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Abstract: L'articolo porta un interessante contributo alla riflessione sulla teoria e la pratica dell'integrazione scolastica degli alunni in situazione di handicap illustrando i contenuti di alcuni importanti documenti internazionali. Tra l'altro, viene evidenziata la necessità di una terminologia condivisa, fondamentale sia per la discussione sia per una corretta definizione di concetti e situazioni. Questo si dimostra difficile da ottenere per la continua evoluzione delle realtà e degli appro ...; [Read more...] L'articolo porta un interessante contributo alla riflessione sulla teoria e la pratica dell'integrazione scolastica degli alunni in situazione di handicap illustrando i contenuti di alcuni importanti documenti internazionali. Tra l'altro, viene evidenziata la necessità di una terminologia condivisa, fondamentale sia per la discussione sia per una corretta definizione di concetti e situazioni. Questo si dimostra difficile da ottenere per la continua evoluzione delle realtà e degli approcci e, a livello internazionale, per i problemi connessi alla traduzione.

Abstract: E' stato condotto uno studio all'interno di una piccola comunità inglese che ha indagato sulle modalità di cura messe in atto; Marian Barnes è la docente di Politica Sociale dell'Università di Brighton, che ha preso in esame l'esperienza di questa piccola comunità (fondata a Pilsdon, nel 1958 da un sacerdote) con lo scopo di sollevare importanti questioni riguardanti la "care" e la cosiddetta "etica del prendersi cura". Attraverso la raccolta e l'analisi delle testimonianze (di coloro ...; [Read more...] E' stato condotto uno studio all'interno di una piccola comunità inglese che ha indagato sulle modalità di cura messe in atto; Marian Barnes è la docente di Politica Sociale dell'Università di Brighton, che ha preso in esame l'esperienza di questa piccola comunità (fondata a Pilsdon, nel 1958 da un sacerdote) con lo scopo di sollevare importanti questioni riguardanti la "care" e la cosiddetta "etica del prendersi cura". Attraverso la raccolta e l'analisi delle testimonianze (di coloro che vivono nella comunità) la studiosa ha potuto osservare lo svolgimento delle pratiche di cura le quali si basano sulla relazione (o relazioni) che si viene a creare nella vita quotidiana; tale relazione riguarda un concetto più ampio, nel senso che essa si riferisce non solo tra due o più persone fra di loro, ma anche al rapporto tra l'individuo con se stesso e con il mondo che lo circonda, con l'ambiente (e quindi, il suo mantenimento, riproduzione) per viverlo nel miglior modo possibile. Il modo di vivere nella comunità di Pilsdon mette in evidenza lo sviluppo di uno scenario in grado di espandere il concetto di etica della cura; ed è in questa prospettiva che si evidenzia una costante interdipendenza tra le persone e gli altri soggetti che vivono o che esistono nella comunità e che fanno parte anche loro del processo di cura: animali, terreni, natura, spazi. Questa interdipendenza che include tutti gli elementi che riguardano il processo di cura (dare e ricevere) offre una visione alternativa al predominio individualistico che ha guidato i servizi basati su modelli personalizzati; svolgere un lavoro di assistenza differente può contribuire alla trasformazione sociale.

Abstract: I protocolli riabilitativi sono strumenti essenziali per l’applicazione delle migliori evidenze scientifiche nella pratica quotidiana, secondo le linee tracciate dall’Evidence Based Medicine/EBM. Per la loro caratteristica precipua, ovvero la necessità, oltre che di competenza tecnico-scientifica, di adattamento al contesto operativo e organizzativo specifico, costituiscono però anche una buona occasione per migliorare il benessere lavorativo degli operatori nel momento in cui questi d ...; [Read more...] I protocolli riabilitativi sono strumenti essenziali per l’applicazione delle migliori evidenze scientifiche nella pratica quotidiana, secondo le linee tracciate dall’Evidence Based Medicine/EBM. Per la loro caratteristica precipua, ovvero la necessità, oltre che di competenza tecnico-scientifica, di adattamento al contesto operativo e organizzativo specifico, costituiscono però anche una buona occasione per migliorare il benessere lavorativo degli operatori nel momento in cui questi diventano il fulcro effettivo dei processi decisionali e di cambiamento che l’adozione di un protocollo comporta. Il seguente lavoro tratta proprio di un’esperienza di realizzazione di benessere lavorativo condotta nell’ambito del processo di revisione di due protocolli logopedici.

Abstract: Il disturbo specifico di apprendimento (DSA) è un disturbo del neurosviluppo che riporta 2-10 casi su 100, in Italia il 5% (DSM-5). Per una diagnosi di disturbi specifici della lettura e della scrittura, bisogna attendere la fine del secondo anno di scuola primaria; con i dati presenti in letteratura, risulta però possibile individuare precocemente eventuali difficoltà nei primi apprendimenti, con la successiva necessità di avviare percorsi di potenziamento mirati. Questo studio ha lo ...; [Read more...] Il disturbo specifico di apprendimento (DSA) è un disturbo del neurosviluppo che riporta 2-10 casi su 100, in Italia il 5% (DSM-5). Per una diagnosi di disturbi specifici della lettura e della scrittura, bisogna attendere la fine del secondo anno di scuola primaria; con i dati presenti in letteratura, risulta però possibile individuare precocemente eventuali difficoltà nei primi apprendimenti, con la successiva necessità di avviare percorsi di potenziamento mirati. Questo studio ha lo scopo di: 1) creare un protocollo di screening in grado di intercettare eventuali difficoltà che si possono manifestare nei primi stadi di apprendimento della letto-scrittura; 2) effettuare un primo studio preliminare; 3) analizzare la correlazione fra le competenze, definite predittive degli apprendimenti, e i primi stadi di apprendimento di letto-scrittura, confrontando i nostri risultati con quelli disponibili in letteratura. Una delle innovazioni del nostro studio è rappresentata dalla creazione di uno strumento digitale di screening somministrabile quindi in modalità telematica. In seguito alla creazione delle prove del protocollo, è stato reclutato un gruppo di bambini frequentanti la prima classe della scuola primaria, grazie alla collaborazione dell'Istituto Comprensivo di Seravezza (LU). L'adesione al progetto è stata volontaria ed hanno partecipato 15 bambini appartenenti a due classi dell'Istituto. Successivamente sono state effettuate le analisi statistiche, dalle quali sono emerse numerose correlazioni significative fra le abilità predittive e i primi apprendimenti scolastici, risultati che si pongono in continuità con gli studi disponibili in letteratura.

Abstract: Il Protocollo Logopedico De Filippis si fonda sui presupposti teorici della Neuropsicologia Cognitiva che consentono di comprendere, partendo dal funzionamento normale e dagli errori commessi dal paziente in uno o più compiti, quali siano le componenti del sistema cognitivo la cui trasformazione è responsabile degli errori stessi. Nell’articolo viene dunque presentato in modo esaustivo il Protocollo, che vuole essere uno strumento terapeutico interattivo e flessibile utile a logopedist ...; [Read more...] Il Protocollo Logopedico De Filippis si fonda sui presupposti teorici della Neuropsicologia Cognitiva che consentono di comprendere, partendo dal funzionamento normale e dagli errori commessi dal paziente in uno o più compiti, quali siano le componenti del sistema cognitivo la cui trasformazione è responsabile degli errori stessi. Nell’articolo viene dunque presentato in modo esaustivo il Protocollo, che vuole essere uno strumento terapeutico interattivo e flessibile utile a logopedisti, insegnanti e psicopedagogisti che trattano disturbi del linguaggio di varia natura e che necessitano di materiale strutturato per il recupero di abilità linguistiche in input e/o in output.

Abstract: In questo articolo viene presentato lo sviluppo di un protocollo operativo in tema di disfagia in sindromi neurologiche in età adulta e involutiva. Ricordiamo che un protocollo in genere è uno strumento adottato in un contesto aziendale contenente indicazioni sui comportamenti clinici da assumere in un dato quadro patologico tenuto conto delle linee guida, delle più significative indicazioni in letteratura e dei vincoli del contesto in cui si opera. Questo strumento va inteso quindi co ...; [Read more...] In questo articolo viene presentato lo sviluppo di un protocollo operativo in tema di disfagia in sindromi neurologiche in età adulta e involutiva. Ricordiamo che un protocollo in genere è uno strumento adottato in un contesto aziendale contenente indicazioni sui comportamenti clinici da assumere in un dato quadro patologico tenuto conto delle linee guida, delle più significative indicazioni in letteratura e dei vincoli del contesto in cui si opera. Questo strumento va inteso quindi come una traccia da seguire con i dovuti adattamenti nel tempo, riconducibili sia a ragioni tecnico-professionali (evoluzione delle conoscenze relative alla patologia oggetto del protocollo) sia al variare delle condizioni gestionali - organizzative del contesto.

Abstract: Il documento propone il protocollo operativo per l'inserimento al lavoro dei disabili ex L.68/99 con particolare attenzione ai casi complessi e multiproblematici.

Abstract: La ricerca sulla dislessia sta mettendo sempre più in luce che il disturbo può essere prodotto dalla concomitanza di una serie di fattori e che un assessment completo può includere, oltre alle prove classiche di apprendimento e di intelligenza, anche prove che esaminano il ruolo di questi fattori e, in primo luogo, quello della Memoria di Lavoro Fonologica. Il presente lavoro presenta una nuova prova (span di MLFA) per esaminare la Memoria di Lavoro Fonologica, che include la considera ...; [Read more...] La ricerca sulla dislessia sta mettendo sempre più in luce che il disturbo può essere prodotto dalla concomitanza di una serie di fattori e che un assessment completo può includere, oltre alle prove classiche di apprendimento e di intelligenza, anche prove che esaminano il ruolo di questi fattori e, in primo luogo, quello della Memoria di Lavoro Fonologica. Il presente lavoro presenta una nuova prova (span di MLFA) per esaminare la Memoria di Lavoro Fonologica, che include la considerazione dei meccanismi associativi che sembrano particolarmente importanti nell'apprendimento della lettura e offre dati normativi per le fasce scolastiche dalla quarta primaria alla seconda secondaria di I grado. L'agibilità della prova e la sua capacità di cogliere aspetti fondamentali della lettura e della dislessia suggeriscono di includerla nell'assessment di routine.

Abstract: Quella che si crea quando uno studente manifesta comportamenti di provocazione, di sfida o di minaccia, é una delle situazioni più difficili che gli insegnanti si possono trovare ad affrontare, soprattutto se sono sprovvisti di modalità per gestire attivamente questi episodi e se si lasciano coinvolgere nella tensione del confronto con lo studente. Basandosi sul presupposto che il ruolo dell'insegnante può essere determinante e tenendo conto delle funzioni comunicative di questi compor ...; [Read more...] Quella che si crea quando uno studente manifesta comportamenti di provocazione, di sfida o di minaccia, é una delle situazioni più difficili che gli insegnanti si possono trovare ad affrontare, soprattutto se sono sprovvisti di modalità per gestire attivamente questi episodi e se si lasciano coinvolgere nella tensione del confronto con lo studente. Basandosi sul presupposto che il ruolo dell'insegnante può essere determinante e tenendo conto delle funzioni comunicative di questi comportamenti, l'articolo suggerisce alcune strategie utili per prevenirli attraverso orme di supporto allo studente e, quando si siano manifestati, per "neutralizzarli" evitando che la situazione degeneri.

Abstract: Sigmund Freud e Eric Clapton. La psicoanalisi e il blues. Accomunati dalla nostalgia, un affetto preponderante sia nella terapia sia nel blues che non è tanto una musica quanto una visione del mondo. Legati però anche dalla struttura (il setting psicoanalitico e le dodici battute del blues), che permette il racconto della storia personale, e dall'ironia, che coglie i limiti dell'uomo senza rifiutare la responsabilità di se stessi.