Abstract: La scuola italiana si confronta quotidianamente con una pluralità di bisogni educativi spesso legati a problematiche di autoregolazione cognitivo-comportamentale e relative alla sfera degli apprendimenti. Secondo l'approccio metodologico del peer to peer, il fare squadra contribuisce al benessere psicologico della classe e previene situazioni di stress e burnout. Gli autori propongono un modello organizzativo di supporto tra docenti realizzato nel servizio didattico per l'autismo di Vi ...; [Read more...]
La scuola italiana si confronta quotidianamente con una pluralità di bisogni educativi spesso legati a problematiche di autoregolazione cognitivo-comportamentale e relative alla sfera degli apprendimenti. Secondo l'approccio metodologico del peer to peer, il fare squadra contribuisce al benessere psicologico della classe e previene situazioni di stress e burnout. Gli autori propongono un modello organizzativo di supporto tra docenti realizzato nel servizio didattico per l'autismo di Vicenza.
Abstract: Negli ultimi anni, contributi quali ICF (Classificazione internazionale del funzionamento, della salute e della disabilità, OMS 2001), il modello della Qualità di Vita (Schalock e Verdugo, 2002), il paradigma dei sostegni (Thompson et al., 2004), hanno ampliato la cornice della presa in carico delle persone con disturbi del neurosviluppo (Weger et al., 2007). La ricerca ha inoltre evidenziato l’efficacia di un approccio basato sull’Analisi Applicata del Comportamento (ABA), nella proge ...; [Read more...]
Negli ultimi anni, contributi quali ICF (Classificazione internazionale del funzionamento, della salute e della disabilità, OMS 2001), il modello della Qualità di Vita (Schalock e Verdugo, 2002), il paradigma dei sostegni (Thompson et al., 2004), hanno ampliato la cornice della presa in carico delle persone con disturbi del neurosviluppo (Weger et al., 2007). La ricerca ha inoltre evidenziato l’efficacia di un approccio basato sull’Analisi Applicata del Comportamento (ABA), nella progettazione di interventi educativi-riabilitativi in persone con disturbi del neurosviluppo (ISS, 2011). Muovendosi all’interno di questo quadro teorico, con particolare riferimento al dominio dello Sviluppo Personale e a quello dell’Autodeterminazione (Schalock e Verdugo, 2002), è stata indagata l’efficacia di una procedura per l’acquisizione di un’abilità di autonomia primaria, quale il lavaggio delle mani, che ha coinvolto una ragazza di 28 anni con diagnosi di disturbo dello spettro dell’autismo e grave disabilità intellettiva. L’elaborato intende inoltre essere motivo di riflessione affinché l'innovazione scientifica possa trovare effettiva rispondenza nella progettazione dei Servizi per gli adulti con disabilità, nel segno dei principi di autodeterminazione e autonomia.
Abstract: Negli ultimi anni, contributi quali ICF (Classificazione Internazionale del funzionamento, della salute e della disabilità, OMS 2001), il modello della Qualità di Vita (Schalock e Verdugo, 2002), il Paradigma dei sostegni (Thompson et al., 2004) hanno ampliato la cornice della presa in carico delle persone con Disturbi del Neurosviluppo (Weger, De Bastiani, Dalmonego e Gorriero, 2007). La ricerca ha inoltre evidenziato l'efficacia di un approccio basato sull'Analisi Applicata del compo ...; [Read more...]
Negli ultimi anni, contributi quali ICF (Classificazione Internazionale del funzionamento, della salute e della disabilità, OMS 2001), il modello della Qualità di Vita (Schalock e Verdugo, 2002), il Paradigma dei sostegni (Thompson et al., 2004) hanno ampliato la cornice della presa in carico delle persone con Disturbi del Neurosviluppo (Weger, De Bastiani, Dalmonego e Gorriero, 2007). La ricerca ha inoltre evidenziato l'efficacia di un approccio basato sull'Analisi Applicata del comportamento (ABA) nella progettazione di interventi educativi-riabilitativi in persone con disturbi del neurosviluppo (ISS 2011). Muovendosi all'interno di questo quadro teorico, con particolare riferimento al dominio dello Sviluppo Personale e a quello dell'Autodeterminazione (Schalock e Verdugo, 2002), è stata indagata l'efficacia di una procedura per l'acquisizione di una abilità di autonomia primaria, quale il lavaggio delle mani, che ha coinvolto una ragazza di 28 anni con diagnosi di disturbo dello spettro dell'autismo e grave disabilità intellettiva. L'elaborato intende inoltre essere motivo di riflessione affinché l'innovazione scientifica possa trovare effettiva rispondenza nella progettazione die servizi per gli adulti con disabilità, nel segno dei principi di autodeterminazione e autonomia.
Abstract: Il presente studio delinea il percorso svolto dall’equipe di una RSA per progettare un intervento all’interno della cornice di Qualità di Vita in una persona con disabilità intellettiva grave, sindrome di Down, difficoltà nella comunicazione e disturbo nel controllo degli impulsi. L’inserimento in un contesto comunitario ha necessitato di un intervento mirato a ridurre i comportamenti problema e l’utilizzo di procedure di rinforzamento per i comportamenti positivi. Dal metodo, alla ...; [Read more...]
Il presente studio delinea il percorso svolto dall’equipe di una RSA per progettare un intervento all’interno della cornice di Qualità di Vita in una persona con disabilità intellettiva grave, sindrome di Down, difficoltà nella comunicazione e disturbo nel controllo degli impulsi. L’inserimento in un contesto comunitario ha necessitato di un intervento mirato a ridurre i comportamenti problema e l’utilizzo di procedure di rinforzamento per i comportamenti positivi. Dal metodo, alla valutazione e infine all’intervento l’articolo illustra il lavoro svolto.
Abstract: La valutazione multidimensionale e la progettazione individualizzata per le persone con disabilità, specie del neurosviluppo, rappresentano un campo ancora oggetto di dibattito e sperimentazione. Il panorama degli interventi in favore delle persone con disabilità è caratterizzato da eterogeneità e dalla crescente necessità di andare oltre la presa in carico sanitaria estendendo l'approccio ai bisogni ed alle aspettative di questi cittadini, in funzione della loro partecipazione alla co ...; [Read more...]
La valutazione multidimensionale e la progettazione individualizzata per le persone con disabilità, specie del neurosviluppo, rappresentano un campo ancora oggetto di dibattito e sperimentazione. Il panorama degli interventi in favore delle persone con disabilità è caratterizzato da eterogeneità e dalla crescente necessità di andare oltre la presa in carico sanitaria estendendo l'approccio ai bisogni ed alle aspettative di questi cittadini, in funzione della loro partecipazione alla comunità, contribuendo attivamente alla costruzione di una nuova società caratterizzata di umanizzazione, uguali opportunità, non discriminazione, inclusione per tutti. Rispetto a questo auspicio, esperienze e dibattiti hanno stimolato un vero e proprio cambiamento di paradigma di intervento che si è progressivamente evoluto integrando, come risultato da raggiungere, il miglioramento della Qualità di vita. Questo nuovo approccio porta a mettere in discussione il sistema esistente, sia in termini di progettazione che di erogazioni e servizi e sostegni e richiede la ricerca e sperimentazione di pratiche e sistemi più efficaci e coerenti con questi principi. ANFFAS ha sperimentato un sistema, le matrici ecologiche e dei sostegni, e si propone di trasferire tale modello concettuale in un sistema operativo organizzato, che consenta di mettere realmente al centro la persona con disabilità, anche con alte necessità di sostegno, nella pianificazione, erogazione e verifica di qualsiasi servizio e più in generale del progetto di vita individuale.
Abstract: L'articolo proposto si propone di dare evidenza degli esiti di un processo riabilitativo che si misuri anche su outcome che si richiamano a costrutti legati alla QoL. E' necessario, prima di dare rilievo di alcuni passaggi basilari, analizzare separatamente come possiamo rileggere la QoL come indicatore di esito e come possiamo progettare, di conseguenza, un Centro di riabilitazione per l'autismo in età evolutiva. Al termine di questo articolo la riflessione che si vorrà portare sarà q ...; [Read more...]
L'articolo proposto si propone di dare evidenza degli esiti di un processo riabilitativo che si misuri anche su outcome che si richiamano a costrutti legati alla QoL. E' necessario, prima di dare rilievo di alcuni passaggi basilari, analizzare separatamente come possiamo rileggere la QoL come indicatore di esito e come possiamo progettare, di conseguenza, un Centro di riabilitazione per l'autismo in età evolutiva. Al termine di questo articolo la riflessione che si vorrà portare sarà quella della necessaria ricerca costante di un equilibrio, sia nella progettazione dei Servizi sia nella prassi riabilitativa, tra obiettivi abilitativi/riabilitativi dichiarati dai diversi protocolli di intervento in uso e l'obiettivo primo e ultimo del nostro agire come professionisti, migliorare la qualità di vita delle persone di cui ci prendiamo cura. L'obiettivo della qualità di vita ad oggi è difficilmente inquadrabile in uno o più indicatori standard, proprio per la natura, la soggettività del concetto di qualità. Avanzare queste considerazioni è comunque necessario, nel nostro agire terapeutico, tendere verso uno o più obiettivi legati alla QoL per far sì che un buon progetto riabilitativo non perda mai di vista la sua genesi, quindi la persona.
Abstract: In questo lavoro viene presentato lo studio di un caso di una persona di 33 anni, con disabilità intellettiva grave e disturbi del comportamento aggressivi e distruttivi: si evince la necessità di una programmazione che vada oltre i limiti imposti dalla condizione di disabilità, per aiutare la persona ad esprimere le proprie potenzialità e determinare l’aumento di condotte funzionali che siano pre-requisiti per approfondimenti futuri. Per questo motivo, viene descritta la fase iniziale ...; [Read more...]
In questo lavoro viene presentato lo studio di un caso di una persona di 33 anni, con disabilità intellettiva grave e disturbi del comportamento aggressivi e distruttivi: si evince la necessità di una programmazione che vada oltre i limiti imposti dalla condizione di disabilità, per aiutare la persona ad esprimere le proprie potenzialità e determinare l’aumento di condotte funzionali che siano pre-requisiti per approfondimenti futuri. Per questo motivo, viene descritta la fase iniziale di assessment, con un doppio focus: uno sulla valutazione dei sostegni reali e l’altro sulla valutazione dell’indice di Qualità della Vita. Si prosegue descrivendo l’intervento, gli esiti raggiunti e le prospettive future.
Abstract: Progettare il futuro è ciò che molte realtà in Italia stanno facendo da una decina d’anni - ancor prima che nel 2016 fosse emanata la legge 112 conosciuta come Dopo di Noi – ricercando e sperimentando percorsi innovativi per preparare le persone con disabilità ad affrontare un futuro da protagonisti, realizzando percorsi di emancipazione dai genitori quanto essi sono ancora in vita attraverso progetti di vita stabili in co-abitazione. Con questo contributo si vogliono riprendere e appr ...; [Read more...]
Progettare il futuro è ciò che molte realtà in Italia stanno facendo da una decina d’anni - ancor prima che nel 2016 fosse emanata la legge 112 conosciuta come Dopo di Noi – ricercando e sperimentando percorsi innovativi per preparare le persone con disabilità ad affrontare un futuro da protagonisti, realizzando percorsi di emancipazione dai genitori quanto essi sono ancora in vita attraverso progetti di vita stabili in co-abitazione. Con questo contributo si vogliono riprendere e approfondire alcune riflessioni sul tema dell’indipendenza che sono state proposte su questa rivista in articoli precedenti, focalizzando lo sguardo sulle esperienze maturate nell’ultimo decennio in Lombardia, sui servizi che hanno agito per promuovere tali opportunità innovative e su chi al loro interno vi opera, con la finalità di valorizzarne le potenzialità e il loro ruolo sia nei processi di empowerment, che in quelli di sviluppo dell’indipendenza e dell’autodeterminazione in una prospettiva di vita adulta.
Abstract: La legislazione italiana si preoccupa di garantire il diritto soggettivo, il quale è alla base del progetto individuale per le persone con disabilità. Tale progetto comprende e si perfeziona anche attraverso il riconoscimento dei Diritti delle persone con disabilità promosso dalla Convenzione delle Nazioni Unite del 2006. L’articolo sviluppa il concetto di progetto individuale come complesso dinamico di interventi che durano una vita e che vogliono promuovere la qualità della vita dell ...; [Read more...]
La legislazione italiana si preoccupa di garantire il diritto soggettivo, il quale è alla base del progetto individuale per le persone con disabilità. Tale progetto comprende e si perfeziona anche attraverso il riconoscimento dei Diritti delle persone con disabilità promosso dalla Convenzione delle Nazioni Unite del 2006. L’articolo sviluppa il concetto di progetto individuale come complesso dinamico di interventi che durano una vita e che vogliono promuovere la qualità della vita della persona. Dai diritti all’autodeterminazione, dal fare scelte e prendere decisioni al creare opportunità, tutto viaggia sul filo tra tutela e protezione. Nel modello teorico offerto vi è l’analisi del processo di lavoro per arrivare a valutare e poi identificare capacità e sostegni da fornire nel corso della vita, poiché ogni età ha i suoi bisogni e suoi punti di forza.
Abstract: Il Progetto di vita (PdV) delle persone con disabilità e delle persone con autismo è diventato, negli ultimi tempi, un tema sempre più centrale di attualità. Sia le comunità e le istituzioni scientifiche (come ad es. la Società Italiana dei Disturbi del Neurosviluppo e l'Istituto Superiore di Sanità) e sia le varie iniziative politiche (ad es. quelle fatte dal Ministero per le Disabilità) hanno messo in evidenza la necessità di formulare una nuova normativa per permettere che anche le ...; [Read more...]
Il Progetto di vita (PdV) delle persone con disabilità e delle persone con autismo è diventato, negli ultimi tempi, un tema sempre più centrale di attualità. Sia le comunità e le istituzioni scientifiche (come ad es. la Società Italiana dei Disturbi del Neurosviluppo e l'Istituto Superiore di Sanità) e sia le varie iniziative politiche (ad es. quelle fatte dal Ministero per le Disabilità) hanno messo in evidenza la necessità di formulare una nuova normativa per permettere che anche le persone con disabilità possano avere un proprio progetto di vita. A tale scopo la nuova legge (dicembre 2021) dedica una parte notevole del proprio testo alla necessità di definire delle procedure ben precise e vincolanti per la programmazione del PdV IPP (Individualizzato, Partecipato e Personalizzato); tale piano , secondo la legge, rappresenta il mezzo principale sul quale basarsi per erogare i sostegni a favore delle persone disabili ma anche per le persone autistiche e garantire loro il pieno rispetto dei loro diritti e una buona qualità di vita. Un sostegno vero e qualitativo a favore di questa popolazione può davvero realizzarsi solo con un cambio di prospettiva nell'erogazione dei sostegni che si basi sulla realizzazione, dunque, del loro PdV, così come avviene anche per le persone a sviluppo tipico.