Abstract/Sommario: Il contenuto del presente fascicolo si ricollega strettamente a quello del precedente numero della rivista, di cui rappresenta l’estensione applicativa. Non è quindi casuale il fatto che il primo contributo ne rappresenti idealmente un trait d’union, riguardando il versante antropologico della problematica relativa al corpo e alla sua immagine nelle situazioni di patologia. Più direttamente attinenti alla dimensione clinica sono gli articoli successivi, che prendono in considerazione d ...; [leggi tutto]
Il contenuto del presente fascicolo si ricollega strettamente a quello del precedente numero della rivista, di cui rappresenta l’estensione applicativa. Non è quindi casuale il fatto che il primo contributo ne rappresenti idealmente un trait d’union, riguardando il versante antropologico della problematica relativa al corpo e alla sua immagine nelle situazioni di patologia. Più direttamente attinenti alla dimensione clinica sono gli articoli successivi, che prendono in considerazione diversi aspetti dei disturbi dell’immagine corporea. Un tema molto attuale è quello dei disturbi alimentari, che viene affrontato in relazione al sé corporeo in adolescenza; non meno interessante è poi l’articolo che tratta l’influenza della malattia organica sul modo in cui il bambino si rappresenta il proprio corpo. Altrettanto ricco di spunti utili al clinico è il contributo relativo ai fenomeni di conversione, somatizzazione, dissociazione; infine è da segnalare l’articolo in cui viene trattato il problema della terapia dei disturbi dell’immagine corporea, inscindibilmente connessi alla tematica del Sé e quindi straordinariamente delicati da affrontare. Nel loro insieme i due numeri presentano in modo sistematico, anche se ovviamente non esaustivo, un argomento che non di rado viene impropriamente semplificato per la fretta di “passare all'azione” con provvedimenti terapeutici dai quali però, se manca il necessario approfondimento conoscitivo, non possono scaturire risultati soddisfacenti.
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La disabilità intellettiva e relazionale è una condizione di salute irreversibile, data dall’effetto di gravi patologie psichiche e neuromotorie in un ambiente di vita sfavorevole