Abstract: In letteratura vi sono due posizioni principali che cercano di spiegare le basi innate delle competenze numeriche: una afferma che i bambini, già di pochi mesi, possiedono un «modulo numerico» che li rende in grado di concettualizzare e comprendere l'esatta numerosità di un insieme di elementi (Butterworth, 1999); l'altra che i neonati nascano possedendo solo un senso approssimato della numerosità (Feigenson, Dehaene e Spelke, 2004), sul quale, con l'aiuto del linguaggio, viene costrui ...; [Read more...]
In letteratura vi sono due posizioni principali che cercano di spiegare le basi innate delle competenze numeriche: una afferma che i bambini, già di pochi mesi, possiedono un «modulo numerico» che li rende in grado di concettualizzare e comprendere l'esatta numerosità di un insieme di elementi (Butterworth, 1999); l'altra che i neonati nascano possedendo solo un senso approssimato della numerosità (Feigenson, Dehaene e Spelke, 2004), sul quale, con l'aiuto del linguaggio, viene costruito il concetto di numerosità esatta. In questo studio si è indagato se le prestazioni ai compiti che richiedono una stima approssimata della numerosità siano relate alle prestazioni a compiti che richiedono una stima esatta. I risultati indicano che la scarsa competenza numerica sembra connessa a una scarsa comprensione non della numerosità esatta ma dei numerali simbolici.