Abstract/Sommario: Questo articolo presenta un modelo alternativo, basato sulla premessa che la trasmissione di immagini e di concetti durante le normali lezioni è più importante della traduzione parola-per-parola del materiale comunicato oralmente dell'insegnante. Non vengono esaminate le implicazioni organizzative, sociali e economiche legate alla didattica con l'allievo sordo; si vogliono piuttosto tracciare alcune linee per un cambiamento di ruolo della figura dell'interprete utilizzato in campo educ ...; [Leggi tutto...]
Questo articolo presenta un modelo alternativo, basato sulla premessa che la trasmissione di immagini e di concetti durante le normali lezioni è più importante della traduzione parola-per-parola del materiale comunicato oralmente dell'insegnante. Non vengono esaminate le implicazioni organizzative, sociali e economiche legate alla didattica con l'allievo sordo; si vogliono piuttosto tracciare alcune linee per un cambiamento di ruolo della figura dell'interprete utilizzato in campo educativo..
Abstract/Sommario: Uno dei rimedi più frequentemente usati, nelle Istituzioni, per far fronte a comportamenti di autolesione grave è quello di ricorrere a qualche forma di contenzione fisica. La ricerca di Foxx indica concretamente un modo diverso per gestire con soli metodi educativi, i drammatici problemi di comportamento, ma anche perché evidenzia un fatto particolarmente sorprendente: nel caso di Harry (un ragazzo handicappato autolesionista da anni) la contenzione fungeva in realtà, da rinforzatore. ...; [Leggi tutto...]
Uno dei rimedi più frequentemente usati, nelle Istituzioni, per far fronte a comportamenti di autolesione grave è quello di ricorrere a qualche forma di contenzione fisica. La ricerca di Foxx indica concretamente un modo diverso per gestire con soli metodi educativi, i drammatici problemi di comportamento, ma anche perché evidenzia un fatto particolarmente sorprendente: nel caso di Harry (un ragazzo handicappato autolesionista da anni) la contenzione fungeva in realtà, da rinforzatore. L'autore infatti si era reso conto che Harry gradiva essere in contenzione. Si verificava che gli strumenti di contenzione che dovevano servire per eliminare (o per evitare) il problema dell'autoaggressività la inducevano invece dal momento che Harry cercava di procurarsi delle lesioni proprio per essere contenuto. In questa ricerca si è cercato di utilizzare le scoperte per sviluppare un programma di intervento, strutturato in due fasi, rivolto ad Harry. La prima fase consistette nel rinforzare il soggetto (mediante l’uso dei mezzi di contenzione) quando non presentava comportamenti autolesionistici, nell’attenuare progressivamente gli strumenti di contenzione utilizzati (fading) e nel privarlo di questi (time out) quando presentava dei comportamenti autolesionistici.
Abstract/Sommario: La riflessione sul tema indicato richiede che ci si soffermi in modo approfondito sugli strumenti a disposizione del professionista Assistente Sociale per evidenziare in che modo l'uso degli stessi può contribuire a rendere più qualificato tutto il percorso dell'intervento. Al fine di rendere più complete queste riflessioni si riprenderanno le considerazioni già espresse riguardanti la specificità e natura dell'intervento, nonché i soggetti, le condizioni ed il percorso dell'intervento ...; [Leggi tutto...]
La riflessione sul tema indicato richiede che ci si soffermi in modo approfondito sugli strumenti a disposizione del professionista Assistente Sociale per evidenziare in che modo l'uso degli stessi può contribuire a rendere più qualificato tutto il percorso dell'intervento. Al fine di rendere più complete queste riflessioni si riprenderanno le considerazioni già espresse riguardanti la specificità e natura dell'intervento, nonché i soggetti, le condizioni ed il percorso dell'intervento per soffermarsi in seguito in modo specifico sugli strumenti professionali.