Abstract/Sommario: L'articolo prende in esame il Cooperative learning quale strumento utile anche all'integrazione. Dopo una sua definizione e una rapida rassegna dei principali approcci a tale metodologia d'insegnamento, viene proposto un esempio di realizzazione di sessioni di CL, secondo lo Structual Approach di Spencer Kogan, con l'obiettivo di fornire un esempio significativo per gli operatori scolastici. Completano il lavoro alcune riflessioni sul positivo apporto ai fini dell'integrazione e sugli ...; [Leggi tutto...]
L'articolo prende in esame il Cooperative learning quale strumento utile anche all'integrazione. Dopo una sua definizione e una rapida rassegna dei principali approcci a tale metodologia d'insegnamento, viene proposto un esempio di realizzazione di sessioni di CL, secondo lo Structual Approach di Spencer Kogan, con l'obiettivo di fornire un esempio significativo per gli operatori scolastici. Completano il lavoro alcune riflessioni sul positivo apporto ai fini dell'integrazione e sugli accorgimenti da tenere presente per il suo utilizzo.
Abstract/Sommario: Lo studio presenta l'analisi di alcuni casi singoli in cui viene esaminata la capacità di eseguire attività della vita quotidiana in adulti anziani con disturbi del movimento, ovvero in anziani con disturbi del movimento, ovvero in anziani con diagnosi di malattia di Parkinson o di degenerazione corto-basale.. È stata utilizzata una versione adattata del test Naturalistico delle Azioni (TNA), costruito per misurare la capacità di eseguire azioni in persone con patologie neurologiche. N ...; [Leggi tutto...]
Lo studio presenta l'analisi di alcuni casi singoli in cui viene esaminata la capacità di eseguire attività della vita quotidiana in adulti anziani con disturbi del movimento, ovvero in anziani con disturbi del movimento, ovvero in anziani con diagnosi di malattia di Parkinson o di degenerazione corto-basale.. È stata utilizzata una versione adattata del test Naturalistico delle Azioni (TNA), costruito per misurare la capacità di eseguire azioni in persone con patologie neurologiche. Nei pazienti valutati la prestazione nelle prove di aprassia costruttiva ed ideomotorio non si associa ad un livello di accuratezza simile nella esecuzione del TN; si evidenzia un livello di adeguatezza simile a quello individuato dalle risposte fornite ai questionari per la valutazione delle IADL. Lo studio sottolinea l'utilità e la specificità delle informazioni ottenute mediante una valutazione naturalistica delle abilità prassiche.
Abstract/Sommario: La presente ricerca ha lo scopo di esplorare gli atteggiamenti sociali verso la disabilità. Il sé professionale e la distanza sociale tra sé e gli alunni disabili. A 105 insegnanti di sostegno (infanzia, primaria e media inferiore) è stato proposto un questionario con 4 item semi-strutturati riferiti agli alunni disabili (obiettivi raggiungibili, caratteristiche personali, pregiudizi più diffusi ed emozioni) e DS (gli alunni normodotati e io come insegnante di sostegno). Dai risultati ...; [Leggi tutto...]
La presente ricerca ha lo scopo di esplorare gli atteggiamenti sociali verso la disabilità. Il sé professionale e la distanza sociale tra sé e gli alunni disabili. A 105 insegnanti di sostegno (infanzia, primaria e media inferiore) è stato proposto un questionario con 4 item semi-strutturati riferiti agli alunni disabili (obiettivi raggiungibili, caratteristiche personali, pregiudizi più diffusi ed emozioni) e DS (gli alunni normodotati e io come insegnante di sostegno). Dai risultati emerge un gap significativo tra il dichiarato e il rappresento, in quanto i dichiarati atteggiamenti sociali positivamente diffusi verso la disabilità (senza differenze per età, anni di docenza e tipologia di scuola) sembrano essere in contraddizione con le indicazioni relative al livello del rappresentato dal quale trapelano atteggiamenti meno postimi verso la stessa. Gli insegnanti, da un lato, esprimono obiettivi raggiungibili dai disabili centrati sull'integrazione scolastica e sociale, attribuiscono loro caratteristiche per lo più positive e d emozioni ispirate all'empatia; dall'altro, gli insegnanti percepiscono positivamente il Sé professionale ma valutano negativamente i fruitori della loro attività didattica ed avvertono una maggiore distanza sociale tra il sé professionale e gli alunni disabili.
Abstract/Sommario: La distrofia miotonica, o malattia di Steinert, è una forma multisistemica coinvolge più sistemi: non solo il muscolo scheletrico, ma anche l'occhio, l'apparato endocrino, il sistema nervoso centrale, quello di conduzione cardiaca e così via. È trasmessa con meccanismo autosomico dominante, ovvero non è legata ai cromosomi sessuali ed è sufficiente che una copia del gene sia alterata perché la malattia si manifesti. Si tratta della forma di distrofia più frequente nella popolazione a ...; [Leggi tutto...]
La distrofia miotonica, o malattia di Steinert, è una forma multisistemica coinvolge più sistemi: non solo il muscolo scheletrico, ma anche l'occhio, l'apparato endocrino, il sistema nervoso centrale, quello di conduzione cardiaca e così via. È trasmessa con meccanismo autosomico dominante, ovvero non è legata ai cromosomi sessuali ed è sufficiente che una copia del gene sia alterata perché la malattia si manifesti. Si tratta della forma di distrofia più frequente nella popolazione adulta, la cui prevalenza (presenza di casi in una popolazione) è calcolata intorno a 1-10 casi su 100.000 nati. L'alterazione genetica che la causa è un'anomala espansione della tripletta CTG, situata nel gene DMPK (Dystrophic Myotonic Protein Kinase) sul cromosoma 19. La sindrome comporta spesso ritardo mentale soprattutto nella forma congenita. Nella forma comune lo sviluppo del linguaggio è nella norma, mentre nella forma congenita le difficoltà di linguaggio sono frequenti a causa dell'ipoacusia e del grave RM. Spesso sono presenti disturbi psichici come ADHD, depressione, disturbi dell'umore e disturbi ossessivo - compulsivi. La presentazione terminerà con l'analisi di un caso clinico.
Abstract/Sommario: Nell'inserimento lavorativo di una persona disabile possono diventare discriminanti alcune abilità specifiche quali ad esempio, la coordinazione oculo-manuale, la motricità fine, l'orientamento spaziale, la capacità di attenzione, la destrezza manuale, costanza oculo-manuale, la pianificazione motoria. Il presente lavoro si colloca all'interno di un settore di ricerca volto al miglioramento della qualità della vita di persone con disabilità mentale medio -grave. Vengono presenti uno st ...; [Leggi tutto...]
Nell'inserimento lavorativo di una persona disabile possono diventare discriminanti alcune abilità specifiche quali ad esempio, la coordinazione oculo-manuale, la motricità fine, l'orientamento spaziale, la capacità di attenzione, la destrezza manuale, costanza oculo-manuale, la pianificazione motoria. Il presente lavoro si colloca all'interno di un settore di ricerca volto al miglioramento della qualità della vita di persone con disabilità mentale medio -grave. Vengono presenti uno strumento creato ad hoc per la valutazione delle prassie e delle abilità motorie di base per la valutazione delle competenze lavorative degli adolescenti e degli adulti con disabilità mentale. Tale strumento è stato utilizzato per la valutazione di un trattamento volto a potenziare alcuni degli aspetti valutati. Nello specifico vengono riportati i dati relativi al TAP-D, test delle abilità prassiche nelle disabilità.