Abstract/Sommario: L’impulsività e l’irruenza che caratterizzano il deficit d’attenzione/iperattività influenzano il modo in cui il bambino si rapporta con i coetanei e gli adulti, alienandosene, col tempo, la simpatia e finendo col trovarsi rifiutato. Si innesta quindi un circolo vizioso per cui più il bambino è isolato, meno ha la possibilità di fare pratica e di costruirsi un repertorio di abilità sociali, per cui si consolida il rifiuto da parte dei pari con pesanti ripercussioni sull’autostima e sul ...; [leggi tutto]
L’impulsività e l’irruenza che caratterizzano il deficit d’attenzione/iperattività influenzano il modo in cui il bambino si rapporta con i coetanei e gli adulti, alienandosene, col tempo, la simpatia e finendo col trovarsi rifiutato. Si innesta quindi un circolo vizioso per cui più il bambino è isolato, meno ha la possibilità di fare pratica e di costruirsi un repertorio di abilità sociali, per cui si consolida il rifiuto da parte dei pari con pesanti ripercussioni sull’autostima e sulla qualità di vita del bambino. Per questo, abbiamo progettato e attuato un training sulle abilità sociali, misurando e confrontando queste e il livello di autostima dei soggetti prima e dopo l’intervento, al fine di formulare una valutazione a breve termine dei risultati e ipotizzare le implicazioni che potrebbero favorirne il mantenimento e la generalizzazione.
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Amicizia e iperattività : un binomio impossibile?/ Di Pietro, Mario; Dacomo, Monica; Bassi, Elena. - Disturbi di attenzione e iperattività, 2006, 2, 1 ; pp. 45-58