Barriere all’identificazione dei bambini con DDAI : commento e discussione dell’articolo di Sayal, Goodman e Ford
Abstract/Sommario: In Gran Bretagna, la principale barriera per l’accesso ai servizi specialistici è rappresentata dal limitato riconoscimento del disturbo da parte dei medici di base. Scopo di questo studio è esaminare le relazioni tra le differenti fasi della ricerca di aiuto nel caso di bambini DDAI. I risultati mostrano che l’80% dei genitori di bambini DDAI riconosce che il figlio ha un problema ma solo il 35% si rende conto che si tratta di iperattività. Il riconoscimento da parte dei genitori dell ...; [leggi tutto]
In Gran Bretagna, la principale barriera per l’accesso ai servizi specialistici è rappresentata dal limitato riconoscimento del disturbo da parte dei medici di base. Scopo di questo studio è esaminare le relazioni tra le differenti fasi della ricerca di aiuto nel caso di bambini DDAI. I risultati mostrano che l’80% dei genitori di bambini DDAI riconosce che il figlio ha un problema ma solo il 35% si rende conto che si tratta di iperattività. Il riconoscimento da parte dei genitori dell’iperattività appare fortemente correlato con la gravità dei sintomi e con il loro impatto sugli adulti. La maggior parte dei genitori contatta professionisti dell’educazione e pochi i medici di base o servizi specialistici. Il contatto con i servizi è predetto dalla presa di coscienza dell’esistenza di un problema e dalla percezione della sua gravità più che da fattori relativi al bambino.
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Barriere all’identificazione dei bambini con DDAI : commento e discussione dell’articolo di Sayal, Goodman e Ford/ Re, Anna. - Disturbi di Attenzione e Iperattività, 2006, 2, 1 ; pp. 9-26