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Abstract: Imparare a leggere il paesaggio intorno, il contesto esatto in cui viviamo, a riconoscerne le caratteristiche fisiche, geografiche, sociali e culturali significa, in un certo senso, ri-conoscere sé stessi. Le attività di lettura e di esplorazione bibliografica, unitamente alle attività laboratoriali artistiche e di documentazione fotografica, sono strumenti accessibili capaci in questo senso, di accompagnare ciascuno a esprimersi in modo originale e creativo.

Abstract: L’articolo riporta una ricerca in cui alcune famiglie che si sono trovate in difficoltà con i figli si sono incontrate con professionisti che hanno giocato un ruolo chiave. Attraverso la narrazione congiunta del rapporto che si era instaurato, si è cercato di capire come l’esperienza sia stata compresa e rielaborata da entrambe le parti. Ciò ha permesso di individuare, attraverso un approccio ermeneutico-fenomenologico, alcuni temi di fondo: l’emergere di una fiducia reciproca capace d ...; [Read more...] L’articolo riporta una ricerca in cui alcune famiglie che si sono trovate in difficoltà con i figli si sono incontrate con professionisti che hanno giocato un ruolo chiave. Attraverso la narrazione congiunta del rapporto che si era instaurato, si è cercato di capire come l’esperienza sia stata compresa e rielaborata da entrambe le parti. Ciò ha permesso di individuare, attraverso un approccio ermeneutico-fenomenologico, alcuni temi di fondo: l’emergere di una fiducia reciproca capace di far superare gli eventuali ostacoli; l’orientamento positivo delle figure-chiave, che operano nell’essenziale mondo del quotidiano e possono creare «contesti che favoriscono lo sviluppo» dei figli e dei genitori; la creazione di nuove narrazioni che sostituiscono quelle precedenti.

Abstract: In questo articolo, le autrici prendono in esame la Legge 170/2020 a oltre dieci anni di distanza sottolineando il moltiplicarsi delle attività di screening, in virtù della cui diffusione si è resa indispensabile una mozione di consenso circa quali siano gli indici predittivi precoci più adatti all’individuazione dei soggetti a rischio, quale sia la fascia temporale più idonea all’individuazione precoce e quale sia la forza delle evidenze scientifiche che potrebbe guidare tale mozione ...; [Read more...] In questo articolo, le autrici prendono in esame la Legge 170/2020 a oltre dieci anni di distanza sottolineando il moltiplicarsi delle attività di screening, in virtù della cui diffusione si è resa indispensabile una mozione di consenso circa quali siano gli indici predittivi precoci più adatti all’individuazione dei soggetti a rischio, quale sia la fascia temporale più idonea all’individuazione precoce e quale sia la forza delle evidenze scientifiche che potrebbe guidare tale mozione di consenso. Da questa esigenza è stato formulato il primo dei quesiti clinici della nuova Consensus Conference per la gestione dei disturbi specifici dell’apprendimento: vengono qui presi in esame le novità rispetto alle precedenti Consensus Conference e linee guida, il metodo e le indicazioni cliniche.

Abstract: Nell'articolo in questione si prende in esame un punto fondamentale della nuova Linea Guida sui DSA 2022: per la prima volta compare la definizione del disturbo di comprensione come disturbo a sé stante, indipendente dal disturbo di decodifica (dislessia). La nuova Linea Guida sui DSA, infatti, dedica ampio spazio al tema della definizione diagnostica del disturbo della comprensione del testo, alla quale è riservato uno specifico quesito clinico (il numero 2), formulato come segue: “In ...; [Read more...] Nell'articolo in questione si prende in esame un punto fondamentale della nuova Linea Guida sui DSA 2022: per la prima volta compare la definizione del disturbo di comprensione come disturbo a sé stante, indipendente dal disturbo di decodifica (dislessia). La nuova Linea Guida sui DSA, infatti, dedica ampio spazio al tema della definizione diagnostica del disturbo della comprensione del testo, alla quale è riservato uno specifico quesito clinico (il numero 2), formulato come segue: “In bambini/ragazzi in età scolare, quali sono i criteri e le procedure diagnostiche per accertare il disturbo di comprensione del testo?”. Si tratta di un punto di arrivo di un lungo percorso. Le autrici mettono in luce vari aspetti come la metodologia di analisi delle evidenze (forza delle raccomandazioni e certezze delle prove) e le raccomandazioni per la pratica clinica (la fase diagnostica di primo e di secondo livello).

Abstract: La discalculia evolutiva è rimasta a lungo una categoria poco definita rispetto ai criteri e alle procedure per identificarla. La stessa terminologia usata per descrivere tale condizione di difficoltà ha sofferto, e tuttora patisce, una notevole eterogeneità che inevitabilmente non ha giovato alla ricerca e alla costruzione di un linguaggio condiviso. A differenza delle precedenti Consensus Conference, dove il tema della discalculia ha fatto riferimento a un limitato corpo di studi, fo ...; [Read more...] La discalculia evolutiva è rimasta a lungo una categoria poco definita rispetto ai criteri e alle procedure per identificarla. La stessa terminologia usata per descrivere tale condizione di difficoltà ha sofferto, e tuttora patisce, una notevole eterogeneità che inevitabilmente non ha giovato alla ricerca e alla costruzione di un linguaggio condiviso. A differenza delle precedenti Consensus Conference, dove il tema della discalculia ha fatto riferimento a un limitato corpo di studi, fondando parte delle considerazioni più sul parere di esperti che su dati di ricerca, la recente Linea Guida DSA 2022 ha potuto godere del contributo di numerosi lavori specifici, grazie al progressivo interesse sorto intorno alle difficoltà di apprendimento matematico. Nell’articolo vengono presi in esame il quesito clinico 3 (“Il riconoscimento di quantità simboliche e non-simboliche e le funzioni esecutive sono deficitarie in bambini con disturbo specifico del calcolo?”) e 4 (“Quali competenze matematiche e quali processi cognitivi devono risultare deficitari per porre diagnosi e per descrivere il profilo funzionale in bambini e ragazzi in età scolare con disturbo specifico del calcolo?”).

Abstract: Le persone con disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) mostrano profili molto eterogenei sia come prestazioni nel singolo compito accademico (ad esempio, lenti ne scorretti nella decodifica, oppure scorretti ma non lenti, lenti e non scorretti), sia come possibilità di coinvolgimento di più abilità contemporaneamente (decodifica, codifica fonografica, comprensione, abilità numeriche e/o del calcolo). Il tutto possibile con vari livelli di gravità e comorbilità con altri disturbi (d ...; [Read more...] Le persone con disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) mostrano profili molto eterogenei sia come prestazioni nel singolo compito accademico (ad esempio, lenti ne scorretti nella decodifica, oppure scorretti ma non lenti, lenti e non scorretti), sia come possibilità di coinvolgimento di più abilità contemporaneamente (decodifica, codifica fonografica, comprensione, abilità numeriche e/o del calcolo). Il tutto possibile con vari livelli di gravità e comorbilità con altri disturbi (di coordinazione motoria, di attenzione, di linguaggio e molti altri ancora). Gli autori dell’articolo prendono in esame il quesito numero 6 della Linea Guida DSA 2022 e in particolare: che cosa dice la letteratura, le novità rispetto alle precedenti Consensus Conference e linee guida, la forza delle raccomandazioni, la certezza delle prove, le indicazioni per la pratica clinica, le indicazioni e le raccomandazioni per la ricerca.

Abstract: La valutazione delle competenze linguistiche, sia orali che scritte, nei bambini bilingui rappresenta una sfida nel panorama logopedico italiano e internazionale. Uno dei principali punti critici che ostacolano ricerche più affidabili e trasversalmente applicabili è presente già nella definizione di bilinguismo. Per i logopedisti che si occupano di età evolutiva le differenti traiettorie di sviluppo linguistico tra bambini mono e bilingui ostacolano l’individuazione dei profili atipici ...; [Read more...] La valutazione delle competenze linguistiche, sia orali che scritte, nei bambini bilingui rappresenta una sfida nel panorama logopedico italiano e internazionale. Uno dei principali punti critici che ostacolano ricerche più affidabili e trasversalmente applicabili è presente già nella definizione di bilinguismo. Per i logopedisti che si occupano di età evolutiva le differenti traiettorie di sviluppo linguistico tra bambini mono e bilingui ostacolano l’individuazione dei profili atipici. Per il percorso diagnostico-terapeutico della popolazione infantile bilingue risultano carenti la ricerca clinica e la disponibilità di strumenti validati per la valutazione e l’intervento di questa popolazione. Una buona direzione è quella intrapresa dalla Linea Guida DSA 2022, che tenta di dare i primi riferimenti sull’inquadramento di tali patologie anche per la popolazione bilingue. Questo contributo ha lo scopo di riepilogare le buone prassi finora adottate e riproporre le raccomandazioni delineate dal nuovo documento mettendone a fuoco l’applicabilità nella pratica clinica.

Abstract: L’attuale Linea Guida DSA si propone di fornire raccomandazioni utili a migliorare e uniformare i protocolli diagnostici con adattamento alla realtà italiana dei sistemi di classificazione diagnostica, oltre a ridurre l’attuale variabilità diagnostica e la discrezionalità operativa. Le recenti disposizioni hanno riconosciuto garanzie utili a consentire il diritto allo studio per la conclusione dei percorsi scolastico-formativi, per l’accesso facilitato all’esame di guida, all’abilitazi ...; [Read more...] L’attuale Linea Guida DSA si propone di fornire raccomandazioni utili a migliorare e uniformare i protocolli diagnostici con adattamento alla realtà italiana dei sistemi di classificazione diagnostica, oltre a ridurre l’attuale variabilità diagnostica e la discrezionalità operativa. Le recenti disposizioni hanno riconosciuto garanzie utili a consentire il diritto allo studio per la conclusione dei percorsi scolastico-formativi, per l’accesso facilitato all’esame di guida, all’abilitazione professionale, ai concorsi pubblici e per l’utilizzo degli strumenti compensativi e le misure nei colloqui di selezione e nelle attività lavorative. Per l’accesso ai benefici di legge è indispensabile aggiornare la diagnosi dopo i 18 anni per chi l’avesse già ricevuta in età evolutiva. Per quanti, maggiorenni, richiedano una prima valutazione è necessario ottenere un’idonea documentazione medica redatta sulla base dei modelli di classificazione aggiornati. Si comprende, quindi, il bisogno di fornire indicazioni per adeguati percorsi diagnostici nella pratica clinica. Gli autori prendono in esame gli strumenti da utilizzare per la diagnosi dei DSA nell’adulto e le raccomandazioni.

Abstract: La recente Linea Guida DSA 2022 si conclude con il quesito dedicato all’efficacia del trattamento che, in virtù dell’elevata rilevanza dell’argomento in ambito clinico, è stato oggetto di indagine e discussione già nel precedente documento di consenso del 2011. In questo contributo, le autrici focalizzano l’attenzione sull’efficacia del trattamento della lettura, della scrittura, in merito al solo parametro costruttivo, e dell’espressione scritta.

Abstract: In questi ultimi dieci anni, la ricerca italiana sulla valutazione dell’impatto del lavoro in emergenza ha avuto un importante impulso, dato dall’istituzionalizzazione di molti gruppi di lavoro e intervento sui temi della psicologia dell’emergenza. Questo lavoro di review si pone, quindi, come contributo operativo alla rete di ricerca che in Italia si sta gradualmente organizzando. L’analisi della letteratura internazionale ha permesso di evidenziare un format metodologico piuttosto co ...; [Read more...] In questi ultimi dieci anni, la ricerca italiana sulla valutazione dell’impatto del lavoro in emergenza ha avuto un importante impulso, dato dall’istituzionalizzazione di molti gruppi di lavoro e intervento sui temi della psicologia dell’emergenza. Questo lavoro di review si pone, quindi, come contributo operativo alla rete di ricerca che in Italia si sta gradualmente organizzando. L’analisi della letteratura internazionale ha permesso di evidenziare un format metodologico piuttosto costante, che caratterizza la maggior parte delle ricerche sulla valutazione dell’impatto del lavoro in emergenza. Gli strumenti incontrati sono stati descritti in modo dettagliato nelle tabelle allegate, curando in particolar modo i punti di forza e debolezza, le proprietà psicometriche, il formato, le indicazioni d’uso e la presenza di eventuali studi di validazione nel contesto italiano. Sono stati presentati anche alcuni strumenti specifici per gli operatori dell’emergenza, spesso trasversali e creati ad hoc per singoli contesti di studio. La review si conclude con un’analisi critica della metodologia dominante negli studi sugli operatori dell’emergenza e la descrizione di nuovi orizzonti di ricerca.