Abstract/Sommario: Numerose sono le abilità numeriche e di calcolo presenti nei bambini in età prescolare; nella scuola primaria sarà fondamentale valorizzare poi questo bagaglio mantenendo con esso uno stretto legame. Secondo le autrici sarà utile proporre esercizi sulle quantità da comporre e scomporre, associare e distribuire, per facilitare una organizzazione del campo numerico ordinata e strategica (e non basandosi sulla scrittura di numeri e sul calcolo scritto). Tale organizzazione sosterrà, in ta ...; [Leggi tutto...]
Numerose sono le abilità numeriche e di calcolo presenti nei bambini in età prescolare; nella scuola primaria sarà fondamentale valorizzare poi questo bagaglio mantenendo con esso uno stretto legame. Secondo le autrici sarà utile proporre esercizi sulle quantità da comporre e scomporre, associare e distribuire, per facilitare una organizzazione del campo numerico ordinata e strategica (e non basandosi sulla scrittura di numeri e sul calcolo scritto). Tale organizzazione sosterrà, in tal modo, lo sviluppo del calcolo mentale che, mantenendo un legame naturale con le abilità innate, favorirà i nuovi apprendimenti. Importante è lo sviluppo di una visione adeguata della matematica (non ridotta ad un insieme di regole da memorizzare ed applicare) ma ad uno strumento utile per esplorare quelle relazioni e strutture che si ritrovano in natura e nelle creazioni dell'uomo. Si favorirà così la formazione di un atteggiamento positivo nei confronti di tale disciplina intesa come strumento utile di conoscenza per affrontare i vari problemi quotidiani.
Abstract/Sommario: L'articolo tratta la materia dell'economia come strumento per spiegare ai bambini il significato e il valore delle cose, ma anche l'apprendimento della matematica; questa è l'idea principale di un progetto che è stato realizzato in una classe terza di una scuola primaria a Civita Castellana (VT), per poi proseguire in quarta e concludersi alla fine in quinta. Il progetto è stato reso possibile dall'incoraggiamento dell'insegnante, persona molto capace ed esperta, con la passione per la ...; [Leggi tutto...]
L'articolo tratta la materia dell'economia come strumento per spiegare ai bambini il significato e il valore delle cose, ma anche l'apprendimento della matematica; questa è l'idea principale di un progetto che è stato realizzato in una classe terza di una scuola primaria a Civita Castellana (VT), per poi proseguire in quarta e concludersi alla fine in quinta. Il progetto è stato reso possibile dall'incoraggiamento dell'insegnante, persona molto capace ed esperta, con la passione per la matematica e la psicologia, convinta degli effetti benefici che la presenza dei genitori (le 4 autrici sono le mamme di alcuni alunni della classe), anche nell'attività scolastica, è in grado di produrre nei bambini, soprattutto nei primi anni della scuola primaria. Il risultato è stato quello di una esperienza positiva che ha coinvolto tutti quanti, bambini, altri insegnanti ed anche gli altri genitori. Il concetto dal quale le autrici hanno preso il proprio spunto è stata la considerazione che l'economia non è una scienza riservata ai soli adulti; è soprattutto un metodo di comportamento, che l'uomo applica da sempre per soddisfare i suoi molteplici bisogni con le limitate risorse di cui dispone. Insegnare questo metodo ai bambini, già dai primi anni di scuola (essi non conoscono il valore del denaro) consente loro di far capire che, se le disponibilità sono limitate, non vuol dire che i bisogni debbano rimanere insoddisfatti ma occorre saper scegliere.
Abstract/Sommario: In entrambi gli studi che costituiscono questa ricerca l'obiettivo era verificare gli effetti sul funzionamento cognitivo di un training computerizzato in soggetti con sviluppo tipico. Nel primo studio (più intensivo) il training è stato svolto a casa (5 giorni per un totale di 5 settimane); il secondo (meno intensivo), è stato effettuato in una scuola secondaria di primo grado (2 volte a settimana per un totale di 12 settimane). I risultati ottenuti hanno mostrato come questo training ...; [Leggi tutto...]
In entrambi gli studi che costituiscono questa ricerca l'obiettivo era verificare gli effetti sul funzionamento cognitivo di un training computerizzato in soggetti con sviluppo tipico. Nel primo studio (più intensivo) il training è stato svolto a casa (5 giorni per un totale di 5 settimane); il secondo (meno intensivo), è stato effettuato in una scuola secondaria di primo grado (2 volte a settimana per un totale di 12 settimane). I risultati ottenuti hanno mostrato come questo training, mediante esercizi mirati, abbia prodotto effetti migliorativi sulle capacità allenate dei bambini coinvolti e in generale sull'intelligenza fluida; ciò avvalora il fatto che i training impostati sulla ripetizione di esercizi che coinvolgono le funzioni esecutive risultano efficaci ed anche generalizzabili, soprattutto se gli esercizi sono variabili. Per quanto riguarda il primo studio condotto, uno dei principali vantaggi è stato il fatto di essere svolto proprio da casa comodamente, evitando di conseguenza spostamenti lunghi necessari, ad alcuni soggetti, per un trattamento ambulatoriale. Il secondo studio, invece, ha permesso agli autori di verificare la fattibilità di un training computerizzato applicato su un gruppo classe a scuola. E' stato, inoltre, dimostrato che il training, con un adeguato coinvolgimento da parte di tutti i soggetti (alunni, insegnanti, genitori) è non solo fattibile ma anche efficace.
Abstract/Sommario: Gli autori hanno voluto, con questo articolo, offrire un percorso progettuale e operativo di didattica per competenze per l'insegnamento disciplinare della matematica nella scuola secondaria di primo grado, attraverso una ampia serie di proposte laboratoriali, nelle quali ogni allievo è sollecitato, insieme ai suoi compagni, a risolvere problemi reali utilizzando il metodo della ricerca. Secondo i due autori per laboratorio si intende qualsiasi proposta o attività nella quale lo studen ...; [Leggi tutto...]
Gli autori hanno voluto, con questo articolo, offrire un percorso progettuale e operativo di didattica per competenze per l'insegnamento disciplinare della matematica nella scuola secondaria di primo grado, attraverso una ampia serie di proposte laboratoriali, nelle quali ogni allievo è sollecitato, insieme ai suoi compagni, a risolvere problemi reali utilizzando il metodo della ricerca. Secondo i due autori per laboratorio si intende qualsiasi proposta o attività nella quale lo studente, con le proprie risorse (e difficoltà), riflette e lavora insieme agli altri, utilizzando vari modi di apprendimento, per risolvere una situazione problematica reale, svolgere poi un metodo per realizzare un determinato progetto. il laboratorio si pone come uno spazio multidimensionale, cioè diventa il luogo della: motivazione, curiosità, creatività,partecipazione, socializzazione, personalizzazione, intelligenza molteplice (dove in esso trovano spazio valore le idee e l'originalità di ciascuno e la loro conseguente consapevolezza), metacognizione e responsabilità. Questa metodologia che attiva sostanziali modifiche e miglioramenti ai fini dell'apprendimento da parte degli allievi, costituisce anche una occasione per l'insegnante per rivedere e ridisegnare il proprio stile e il proprio ruolo; il docente è, infatti, colui che non somministra più alla classe informazioni e soluzioni in modo asimmetrico, bensì colui che progetta e realizza molti percorsi, diversi fra loro, prepara il materiale e organizza il lavoro.
Abstract/Sommario: Come è stato già visto sia la neuropsicologia e sia la linguistica individuano nella fonologia un importante prerequisito della letto-scrittura, quindi leggere con le orecchie che con gli occhi aiuta a riflettere sui suoni e sui loro significati. Un fattore importante è la consapevolezza fonologica (CF), cioè la capacità di riconoscere le componenti fonologiche della parola. Da studi recenti si è notato che buona parte dei bambini che, alla scuola dell'infanzia avevano una bassa CF ha ...; [Leggi tutto...]
Come è stato già visto sia la neuropsicologia e sia la linguistica individuano nella fonologia un importante prerequisito della letto-scrittura, quindi leggere con le orecchie che con gli occhi aiuta a riflettere sui suoni e sui loro significati. Un fattore importante è la consapevolezza fonologica (CF), cioè la capacità di riconoscere le componenti fonologiche della parola. Da studi recenti si è notato che buona parte dei bambini che, alla scuola dell'infanzia avevano una bassa CF ha in seguito sviluppato difficoltà di apprendimento. Inoltre è stato dimostrato che intervenire sulla CF migliora le prestazioni sia in lettura che in scrittura. Tali studi effettuati sulla CF hanno permesso di migliorare 3 aspetti fondamentali: 1) Diagnosi precoce e screening sulla CF prima della scolarizzazione (per individuare i soggetti a rischio); 2) Prevenzione (intervento adatto che migliora le future prestazioni in letto-scrittura); 3) Intervento Clinico (casi di dislessia). L'importanza riconosciuta alla fonologia ed alla metafonologia dalle ricerche in ambito linguistico e neuropsicologico, come ritenuta anche dalla Legge 170/2010, fa ritenere che la scuola dell'infanzia è il grado di istruzione più idoneo per predisporre attività educative e didattiche specifiche per la prevenzione e il recupero delle DSA; ciò perchè agisce su una fascia di età di competenze in formazione, e quindi in questi casi si può fare di più e molto può essere recuperato. Nella scuola dell'infanzia, quindi, un percorso di metafonologia, secondo l'autrice, deve essere proposto non solo per la presenza di bambini con DSA, ma perché è necessario per sviluppare i prerequisiti della letto-scrittura, permettendo al contempo di recuperare difficoltà lievi e di fare prevenzione. Quindi , attuare un laboratorio di metafonologia nella scuola dell'infanzia permette di rilevare non solo le difficoltà fonologiche e e di recuperarle ma consente al bambino di sviluppare le capacità di analizzare e riconoscere i suoni delle parole e giocare con la veste sonora di esse.