Io R-esisto : Arteterapia e videoriprese. Un'esperienza riabilitativa nei casi di Alzheimer
Abstract/Sommario: “Le persone con Alzheimer pensano, forse non pensano le stesse cose delle altre persone, ma pensano. Si domandano come succedono le cose, perché succedono in un dato modo. Ed è un mistero” (Cary Smith Henderson). In questo contesto nasce il progetto «Io R-esisto», promosso dall’associazione «Al Confine» e sostenuto dalla Fondazione di Comunità Milano: esso porta a domicilio un metodo già sperimentato nei gruppi ovvero la narrazione autobiografica della persona con deficit cognitivo e d ...; [leggi tutto]
“Le persone con Alzheimer pensano, forse non pensano le stesse cose delle altre persone, ma pensano. Si domandano come succedono le cose, perché succedono in un dato modo. Ed è un mistero” (Cary Smith Henderson). In questo contesto nasce il progetto «Io R-esisto», promosso dall’associazione «Al Confine» e sostenuto dalla Fondazione di Comunità Milano: esso porta a domicilio un metodo già sperimentato nei gruppi ovvero la narrazione autobiografica della persona con deficit cognitivo e del suo caregiver familiare, rielaborata in immagini con le metodologie e tecniche dell’arteterapia. Viene però incluso un nuovo originale strumento, le videoriprese. Lontano dall’essere un nostalgico album di ricordi, l’intervento si rivolge alla diade familiare con lo scopo di dare voce ed efficacia al bisogno comunicativo della persona e del suo caregiver. La prospettiva è di sperimentare in un contesto più ampio una pratica che è parsa in qualche modo «risanatrice», capace di restituire all’anziano il senso di un’esistenza degna di essere raccontata e al caregiver una prospettiva rinnovata sulla persona di cui si prende cura, magari accogliendo nel setting anche le generazioni più giovani del nucleo familiare, favorendo uno scambio intergenerazionale mediato dal linguaggio grafico pittorico.
[comprimi]