Search result

Abstract: Gli autori hanno condotto una indagine sistematica nella letteratura esistente su persone con deficit intellettivo in relazione alla capacità di discriminare le espressioni emotive del volto. La ricerca aveva come parametri, oltre alla presenza del deficit intellettivo, l'assenza di comorbilità con altre sindromi. I dati raccolti sono stati anche confrontati con le abilità presenti in un gruppo di pari con sviluppo nella norma. Gli studi considerati rispondevano ai requisiti richiesti ...; [Read more...] Gli autori hanno condotto una indagine sistematica nella letteratura esistente su persone con deficit intellettivo in relazione alla capacità di discriminare le espressioni emotive del volto. La ricerca aveva come parametri, oltre alla presenza del deficit intellettivo, l'assenza di comorbilità con altre sindromi. I dati raccolti sono stati anche confrontati con le abilità presenti in un gruppo di pari con sviluppo nella norma. Gli studi considerati rispondevano ai requisiti richiesti dalla qualità della metodologia utilizzata e tutti hanno evidenziato difficoltà nel riconoscimento visivo delle emozioni. Gli autori avanzano alcune ipotesi per poter individuare in futuro le cause di queste carenze.

Abstract: Gli autori hanno condotto tre studi per valutare le abilità di ricopiatura a ricalco di immagini il bianco e nero da parte di bambini ipovedenti. Confrontando i dati con quelli di bambini senza disturbi visivi è stato possibile rilevare che il ricalco era più facile quando era loro permesso di analizzare i disegni senza interventi verbali. Questi bambini hanno mostrato minori capacità nel ricordare le immagini e nel nominarle.

Abstract: Questo studio ha valutato un intervento per migliorare l’uso degli occhiali da vista da parte di 4 soggetti affetti da ritardo mentale che in passato avevano rifiutato di portare gli occhiali prescritti. Una distrazione attraverso un rinforzo non contingente (NCR) ha migliorato l’uso autonomo degli occhiali da vista nel caso di uno dei partecipanti. Per gli altri partecipanti, è stato introdotto un pacchetto di trattamenti che consisteva in NCR, costo della risposta e una breve procedu ...; [Read more...] Questo studio ha valutato un intervento per migliorare l’uso degli occhiali da vista da parte di 4 soggetti affetti da ritardo mentale che in passato avevano rifiutato di portare gli occhiali prescritti. Una distrazione attraverso un rinforzo non contingente (NCR) ha migliorato l’uso autonomo degli occhiali da vista nel caso di uno dei partecipanti. Per gli altri partecipanti, è stato introdotto un pacchetto di trattamenti che consisteva in NCR, costo della risposta e una breve procedura di blocco della risposta (fino a che non erano passati 5 secondi senza alcun tentativo di rimuovere gli occhiali), e questo ha migliorato l’uso degli occhiali. Un’analisi delle componenti parziali ha rilevato che componenti diverse del trattamento erano necessarie o sufficienti per migliorare l’uso degli occhiali da vista nei partecipanti

Abstract: I movimenti oculari saccadici possono essere diversi nei bambini autistici confronto ad altre problematiche come ritardo mentale, ipertattività, bambini dislessici. La ricerca ha cercato di individuare le differenze e quantificarle.

Abstract: Le persone con cecità e disabilità visive hanno un accesso ridotto all'esercizio fisico rispetto alla popolazione generale durante le normali attività sociali. La pandemia di Coronavirus-19 ha sconvolto completamente la vita quotidiana della maggior parte degli individui in tutto il mondo e nel Regno Unito è stato imposto l'ordine di rimanere a casa. Una delle uniche ragioni per cui un individuo poteva uscire di casa era l'esercizio fisico quotidiano. In questo caso, abbiamo esaminato ...; [Read more...] Le persone con cecità e disabilità visive hanno un accesso ridotto all'esercizio fisico rispetto alla popolazione generale durante le normali attività sociali. La pandemia di Coronavirus-19 ha sconvolto completamente la vita quotidiana della maggior parte degli individui in tutto il mondo e nel Regno Unito è stato imposto l'ordine di rimanere a casa. Una delle uniche ragioni per cui un individuo poteva uscire di casa era l'esercizio fisico quotidiano. In questo caso, abbiamo esaminato come il blocco nazionale del Regno Unito abbia influito sull'accesso all'esercizio fisico per le persone con cecità e disabilità visiva. Abbiamo utilizzato un disegno a metodi misti, raccogliendo dati quantitativi da due misure consolidate (la Exercise Barriers and Benefits Scale e l'International Physical Activity Questionnaire) e dati qualitativi da domande aperte. Abbiamo riscontrato che, durante le fasi iniziali della serrata, gli ostacoli percepiti all'esercizio fisico sono aumentati rispetto ai livelli pre-pandemia, a causa di fattori quali la chiusura delle strutture per l'esercizio fisico e le difficoltà aggiuntive poste dalla distanza sociale. È interessante notare che durante le fasi successive della risposta del Regno Unito al Coronavirus-19, le barriere percepite sono diminuite fino a raggiungere livelli inferiori a quelli pre-pandemici. L'analisi tematica ha indicato che ciò potrebbe essere dovuto al fatto che i partecipanti hanno trovato nuovi metodi online per fare esercizio a casa, in combinazione con la timida riapertura delle strutture.

Abstract: Il trasporto pubblico è un'opzione valida che può aiutare le persone con disabilità visiva a superare le sfide della mobilità. L'obiettivo principale della revisione è identificare le disposizioni esistenti, le barriere e/o l'accesso ai servizi di trasporto pubblico per le persone con disabilità visiva. È stata condotta un'analisi di scoping sulla base del quadro proposto da Arskey e O'Malley. Sono stati selezionati sistematicamente 16 studi tra i 273 pubblicati, ottenuti da ricerche i ...; [Read more...] Il trasporto pubblico è un'opzione valida che può aiutare le persone con disabilità visiva a superare le sfide della mobilità. L'obiettivo principale della revisione è identificare le disposizioni esistenti, le barriere e/o l'accesso ai servizi di trasporto pubblico per le persone con disabilità visiva. È stata condotta un'analisi di scoping sulla base del quadro proposto da Arskey e O'Malley. Sono stati selezionati sistematicamente 16 studi tra i 273 pubblicati, ottenuti da ricerche in database elettronici. Dagli studi selezionati sono emersi quattro temi. Il tema principale è stato quello delle sfide legate all'accesso al trasporto pubblico dal punto di vista delle persone con disabilità visiva (PVD), con la presentazione delle informazioni, l'atteggiamento dei conducenti/lavoratori, la progettazione degli autobus, le barriere tecnologiche e l'accessibilità degli spazi pubblici come sottotemi. Gli altri tre temi sono stati le sfide segnalate dagli autisti, le strutture/adattamenti e le soluzioni disponibili, le politiche e le raccomandazioni. In conclusione, l'analisi attuale suggerisce che l'accesso al trasporto pubblico per le persone con disabilità visiva è notevolmente inadeguato. La scarsa presentazione delle informazioni, l'atteggiamento inadeguato degli autisti e il design incoerente degli autobus sembrano essere le principali barriere che le persone con disabilità visiva incontrano durante i viaggi con i mezzi pubblici.

Abstract: Rai Pubblica Utilità, in collaborazione con il Politecnico di Milano, ha realizzato la prima pubblicazione che affronta un tema cardine nella convivenza quotidiana, quello dell’accessibilità comunicativa, con la consapevolezza e la professionalità di chi questo tema lo ha posto al centro di ogni progetto da sviluppare nell’interesse di tutti. Un manuale per conoscere le vere esigenze degli utenti sordi e ciechi e per rendere realmente accessibile l’atto comunicativo in ogni suo aspetto ...; [Read more...] Rai Pubblica Utilità, in collaborazione con il Politecnico di Milano, ha realizzato la prima pubblicazione che affronta un tema cardine nella convivenza quotidiana, quello dell’accessibilità comunicativa, con la consapevolezza e la professionalità di chi questo tema lo ha posto al centro di ogni progetto da sviluppare nell’interesse di tutti. Un manuale per conoscere le vere esigenze degli utenti sordi e ciechi e per rendere realmente accessibile l’atto comunicativo in ogni suo aspetto e declinazione – dal design, ai contenuti digitali, ai palinsesti radiotelevisivi, agli artefatti, all’editoria, ai musei, ai webinar – senza tralasciare, come è ovvio, il ruolo e il supporto che l’Intelligenza Artificiale è in grado di dare oggi in tale ambito. Un testo realizzato con i contributi degli “addetti ai lavori”, destinato non solo a coloro che più specificamente si occupano di accessibilità nel campo della comunicazione, ma anche a coloro che riescono a cogliere l’importanza di farsi comprendere da tutti e nel migliore dei modi. Con il contributo di: Lucia Baracco, Monica Bernacchia, Valeria Luisa Bucchetti, Claudio Celeghin, Elena Corniglia, Elisabetta Corradin, Rosa Coscia, Francesco Cusati, Christoph Damm, Flavio Fogarolo, Franco Lisi, Carmen Marino, Maristella Matera, Alberto Messina, Patricia Ocampo, Stefano Ottaviani, Barbara Pennacchi, Ludovica Piro, Emanuele Pucci, Mauro Rossini, Aurelio Sartorio, Francesca Sbianchi, Andrea Sòcrati, Elena Tommasuolo, Valeria Tranfa, Alessia Varricchio.

Abstract: Questo studio ha analizzato l'accessibilità e l'usabilità delle domande di lavoro online da parte di persone con disabilità visive che utilizzano screen reader. Tre utenti non vedenti ed esperti di screen reader del team di ricerca hanno tentato di completare le domande di lavoro online di 30 aziende Fortune 500 selezionate a caso, con 90 tentativi di candidatura. Ogni tester ha utilizzato una diversa combinazione di screen reader e browser. I tester hanno incontrato notevoli ostacoli ...; [Read more...] Questo studio ha analizzato l'accessibilità e l'usabilità delle domande di lavoro online da parte di persone con disabilità visive che utilizzano screen reader. Tre utenti non vedenti ed esperti di screen reader del team di ricerca hanno tentato di completare le domande di lavoro online di 30 aziende Fortune 500 selezionate a caso, con 90 tentativi di candidatura. Ogni tester ha utilizzato una diversa combinazione di screen reader e browser. I tester hanno incontrato notevoli ostacoli nel completare le domande di lavoro online: 50 dei 90 tentativi (55,6%) sono andati a buon fine, ma 23 dei 30 siti web (76,7%) presentavano problemi critici che hanno impedito ad almeno un tester di completare la domanda. I tester hanno riscontrato 694 problemi di accessibilità e hanno dato una valutazione media di facilità d'uso di 3,60 (SD = 1,05) su 5 per i siti web delle domande di lavoro. Ventisei dei siti web per le domande di lavoro sono stati creati da otto fornitori di software per le domande di lavoro, con variazioni significative nell'accessibilità tra le diverse applicazioni che utilizzano lo stesso fornitore. I problemi di accessibilità e usabilità individuati nella maggior parte delle domande di lavoro online valutate rappresentano un inutile ostacolo all'occupazione per gli utenti di screen reader. Sebbene la percentuale di successo del 55,6% riscontrata in questo studio sia notevolmente più alta rispetto alle ricerche precedenti, solo il 23,3% dei siti web delle domande di lavoro era accessibile a tutti e tre gli screen reader. I fornitori di software per le domande di lavoro e le aziende che creano le proprie domande di lavoro online dovrebbero adottare un approccio di Universal Design seguendo le Linee guida per l'accessibilità dei contenuti web (WCAG) e implementando le soluzioni raccomandate per aumentare l'accessibilità delle loro applicazioni. I fornitori di software sono incoraggiati a offrire solo opzioni accessibili per la creazione di domande di lavoro online, in modo che le aziende non possano creare un modulo inaccessibile.

Abstract: Questo studio di caso ha esplorato la possibilità di utilizzare le note vocali di WhatsApp per insegnare l'inglese a studenti adulti con disabilità visive. Lo studio ha documentato in dettaglio le sfide e i vantaggi dell'apprendimento e dell'insegnamento dell'inglese tramite WhatsApp. In questo studio di caso, sono stati raccolti dati quantitativi e qualitativi, integrati e analizzati per capire la fattibilità dell'uso di WhatsApp per insegnare l'inglese a studenti con disabilità visiv ...; [Read more...] Questo studio di caso ha esplorato la possibilità di utilizzare le note vocali di WhatsApp per insegnare l'inglese a studenti adulti con disabilità visive. Lo studio ha documentato in dettaglio le sfide e i vantaggi dell'apprendimento e dell'insegnamento dell'inglese tramite WhatsApp. In questo studio di caso, sono stati raccolti dati quantitativi e qualitativi, integrati e analizzati per capire la fattibilità dell'uso di WhatsApp per insegnare l'inglese a studenti con disabilità visiva. Anche se lo studio di caso è stato principalmente qualitativo, sono stati raccolti e analizzati numericamente anche alcuni dati quantitativi. I dati numerici sono stati analizzati utilizzando statistiche descrittive e riportati sotto forma di numeri, tabelle e figure. Inoltre, i dati non numerici sono stati esaminati induttivamente e riportati in forma tematica. Il vantaggio dell'uso delle note vocali di WhatsApp è stato quello di fornire agli studenti una piattaforma per conversare in inglese e un'opportunità per riflettere sul proprio processo di apprendimento e sui propri progressi in modo critico. Ha fornito un'esperienza di apprendimento collaborativo indipendente dall'esperienza di apprendimento convenzionale di una classe. Lo studio ha rivelato che gli studenti con disabilità visiva si sono impegnati maggiormente nel processo di apprendimento e nel miglioramento delle loro abilità orali quando sono state utilizzate le note vocali di WhatsApp. La codifica dei messaggi e l'analisi dettagliata delle categorie di messaggi hanno rivelato chiaramente le competenze socio-emotive di ciascun partecipante allo studio. Le categorie di messaggi sono state adattate dal Community of Inquiry Framework e dalle categorie di messaggi suggerite da Naaman et al.

Abstract: Il contributo presenta una panoramica sul tema dell'accessibilità di materiale digitale da parte di persone con disabilità visiva. In particolare, viene esposta l'esperienza dell'Università di Torino, con il "Progetto di ricerca per l'individuazione, l'utilizzo, la diffusione e lo sviluppo di nuove tecnologie per favorire la partecipazione attiva agli studi universitari da parte di giovani con disabilità e DSA, nell'ottica dei principi dell'accessibilità universale, della personalizzaz ...; [Read more...] Il contributo presenta una panoramica sul tema dell'accessibilità di materiale digitale da parte di persone con disabilità visiva. In particolare, viene esposta l'esperienza dell'Università di Torino, con il "Progetto di ricerca per l'individuazione, l'utilizzo, la diffusione e lo sviluppo di nuove tecnologie per favorire la partecipazione attiva agli studi universitari da parte di giovani con disabilità e DSA, nell'ottica dei principi dell'accessibilità universale, della personalizzazione didattica e dell'inclusione", nel campo dello sviluppo e della diffusione di tecnologie per il supporto a studenti con disabilità visiva.