Riconoscersi interdipendenti nella relazione di cura
Abstract/Sommario: Pensarsi nella relazione con l’altro. Aver cura dei propri sentimenti. Coinvolgersi senza perdersi Nel lavoro sociale si parte sempre dal contatto con una realtà incerta, sconosciuta, di difficile interpretazione. Sia per l’operatore che per la persona stessa portatrice della difficoltà. Questa realtà incerta e sconosciuta, che è la situazione problematica su cui l’operatore è chiamato a intervenire, è comprensibile soltanto mettendosi in gioco nella relazione intersoggettiva. Per l’o ...; [leggi tutto]
Pensarsi nella relazione con l’altro. Aver cura dei propri sentimenti. Coinvolgersi senza perdersi Nel lavoro sociale si parte sempre dal contatto con una realtà incerta, sconosciuta, di difficile interpretazione. Sia per l’operatore che per la persona stessa portatrice della difficoltà. Questa realtà incerta e sconosciuta, che è la situazione problematica su cui l’operatore è chiamato a intervenire, è comprensibile soltanto mettendosi in gioco nella relazione intersoggettiva. Per l’operatore è importante avvicinarsi molto alle situazioni, entrare in contatto con l’altro e capire insieme a lui qual è il problema e la strada percorribile. In questo senso, per conoscere ciò che non si sa, i soggetti implicati nella relazione di cura devono accettare di dipendere l’uno dall’altro per capire come intervenire.
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