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Abstract/Sommario: Nell’audizione di sabato 22 ottobre del 2002 alla Commissione Bicamerale Infanzia, il Ministero dell’Istruzione ha presentato, tramite il Sottosegretario di Stato, la relazione in materia di integrazione scolastica. Iniziamo con una questione terminologica. Già nelle prime righe della relazione compare la dicitura "integrazione e sostegno agli alunni portatori di handicap". Durante il periodo di attività dell’Osservatorio sull’Integrazione Scolastica, magistralmente coordinato da Sergi ...; [Leggi tutto...] Nell’audizione di sabato 22 ottobre del 2002 alla Commissione Bicamerale Infanzia, il Ministero dell’Istruzione ha presentato, tramite il Sottosegretario di Stato, la relazione in materia di integrazione scolastica. Iniziamo con una questione terminologica. Già nelle prime righe della relazione compare la dicitura "integrazione e sostegno agli alunni portatori di handicap". Durante il periodo di attività dell’Osservatorio sull’Integrazione Scolastica, magistralmente coordinato da Sergio Neri e del quale io stesso ho avuto l’onore di fare parte, ci eravamo prefissi l’obiettivo di fare in modo che tutti i documenti emanati dall’allora Ministero della Pubblica Istruzione utilizzassero una terminologia più appropriata. L’handicap non è una caratteristica innata dell’individuo, bensì una conseguenza del rapporto esistente tra le richieste (facilitazioni, barriere, ecc.) di un ambiente e le prestazioni che la persona è in grado di attivare. Proprio in questi giorni la Regione Marche ha emanato un emendamento relativo alle leggi che riguardano i disabili, realizzando addirittura l’abrogazione del termine handicap, da sostituirsi con l’espressione "in situazione di disabilità", recependo in questo modo le più attuali tendenze espresse dalla comunità scientifica e ratificate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (ICF, 2002). Certo non si pretende un così tempestivo aggiornamento culturale e scientifico da parte dell’attuale MIUR, ma sicuramente il mantenimento di un livello minimo di continuità era doveroso

Abstract/Sommario: Sebbene la letteratura si stia arricchendo velocemente di studi sulla doppia diagnosi, pochi studi hanno esaminato le potenziali interazioni tra gli interventi comportamentali e quelli farmacologici nel trattamento delle persone con un disturbo dello sviluppo associato a un disturbo psichiatrico. Gli autori approfondiscono alcuni aspetti di questo ambito interessandosi alle diverse possibilità di interazione tra intervento medicale e comportamentista.

Abstract/Sommario: Negli anni recenti si è cercato di ampliare il materiale per valutare il supporto comportamentale positivo. Attualmente si ritiene che il successo dell'intervento vada oltre una semplice riduzione nei comportamenti problema gravi e debba riguardare il raggiungimento di nuove competenze e miglioramenti nella qualità della vita della persona. Questa studio a soggetto singolo è stato condotto per tentare di valutare (valutazione della Behavioral Support Satisfaction Survey) gli effetti di ...; [Leggi tutto...] Negli anni recenti si è cercato di ampliare il materiale per valutare il supporto comportamentale positivo. Attualmente si ritiene che il successo dell'intervento vada oltre una semplice riduzione nei comportamenti problema gravi e debba riguardare il raggiungimento di nuove competenze e miglioramenti nella qualità della vita della persona. Questa studio a soggetto singolo è stato condotto per tentare di valutare (valutazione della Behavioral Support Satisfaction Survey) gli effetti di un intervento comportamentale positivo con misurazione multiple che includevano analisi sperimentali del comportamentale problema.

Abstract/Sommario: In occasione della presentazione in Parlamento della condizione di integrazione scolastica in Italia, l'autore riflette su alcuni aspetti a partire dalla terminologia utilizzata. Facendo tesoro dell'esperienza condotta con la Regione Marche, mete in risalto come il processo di integrazione stia crescendo in Italia, anche in considerazione del crescente numero degli alunni che frequentano le scuole secondarie di secondo grado.

Abstract/Sommario: Gli autori descrivono un intervento efficace eseguito in un giovane di 24 anni con disabilità multiple e consumo ridotto di cibo, al quale era stata applicata una sonda gastronomica. L'intervento si è svolto in un setting naturale. Vengono indicati i risultati ottenuti e il follow-up a sei mesi dal trattamento. I risultati sono stati positivi.

Abstract/Sommario: È stato impegnato un training comportamentale intensivo per 11 giorni su una donna con ritardo mentale grave, che viveva presso un istituto, per ridurre i suoi comportamenti inadeguati durante i pasti. In particolare questa persona tendeva a mettere le mano nel piatto per assumere il cibo e doveva essere controllata con il blocco fisico della mano sinistra per impedirle di ricercare il cibo negli altri piatti. Al termine di ogni pasto in suo posto era cosparso di cibo, come i suoi ind ...; [Leggi tutto...] È stato impegnato un training comportamentale intensivo per 11 giorni su una donna con ritardo mentale grave, che viveva presso un istituto, per ridurre i suoi comportamenti inadeguati durante i pasti. In particolare questa persona tendeva a mettere le mano nel piatto per assumere il cibo e doveva essere controllata con il blocco fisico della mano sinistra per impedirle di ricercare il cibo negli altri piatti. Al termine di ogni pasto in suo posto era cosparso di cibo, come i suoi indumenti e il viso. Dopo l'intervento intensivo ha smesso di alimentarsi con le mani e il suo comportamento è migliorato notevolmente tanto da non aver più bisogno di essere bloccata durante i pasti.

Abstract/Sommario: Esistono conoscenze teoriche tali da permetterci di progettare interventi su problemi del comportamento in bambini con disabilità cognitive. Negli ultimi anni si è cercato di fornire strumenti d'intervento anche ai genitori. Gli autori hanno condotto una ricerca sulla letteratura esistente relativa a strumenti di valutazione e intervento per i genitori di bambini con problemi comportamentali e ritardo mentale.

Abstract/Sommario: Il mielomeningocele, una forma di spina bifida con problemi di unione delle vertebre durante lo sviluppo fetale, è spesso associato con deficit sensoriali, idrocefalo e deficit motori. Questo articolo esamina le conseguenze a lungo termine, a livello cognitivo in 19 bambini con mielomeningocele ai quali era stato applicato un drenaggio a causa di un idrocefalo nel primo anno di vita, in confronto a un gruppo di controllo che godeva di buona salute, equivalente per età a genere il grupp ...; [Leggi tutto...] Il mielomeningocele, una forma di spina bifida con problemi di unione delle vertebre durante lo sviluppo fetale, è spesso associato con deficit sensoriali, idrocefalo e deficit motori. Questo articolo esamina le conseguenze a lungo termine, a livello cognitivo in 19 bambini con mielomeningocele ai quali era stato applicato un drenaggio a causa di un idrocefalo nel primo anno di vita, in confronto a un gruppo di controllo che godeva di buona salute, equivalente per età a genere il gruppo clinico presentava abilità cognitive globalmente compromesse, incluse le abilità intellettive e quelle scolastiche e deficit specifici sono stati riscontrati valutando la velocità di elaborazione delle informazioni.