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Abstract/Sommario: Storicamente, le ricerche e i programmi riabilitativi hanno messo l'accento sulle conseguenze negative dell'handicap, della malattia e delle ferite. Più recentemente, si è posta attenzione alla salute, alla soddisfazione e alla qualità della vita. Poca è stata l'attenzione dedicata allo studio del buonumore o della felicità, ma i dati indicano che anche in persone con disabilità grave, il grado di felicità è alto. La ricerca della felicità richiede dei cambiamenti metodologici e una pi ...; [Leggi tutto...] Storicamente, le ricerche e i programmi riabilitativi hanno messo l'accento sulle conseguenze negative dell'handicap, della malattia e delle ferite. Più recentemente, si è posta attenzione alla salute, alla soddisfazione e alla qualità della vita. Poca è stata l'attenzione dedicata allo studio del buonumore o della felicità, ma i dati indicano che anche in persone con disabilità grave, il grado di felicità è alto. La ricerca della felicità richiede dei cambiamenti metodologici e una più grande umiltà professionale. Forti di questa "non pretesa", l'Autore sostiene che è possibile trovare la felicità e cominciare a introdurla nei programmi di riabilitazione.

Abstract/Sommario: La felicità è un concetto che riflette la soddisfazione generale in relazione alla propria vita e a se stessi. Uno degli ingredienti più importanti è una immagine di sé positiva che dipende a sua volta da una percezione positiva di sé in relazione ai propri simili. Ciò richiede una comprensione delle proprie forze e un accettazione dei propri limiti. Aiutare le persone a sviluppare una "auto-soddisfazione" soggettiva dovrebbe essere l'obiettivo di tutti i trattamenti.

Abstract/Sommario: In questo articolo viene valutata l'efficacia di due approcci che avevano come obiettivo quello di aumentare le abilità di prendere decisioni in donne con ritardo mentale, in risposta a situazioni di aggressione. Benché i due approcci si sono dimostrati entrambi efficaci ai fini del controllo della situazione, l'approccio che combinava insieme aspetti cognitivi e soggettivi si è dimostrato superiore rispetto a quello centrato unicamente sugli aspetti cognitivi.

Abstract/Sommario: L'autore analizza in termini generali il concetto di felicità e soddisfazione della vita cogliendo alcune difficoltà legate al binomio tra questo e la disabilità. Forse è a causa di questa immediata conflittualità tra i termini che non esistono studi su questo aspetto fino ad oggi. Il concetto di felicità è relativo a causa della soggettività e questo diventa ancor più difficile da codificare quando si riferisce ad una persona disabile. Conclude l'autore che si può essere felici ora pe ...; [Leggi tutto...] L'autore analizza in termini generali il concetto di felicità e soddisfazione della vita cogliendo alcune difficoltà legate al binomio tra questo e la disabilità. Forse è a causa di questa immediata conflittualità tra i termini che non esistono studi su questo aspetto fino ad oggi. Il concetto di felicità è relativo a causa della soggettività e questo diventa ancor più difficile da codificare quando si riferisce ad una persona disabile. Conclude l'autore che si può essere felici ora per un panino, che per la pubblicazione di un articolo o per un evento in famiglia.

Abstract/Sommario: Uno stereotipo ben radicato vuole che le persone affette dalla sindrome di Down siano sempre felici. L''Autore cerca di identificare quelle caratteristiche che offrono a queste persone quell'aspetto felice e calmo.

Abstract/Sommario: La felicità può essere definita in modi diversi, sia come ciò che ciascuno percepisce della sua vita, oppure come uno stato emotivo o affettivo. In relazione alla definizione di partenza, ci possono essere modi diversi di misurarla: un metodo sicuramente più produttivo è quello che tiene presente sia gli aspetti qualitativi che quelli quantitativi. Se si pensa che le persone con incapacità possono essere felici allo stesso modo degli altri, allora si saprà con certezza come procedere i ...; [Leggi tutto...] La felicità può essere definita in modi diversi, sia come ciò che ciascuno percepisce della sua vita, oppure come uno stato emotivo o affettivo. In relazione alla definizione di partenza, ci possono essere modi diversi di misurarla: un metodo sicuramente più produttivo è quello che tiene presente sia gli aspetti qualitativi che quelli quantitativi. Se si pensa che le persone con incapacità possono essere felici allo stesso modo degli altri, allora si saprà con certezza come procedere in rapporto agli aspetti pratici e politici della riabilitazione.

Abstract/Sommario: In questo articolo viene presa in considerazione la natura della felicità. Le persone che hanno continuamente esperienze negative nello stesso campo, risultano essere meno esigenti riguardo alle aspettative sulla felicità; invece, quelle persone che vivono continuamente affetti positivi diventano più esigenti riguardo alla qualità delle esperienze per la felicità. Tenendo presente che ciascun fenomeno felice ha la capacità di riequilibrare il sistema, in questo articolo si considerano ...; [Leggi tutto...] In questo articolo viene presa in considerazione la natura della felicità. Le persone che hanno continuamente esperienze negative nello stesso campo, risultano essere meno esigenti riguardo alle aspettative sulla felicità; invece, quelle persone che vivono continuamente affetti positivi diventano più esigenti riguardo alla qualità delle esperienze per la felicità. Tenendo presente che ciascun fenomeno felice ha la capacità di riequilibrare il sistema, in questo articolo si considerano le implicazioni portate dai cambiamenti nella vita delle persone disabili.

Abstract/Sommario: La felicità dei lavoratori può avere un impatto sostanziale sul rendimento di una organizzazione. Può avere una influenza sul tasso di rotazione dei dipendenti, sulle loro assenze e sul loro rendimento al lavoro. La felicità dei lavoratori deve essere considerata inseparabile dalle scelte dell'organizzazione presso la quale essi lavorano e deve essere considerata come l'obiettivo principale.

Abstract/Sommario: In questo articolo, gli Autori descrivono l'unica espressione di felicità presente nelle persone affette dalla sindrome di Williams, attraverso l'analisi di alcuni aneddoti e della conversazione segmento per segmento. In seguito, viene presa in esame questa felicità in relazione ad altre manifestazioni della sindrome di Williams come ad esempio l'ansia. La conclusione è dedicata all'analisi del ruolo della genetica nelle emozioni.