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Abstract/Sommario: Questo studio ha lo scopo di indagare le capacità di memoria a lungo termine in soggetti con sindrome di Down e con ritardo mentale di diversa eziologia confrontandole con quelle di bambini normali di pari età mentale. I risultati dimostrano prestazioni paragonabili nei tre gruppi nella prova di memoria implicita. Per quanto riguarda la memoria esplicita, invece, i bambini normali ottengono in media prestazioni migliori dei soggetti con ritardo mentale che, a loro volta, si dimostrano ...; [Leggi tutto...] Questo studio ha lo scopo di indagare le capacità di memoria a lungo termine in soggetti con sindrome di Down e con ritardo mentale di diversa eziologia confrontandole con quelle di bambini normali di pari età mentale. I risultati dimostrano prestazioni paragonabili nei tre gruppi nella prova di memoria implicita. Per quanto riguarda la memoria esplicita, invece, i bambini normali ottengono in media prestazioni migliori dei soggetti con ritardo mentale che, a loro volta, si dimostrano migliori dei soggetti sindrome di Down.

Abstract/Sommario: Un gruppo di bambini con disturbo di attenzione ed iperattività associato ad un disturbo di apprendimento (DSA-DDAI)e un gruppo di bambini con disturbo di apprendimento isolato, composti ciascuno da 24 bambini, sono stati confrontati con un gruppo di controllo di pari età cronologica. I risultati mettono in evidenza che i bambini dei due gruppi clinici non si differenziano nel ricordo immediato di parole, mentre nell'apprendimento e, parzialmente, nel ricordo del racconto orale i bambi ...; [Leggi tutto...] Un gruppo di bambini con disturbo di attenzione ed iperattività associato ad un disturbo di apprendimento (DSA-DDAI)e un gruppo di bambini con disturbo di apprendimento isolato, composti ciascuno da 24 bambini, sono stati confrontati con un gruppo di controllo di pari età cronologica. I risultati mettono in evidenza che i bambini dei due gruppi clinici non si differenziano nel ricordo immediato di parole, mentre nell'apprendimento e, parzialmente, nel ricordo del racconto orale i bambini con DSA-DDAI presentano consistenti difficoltà. I dati evidenziano che nei bambini con disturbi di attenzione è presente una difficoltà nei processi di controllo nella memoria verbale.

Abstract/Sommario: Nel presente studio si è voluta verificare l'efficacia di una procedura di preparazione psicologica ad un intervento chirurgico di tonsillectomia, basata sulla somministrazione di informazioni in forma partecipativa. Sono evidenziati i risultati.

Abstract/Sommario: In questo lavoro le Autrici si sono proposte di studiare l'apprendimento della lingua scritta (in prima e seconda elementare) in un campione di bambini cui è stato diagnosticato un Disturbo Specifico del Linguaggio (DSL). I bambini sono stati suddivisi in due gruppi a seconda della diversa evoluzione del disturbo. Nel gruppo che ha recuperato il disturbo linguistico, l'apprendimento di lettura e scrittura, dopo un iniziale ritardo, procede a ritmo regolare; nel gruppo con disturbo ling ...; [Leggi tutto...] In questo lavoro le Autrici si sono proposte di studiare l'apprendimento della lingua scritta (in prima e seconda elementare) in un campione di bambini cui è stato diagnosticato un Disturbo Specifico del Linguaggio (DSL). I bambini sono stati suddivisi in due gruppi a seconda della diversa evoluzione del disturbo. Nel gruppo che ha recuperato il disturbo linguistico, l'apprendimento di lettura e scrittura, dopo un iniziale ritardo, procede a ritmo regolare; nel gruppo con disturbo linguistico ancora in atto, invece, l'acquisizione del codice scritto presenta ancora notevoli difficoltà in seconda elementare.

Abstract/Sommario: Le Autrici hanno studiato le capacità di acquisizione e di mantenimento di una strategia esterna di memoria in bambini di età prescolare. Preliminarmente è stata individuata la zona di sviluppo prossimale più adeguata per l'insegnamento della strategia. In una seconda fase bambini normodotati sono stati confrontati con bambini Down e ritardati mentali (non-Down). I risultati hanno mostrato che a) esistono diversi livelli di deficit di produzione; b) il livello di consapevolezza ha un v ...; [Leggi tutto...] Le Autrici hanno studiato le capacità di acquisizione e di mantenimento di una strategia esterna di memoria in bambini di età prescolare. Preliminarmente è stata individuata la zona di sviluppo prossimale più adeguata per l'insegnamento della strategia. In una seconda fase bambini normodotati sono stati confrontati con bambini Down e ritardati mentali (non-Down). I risultati hanno mostrato che a) esistono diversi livelli di deficit di produzione; b) il livello di consapevolezza ha un valore predittivo sull'acquisizione e sul mantenimento strategico; c) le caratteristiche della strategia esterna e della sua modalità di insegnamento prevalentemente non verbale hanno mostrato una particolare efficacia con i bambini Down rispetto a quelli con ritardo mentale.

Abstract/Sommario: Viene presentata una rassegna di studi sul bambino che sta da solo o interagisce con i compagni, individuando due filoni di indagini. Da un lato l'approccio nord-americano di studio sul social withdrawal, d'altra parte la lettura di Winnicott e di altri autori in ambito psicoanalitico. Vengono discussi i risultati.

Abstract/Sommario: Viene presentato a tre gruppi di 20 soggetti ciascuno (normodotati, soggetti Down, soggetti con deficit cognitivi di varia eziologia) un compito di definizione di parole. Le ipotesi da verificare prevedevano, che: a) nei soggetti con deficit cognitivi gli andamenti siano simili a quelli dei soggetti normodotati di età mentale comparabile; b) data l'età del campione (M = 6;6), questi andamenti siano caratterizzati da un'alta frequenza di "non risposte" o di "risposte non verbali"; da un ...; [Leggi tutto...] Viene presentato a tre gruppi di 20 soggetti ciascuno (normodotati, soggetti Down, soggetti con deficit cognitivi di varia eziologia) un compito di definizione di parole. Le ipotesi da verificare prevedevano, che: a) nei soggetti con deficit cognitivi gli andamenti siano simili a quelli dei soggetti normodotati di età mentale comparabile; b) data l'età del campione (M = 6;6), questi andamenti siano caratterizzati da un'alta frequenza di "non risposte" o di "risposte non verbali"; da una bassa frequenza di risposte evolute. I risultati confermano le ipotesi ed evidenziano l'esistenza di correlazioni tra QI, età mentale ed anche età cronologica e prestazioni al compito di definizione.