Abstract/Sommario: Precedenti ricerche hanno spesso messo in evidenza che le persone disabili non beneficiano di cure odontoiatriche. Alla base di ciò sembrerebbero esserci i seguenti fattori: basse aspettative, paura del trattamento, scarsa consapevolezza dei problemi da parte degli operatori socio-sanitari e varie difficoltà nell'accesso ai servizi odontoiatrici. Lo scopo del presente studio è valutare la portata delle necessità cliniche di un gruppo di adulti con disabilità intellettive ed esaminare c ...; [Leggi tutto...]
Precedenti ricerche hanno spesso messo in evidenza che le persone disabili non beneficiano di cure odontoiatriche. Alla base di ciò sembrerebbero esserci i seguenti fattori: basse aspettative, paura del trattamento, scarsa consapevolezza dei problemi da parte degli operatori socio-sanitari e varie difficoltà nell'accesso ai servizi odontoiatrici. Lo scopo del presente studio è valutare la portata delle necessità cliniche di un gruppo di adulti con disabilità intellettive ed esaminare come questi soggetti percepiscono lo stato dei propri denti e il contato con i dentisti. È emerso come il personale sanitario necessiti di formazione per essere in grado di gestire la relazione e come i controlli dentali debbano essere più frequenti con maggior coinvolgimento anche degli operatori di assistenza.
Abstract/Sommario: Scopo della ricerca è studiare il modo in cui si struttura il concetto di amicizia in soggetti con ritardo mentale. La cornice teorica di riferimento rimanda da una parte ai più importanti modelli evolutivi del concetto di amicizia e dall'altra a un approccio evolutivo al ritardo mentale, secondo il quale il funzionamento cognitivo dei soggetti affetti da questa patologia è sovrapponibile a quello di soggetti normodotati di età inferiore e variabile a seconda del livello funzionale in ...; [Leggi tutto...]
Scopo della ricerca è studiare il modo in cui si struttura il concetto di amicizia in soggetti con ritardo mentale. La cornice teorica di riferimento rimanda da una parte ai più importanti modelli evolutivi del concetto di amicizia e dall'altra a un approccio evolutivo al ritardo mentale, secondo il quale il funzionamento cognitivo dei soggetti affetti da questa patologia è sovrapponibile a quello di soggetti normodotati di età inferiore e variabile a seconda del livello funzionale in cui si realizza la disorganizzazione delle strutture cognitive. Si richiama in particolare al concetto di Social perspective taking. I risultati dello studio mostrano che non esistono differenze significative nel concetto di amicizia tra normodotati e soggetti con ritardo mentale a parità di età mentale.
Abstract/Sommario: In questo lavoro viene presentato e discusso un follow-up 15 anni dopo, relativo all'evoluzione cognitiva e linguistica di una donna, di nome Francoise, con una forma standard di trisomia 21. Il suo caso è stato studiato in modo dettagliato tra il 1987 e il 1991 da Roland che riscontrò abilità linguistiche particolarmente sviluppate rispetto alle risorse cognitive tipiche della sindrome down. Il suo funzionamento psicologico si è deteriorato relativamente in fretta negli ultimi due ann ...; [Leggi tutto...]
In questo lavoro viene presentato e discusso un follow-up 15 anni dopo, relativo all'evoluzione cognitiva e linguistica di una donna, di nome Francoise, con una forma standard di trisomia 21. Il suo caso è stato studiato in modo dettagliato tra il 1987 e il 1991 da Roland che riscontrò abilità linguistiche particolarmente sviluppate rispetto alle risorse cognitive tipiche della sindrome down. Il suo funzionamento psicologico si è deteriorato relativamente in fretta negli ultimi due anni. Nel presente studio è documentato un grave deterioramento delle abilità linguistiche recettive e produttive. Tuttavia le abilità di base fonologiche e morfologiche sono rimaste intatte. Questa evoluzione sembra rispecchiare la progressione dei primi stati del morbo di Alzheimer in individui adulti normodotati.
Abstract/Sommario: Nel presente contributo viene valorizzato il ruolo della famiglia e dell'educazione scolastica e sociale per le persone con ritardo mentale. Rifacendosi in particolare agli studi di Zigler e collaboratori vengono considerati cinque costrutti di personalità e motivazionali, cruciali in caso di ritardo mentale: la tendenza alla reazione positiva, la tendenza alla reazione negativa, l'aspettativa di successo, la tendenza a farsi guidare dall'esterno, la motivazione di competenza. I profil ...; [Leggi tutto...]
Nel presente contributo viene valorizzato il ruolo della famiglia e dell'educazione scolastica e sociale per le persone con ritardo mentale. Rifacendosi in particolare agli studi di Zigler e collaboratori vengono considerati cinque costrutti di personalità e motivazionali, cruciali in caso di ritardo mentale: la tendenza alla reazione positiva, la tendenza alla reazione negativa, l'aspettativa di successo, la tendenza a farsi guidare dall'esterno, la motivazione di competenza. I profili adattivi e comportamentali delle persone con ritardo mentale suggeriscono specifiche linee guida per il trattamento e l'intervento.