e benessere (e per fornire una ampia analisi di quest'ultimo sia nella scuola primaria e sia in quella secondaria di 1° grado), il presente studio persegue molteplici obiettivi: il primo è la valutazione dei fattori correlati al benessere dell'alunno, tenendo in considerazione il profitto scolastico; il secondo è quello di verificare le possibili differenze di genere e di livello scolastico degli alunni. Il terzo è valutare se gli insegnanti e i genitori hanno la stessa percezione rispetto al benessere scolastico dei propri figli - allievi e se esistono tra i loro punti di vista delle divergenze. Infine la rivelazione di eventuali differenze nella percezione (soggettiva) dello stesso benessere da parte degli allievi con o senza difficoltà di apprendimento.
Abstract/Sommario: Il lapbook è una mappa concettuale tridimensionale, che può essere utilizzata sia in itinere (sintetizzando di volta in volta i contenuti appresi nella singola lezione) e sia come sintesi finale dell'intero lavoro svolto su un dato argomento. Il lapbook si compone di template (schema precostituito) e minobook (supporto cartaceo per i moduli), i quali possono essere, più o meno, complessi nella forma e che riguardano un determinato argomento o disciplina o competenza. Il lapbook dedicat ...; [Leggi tutto...]
Il lapbook è una mappa concettuale tridimensionale, che può essere utilizzata sia in itinere (sintetizzando di volta in volta i contenuti appresi nella singola lezione) e sia come sintesi finale dell'intero lavoro svolto su un dato argomento. Il lapbook si compone di template (schema precostituito) e minobook (supporto cartaceo per i moduli), i quali possono essere, più o meno, complessi nella forma e che riguardano un determinato argomento o disciplina o competenza. Il lapbook dedicato a Pinocchio da parte delle autrici è stato costruito prendendo in considerazione il curricolo per competenze presentato nelle Indicazioni nazionali del 2012; l'obiettivo è stato quello di realizzare un lapbook che possa diventare un motore di esperienza, riflessione ma soprattutto stimolo per sviluppare il senso critico ed analitico dello studente stesso. Il lapbook dedicato a Pinocchio è stato dalle due autrici incentrato sul curricolo in italiano, approfondendo altre competenze ed avere così la possibilità di costruire un percorso interdisciplinare. Le competenze considerate dalle autrici, per il progetto, riguardano le diverse discipline: Italiano; Tecnologia; Motoria; Storia e Educazione alla cittadinanza; Costituzione.
Abstract/Sommario: L'articolo tratta della disgrafia che è uno specifico disturbo dell'apprendimento concernente la componente motoria della scrittura, in particolare i parametri della fluenza e della qualità del segno grafico. Secondo gli autori, per scrivere in modo fluente e leggibile, il bambino deve possedere competenze visuali, percettive e fino-motorie, consapevolezza propriocettiva e capacità di pianificazione motoria; ognuna di queste competenze, se danneggiata, può causare disgrafia. In questo ...; [Leggi tutto...]
L'articolo tratta della disgrafia che è uno specifico disturbo dell'apprendimento concernente la componente motoria della scrittura, in particolare i parametri della fluenza e della qualità del segno grafico. Secondo gli autori, per scrivere in modo fluente e leggibile, il bambino deve possedere competenze visuali, percettive e fino-motorie, consapevolezza propriocettiva e capacità di pianificazione motoria; ognuna di queste competenze, se danneggiata, può causare disgrafia. In questo lavoro gli autori hanno presentato i compiti di pianificazione motoria di David Rosenbaum e li hanno utilizzati per testare l'ipotesi di un deficit di pianificazione motoria nei soggetti disgrafici; secondo Rosenbaum il soggetto deve concatenare gli atti motori di afferrare e spostare in una unica azione avente uno scopo sovraordinato. L'oggetto può essere afferrato in 2 modi e la scelta dell'uno o altro modo dipende da una anticipazione implicita del grado di comfort della mano al termine dell'azione (questo è stato dallo stesso Rosembaum denominato End state of comfort, stato finale di comfort: ESC); l'uso di tale criterio, talvolta, prescrive l'adozione da parte del soggetto interessato di prendere l'oggetto in modo insolito, ma necessaria a terminare l'azione con la mano in modo comodo. In questo lavoro gli autori, oltre a descrivere la prove ideate da R. per testare l'uso del criterio ESC, nella scelta dell'azione da intraprendere e la loro capacità di misurare il grado di pianificazione motoria, hanno descritto i risultati condotti dalla loro ricerca su un campione di allievi disgrafici frequentanti la quinta classe della scuola primaria, consigliando l'uso a insegnanti, clinici e personale riabilitativo di valutare la capacità di pianificazione motoria come abilità diversa dalla capacità di pianificazione cognitiva, comunemente quest'ultima testata.
Abstract/Sommario: La competenza metafonologica (capacità di percepire e riconoscere per via uditiva i fonemi che compongono il linguaggio parlato) ha importanti implicazioni nelle abilità di lettura e di scrittura. E' per questo che, per facilitare l'apprendimento di tali abilità, a scuola vengono condotti dei giochi con i suoni che compongono le parole. Questi giochi fonologici hanno come scopo quello di focalizzare l'attenzione degli alunni sui suoni che compongono le parole, senza però considerarne i ...; [Leggi tutto...]
La competenza metafonologica (capacità di percepire e riconoscere per via uditiva i fonemi che compongono il linguaggio parlato) ha importanti implicazioni nelle abilità di lettura e di scrittura. E' per questo che, per facilitare l'apprendimento di tali abilità, a scuola vengono condotti dei giochi con i suoni che compongono le parole. Questi giochi fonologici hanno come scopo quello di focalizzare l'attenzione degli alunni sui suoni che compongono le parole, senza però considerarne il contenuto. Nelle scuole dell'infanzia, questo tipo di giochi (es. "E' arrivato un bastimento carico di... A!) ha sempre rappresentato un parte importante della didattica, ma la maggiore attenzione posta sull'individuazione precoce dei disturbi specifici dell'apprendimento, ha contribuito a riportare a galla e a promuovere, anche al di fuori della scuola dell'infanzia, tutto un numero considerevole di giochi caduti nell'oblio e che solo pochi insegnanti continuavano ad usare. Si è pensato dopo un pò di tempo di utilizzare dei software, sviluppati proprio per potenziare le abilità metafonologiche e i prerequisiti riguardanti la scrittura e la lettura. Tuttavia, per evitare il rischio di impoverimento della grande potenzialità di questi software e dei tradizionali giochi fonologici, occorre che l'insegnante costruisca dei percorsi-chiave, avendo di vista obiettivi chiari e tenendo sempre presente (analisi) le esigenze formative degli alunni, considerando le loro caratteristiche e quelle delle tecniche e degli strumenti che sceglie di fare ricorso, e prevedendo una gradualità nella stimolazione dei processi cognitivi ed un sostegno alla motivazione. Ed è in tale direzione che, le "carte del trenino" (ideate da Flavio Fogarolo nel 2017) è un gioco didattico che offre l'opportunità di lavorare su alcune competenze metafonologiche senza rinunciare agli aspetti inclusivi e al gioco; queste carte propongono, infatti, una attività di gioco che riguarda la lunghezza delle parole (collegata alla segmentazione), il riconoscimento della sillaba iniziale e quello della sillaba finale. Inoltre con queste carte, i bambini (di età prescolare e della scuola primaria) possono svolgere attività diverse ed essendo semplici nelle loro regole e funzionamento non hanno procedure di conteggio di punti o altro.