Watson, Linda R.
Trento : Centro Studi Erickson, 1997
Abstract: l programma TEACCH, ideato da Schopler negli Stati Uniti e ora conosciuto e apprezzato anche in Italia, attribuisce importanza strategica alla comunicazione, area in cui interviene con metodi che combinano l’approccio comportamentale e quello psicolinguistico, da cui sono stati tratti gli elementi che si sono dimostrati efficaci nell’educazione dei soggetti autistici. In questo volume tali procedure vengono approfondite sul piano operativo-metodologico; le attività proposte consentono ...; [Read more...]
l programma TEACCH, ideato da Schopler negli Stati Uniti e ora conosciuto e apprezzato anche in Italia, attribuisce importanza strategica alla comunicazione, area in cui interviene con metodi che combinano l’approccio comportamentale e quello psicolinguistico, da cui sono stati tratti gli elementi che si sono dimostrati efficaci nell’educazione dei soggetti autistici. In questo volume tali procedure vengono approfondite sul piano operativo-metodologico; le attività proposte consentono di realizzare programmi individualizzati di lavoro su cinque ambiti della comunicazione: funzioni, contesti, forme, significati e "parole", dell’autismo si deve dare importanza alla comunicazione, e non tanto al linguaggio verbale. Insegnare ai bambini autistici a pronunciare su richiesta qualche parola può non avere senso se poi queste parole non vengono mai usate per comunicare spontaneamente, anche solo per fare una richiesta o un’affermazione. Questa intuizione è uno dei punti centrali del metodo TEACCH. Per raggiungere l’obiettivo della comunicazione spontanea, questo metodo suggerisce di creare nell’ambiente di vita reale del bambino (scuola e casa) quelle condizioni che lo portino naturalmente a sentire il bisogno di comunicare nel modo in cui gli è possibile, anche a prescindere dal "verbale". I contenuti: Il programma TEACCH e l'area della comunicazione. Deficit cognitivi, comunicativi e di linguaggio nell'autismo. Vari approcci all'intervento sulla comunicazione spontanea. Le cinque dimensioni dell'intervento comunicativo: funzioni, contesti, forme, significati, "parole". La comunicazione nel "mondo reale" del bambino. La valutazione delle abilità comunicative presenti: la tecnica del "campione di comunicazione". L'analisi psicolinguistica del campione di comunicazione. La definizione individualizzata degli obiettivi. La collaborazione educativa con le famiglie. Strategie di insegnamento: sedute strutturate, insegnamento incidentale, costruzione del contesto, aiuti e modeling, feedback e conseguenze. Esempi di attività educative nelle cinque dimensioni del programma