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Abstract: Gli autori hanno condotto una ricerca sistematica sulla letteratura esistente per indagare sulle proprietà psicometriche e l'utilità clinica dei test che valutano le limitazioni funzionali nei bambini diagnosticati con paralisi cerebrale infantile. Sono stati individuati 29 articoli scientifici e otto indicatori che rispondevano ai criteri posti. La Gross Motor Function Measure and Activities Scale for Kids è risultato lo strumento più valido e in grado di considerare tutte le aree del ...; [Read more...] Gli autori hanno condotto una ricerca sistematica sulla letteratura esistente per indagare sulle proprietà psicometriche e l'utilità clinica dei test che valutano le limitazioni funzionali nei bambini diagnosticati con paralisi cerebrale infantile. Sono stati individuati 29 articoli scientifici e otto indicatori che rispondevano ai criteri posti. La Gross Motor Function Measure and Activities Scale for Kids è risultato lo strumento più valido e in grado di considerare tutte le aree della valutazione, mentre altri strumenti necessitano di ulteriori validazioni come: il Child Health Questionnarie, il Functional Assessment Questionnaire, la Functional Mobility Scale ed altri.

Abstract: Gli autori si sono chiesti se una diagnosi condotta all'età di 24 mesi su bambini con disturbo del linguaggio possa essere utile per individuare strategie di intervento e individuare problemi più gravi nello sviluppo neurologico. A tal fine sono stati utilizzati indicatori standardizzati in lingua tedesca su 100 bambini che presentavano problemi del linguaggio. I risultati hanno permesso di cogliere la presenza di problemi neuroevolutivi o cognitivi con percentuali significative. L'int ...; [Read more...] Gli autori si sono chiesti se una diagnosi condotta all'età di 24 mesi su bambini con disturbo del linguaggio possa essere utile per individuare strategie di intervento e individuare problemi più gravi nello sviluppo neurologico. A tal fine sono stati utilizzati indicatori standardizzati in lingua tedesca su 100 bambini che presentavano problemi del linguaggio. I risultati hanno permesso di cogliere la presenza di problemi neuroevolutivi o cognitivi con percentuali significative. L'intervento precoce efficace richiede di avere chiare informazioni tra disturbo del linguaggio recettivo o espressivo, cosa che la diagnosi a 24 mesi può offrire.

Abstract: Gli autori hanno voluto individuare gli elementi più incisivi di comorbilità nella paralisi cerebrale infantile con quadriplegia spastica. Per questo sono state e esaminate le cartelle cliniche relative all'attività di14 anni in una struttura di neurologia pediatrica. Sono state prese in considerazione variabili demografiche, i fattori di rischio del periodo pre peri e postnatale. Sono stati considerate le aree uditiva, visiva, l'alimentazione e l'epilessia. I dati raccolti hanno perme ...; [Read more...] Gli autori hanno voluto individuare gli elementi più incisivi di comorbilità nella paralisi cerebrale infantile con quadriplegia spastica. Per questo sono state e esaminate le cartelle cliniche relative all'attività di14 anni in una struttura di neurologia pediatrica. Sono state prese in considerazione variabili demografiche, i fattori di rischio del periodo pre peri e postnatale. Sono stati considerate le aree uditiva, visiva, l'alimentazione e l'epilessia. I dati raccolti hanno permesso di rilevare la frequenza significativa tra il tipo di paralisi in oggetto e comorbilità con disturbi sensoriali ed epilessia.

Abstract: I bambini con paralisi cerebrale infantile impiegano maggiore dispendio di energia per il movimento confronto ai coetanei sani e gli autori hanno voluto valutare la relazione possibile tra energia impiegata nel camminare e limitazione funzionale. I dati raccolti su un campione di bambini potevano anche essere utilizzati per individuare sottogruppi di classificazione grosso motoria. Lo studio longitudinale condotto su 184 bambini deambulanti ha preso in esame il costo energetico, la lim ...; [Read more...] I bambini con paralisi cerebrale infantile impiegano maggiore dispendio di energia per il movimento confronto ai coetanei sani e gli autori hanno voluto valutare la relazione possibile tra energia impiegata nel camminare e limitazione funzionale. I dati raccolti su un campione di bambini potevano anche essere utilizzati per individuare sottogruppi di classificazione grosso motoria. Lo studio longitudinale condotto su 184 bambini deambulanti ha preso in esame il costo energetico, la limitazione motoria, la restrizione nella partecipazione e lo stato di salute. Sono emerse differenze nei sottogruppi della classificazione motoria, ma l'energia impiegata non è risultata correlata al livello di partecipazione o allo stato di salute.

Abstract: Gli autori si sono proposti di individuare strumenti psicometrici in grado di rilevare gli atteggiamenti dei bambini verso i loro pari disabili. La ricerca condotta sulla letteratura esistente ha voluto individuare questionari autovalutativi che tenessero conto della dimensione affettiva, comportamentale e cognitiva. Sono stati individuati 19 test che rispondevano ai criteri posti. Dopo aver scartato quelli troppo datati e quelli che si riferivano ad una sola dimensione, è stato possib ...; [Read more...] Gli autori si sono proposti di individuare strumenti psicometrici in grado di rilevare gli atteggiamenti dei bambini verso i loro pari disabili. La ricerca condotta sulla letteratura esistente ha voluto individuare questionari autovalutativi che tenessero conto della dimensione affettiva, comportamentale e cognitiva. Sono stati individuati 19 test che rispondevano ai criteri posti. Dopo aver scartato quelli troppo datati e quelli che si riferivano ad una sola dimensione, è stato possibile individuare la Acceptance Scale a la McMaster Attitude Towards Children with handicaps Scale CATCH come gli strumenti più validi.

Abstract: Siccome la qualità della vita viene spesso confusa con la funzionalità, gli autori hanno voluto esaminare la relazione tra questi due aspetti nei bambini con paralisi cerebrale infantile. Sono stati intervistati 205 genitori di bambini di età compresa tra i 4 e i 12 anni ed altri 53 con bambini nella norma. A tutti è stato chiesto di compilare il Cerebral Palsy Quality of Life Questionnaire for Children e la Gross Motor Function Classification System. I dati raccolti hanno evidenziato ...; [Read more...] Siccome la qualità della vita viene spesso confusa con la funzionalità, gli autori hanno voluto esaminare la relazione tra questi due aspetti nei bambini con paralisi cerebrale infantile. Sono stati intervistati 205 genitori di bambini di età compresa tra i 4 e i 12 anni ed altri 53 con bambini nella norma. A tutti è stato chiesto di compilare il Cerebral Palsy Quality of Life Questionnaire for Children e la Gross Motor Function Classification System. I dati raccolti hanno evidenziato che per molti genitori i valori della qualità della vita coincidevano con le abilità funzionali presenti, ma non i servizi. I bambini con paralisi infantile tendono ad indicare alti valori nella qualità della vita anche in presenza di bassi livelli funzionali.

Abstract: Per descrivere la paralisi cerebrale infantile si utilizzano la classificazione della qualità e gli indicatori topografici della disabilità motoria. Gli autori hanno confrontato alcune caratteristiche della classificazione della paralisi cerebrale infantile in relazione alla qualità della vita e alla partecipazione di bambini in età scolare per cogliere possibili modificazioni nel tempo. Lo studio longitudinale, condotto su 93 casi valutati all'età di due anni e poi a nove anni, ha per ...; [Read more...] Per descrivere la paralisi cerebrale infantile si utilizzano la classificazione della qualità e gli indicatori topografici della disabilità motoria. Gli autori hanno confrontato alcune caratteristiche della classificazione della paralisi cerebrale infantile in relazione alla qualità della vita e alla partecipazione di bambini in età scolare per cogliere possibili modificazioni nel tempo. Lo studio longitudinale, condotto su 93 casi valutati all'età di due anni e poi a nove anni, ha permesso di rilevare la stabilità del deficit nell'arco dei sei anni per la maggioranza dei casi. I cambiamenti hanno interessato una minoranza e gli autori segnalano la necessità di monitorare gli effetti degli interventi in questo sottogruppo.

Abstract: Gli autori presentano una sintesi del capitolo 12 del volume scritto da loro sulla valutazione neurologica nei primi due anni di vita. Il trattamento intensivo nei primi anni di vita e la riabilitazione precoce richiedono strumenti clinici diagnostici della struttura cerebrale in grado di individuare i meccanismi patogeni delle funzioni visive. In particolare l'articolo approfondisce alcuni aspetti della leucomalacia periventricolare e dell'emorragia intraventricolare.