Abstract: In questo articolo viene proposto un modello cognitivo delle allucinazioni che trae spunto dal lavoro dell'Oxford Cognitive Therapy Group sui disturbi d'ansia. In particolare, viene dato particolare risalto alle somiglianze, in termini di fattori precipitanti e di mantenimento, con il modello del disturbo ossessivo proposto da A. Wells. Si afferma che le allucinazioni uditive, al pari delle intrusioni ossessive siano fenomeni relativamente normali e piuttosto diffusi. A rendere queste ...; [Read more...]
In questo articolo viene proposto un modello cognitivo delle allucinazioni che trae spunto dal lavoro dell'Oxford Cognitive Therapy Group sui disturbi d'ansia. In particolare, viene dato particolare risalto alle somiglianze, in termini di fattori precipitanti e di mantenimento, con il modello del disturbo ossessivo proposto da A. Wells. Si afferma che le allucinazioni uditive, al pari delle intrusioni ossessive siano fenomeni relativamente normali e piuttosto diffusi. A rendere queste esperienze problematiche, oltre ai fattori biologici sottostanti, sarebbero alcune valutazioni metacognitive operate dai pazienti che riguardano sia il contenuto che l'esperienza stessa del sentire le voci. Poi, la messa in atto di strategie per la ricerca di sicurezza aggraverebbe le condizioni generali per le stesse ragioni per cui ciò accade nel modello di Wells. Vengono discusse alcune implicazioni cliniche che derivano dalla cornice teorica presentata.
Abstract: Bomba H in questo numero propone una riflessione sull'integrazione e sul problema dell'accettazione della diversità, in qualsiasi forma essa si manifesti: il razzismo.
Abstract: La sindrome di Williams è una malattia genetica rara che comporta, accanto a particolari indicatori clinici, un fenotipo cognitivo e comportamentale specifico. La ricerca è molto avanzata riguardo alla definizione del profilo cognitivo di questi pazienti, ma tende a dare scarse indicazioni sul trattamento della persona con sindrome di Williams intesa nella sua integrità. Questo contributo illustra un caso clinico di adulto con sindrome di Williams trattato mediante l’integrazione di un ...; [Read more...]
La sindrome di Williams è una malattia genetica rara che comporta, accanto a particolari indicatori clinici, un fenotipo cognitivo e comportamentale specifico. La ricerca è molto avanzata riguardo alla definizione del profilo cognitivo di questi pazienti, ma tende a dare scarse indicazioni sul trattamento della persona con sindrome di Williams intesa nella sua integrità. Questo contributo illustra un caso clinico di adulto con sindrome di Williams trattato mediante l’integrazione di un intervento sistemico condotto con la famiglia con un intervento cognitivo - comportamentale condotto con l’individuo. Le finalità principali dell’intervento integrato erano la ridefinizione dei ruoli e l’accettazione della condizione genetica del paziente da parte della famiglia e l’apprendimento di modalità di controllo emotivo e di adattamento sociale più efficaci da parte del paziente. L’obiettivo generale era quello di individuare e mettere in pratica alcune linee di intervento psicoterapeutico con questo tipo di paziente, partendo
Abstract: La personalità di tipo D, una tendenza congiunta ad esprimere affettività negativa (NA) e inibizione sociale (SI), appare associata ad una prognosi cardiaca negativa. La scala Tipo D 14 (DS 14) è una misura psicometricamente adeguata per misurare il tipo D. Il presente contributo presenta lo studio preliminare di validazione della versione italiana della DS 14. 145 pazienti cardiopatici hanno completato la DS 14, le scale di nevroticismo ed estroversione dell’Eysenck Personality Invent ...; [Read more...]
La personalità di tipo D, una tendenza congiunta ad esprimere affettività negativa (NA) e inibizione sociale (SI), appare associata ad una prognosi cardiaca negativa. La scala Tipo D 14 (DS 14) è una misura psicometricamente adeguata per misurare il tipo D. Il presente contributo presenta lo studio preliminare di validazione della versione italiana della DS 14. 145 pazienti cardiopatici hanno completato la DS 14, le scale di nevroticismo ed estroversione dell’Eysenck Personality Inventory, lo State-Trait Anxiety Inventory e il Questionario sulla Depressione. 30 pazienti hanno completato la DS 14 due volte. L’analisi fattoriale della DS 14 conferma i due tratti dominanti della versione originale: NA che spiega il 38% e SI il 18% della varianza totale. Tutti gli item di NA e SI saturano tra 0,46 e 0,80 nei fattori corrispondenti. Le scale NA e SI sono internamente consistenti e stabili in un periodo di 30 giorni. Riguardo alla validità, NA correla positivamente con il nevroticismo e SI correla negativamente con l’estroversione. Usando un cut-off di 9, 41 soggetti (28%) sono stati classificati come tipo D: Questi hanno ottenuto punteggi più elevati dei non Tipo D sia nella depressione, sia nell’ansia. La DS 14 italiana è una misura breve e psicometricamente affidabile dell’affettività negativa e dell’inibizione sociale che può essere utile sia negli studi epidemiologici, sia nella ricerca.