Abstract: Nel 2007, la Lega del Filo la d' Oro celebrerà il quarantesimo anniversario di attività del Centro di Riabilitazione e sta organizzando un seminario scientifico, ed un congresso internazionale sulla comunicazione. Per quanto riguarda la famiglia la Lega del Filo d'Oro fornisce un concreto supporto offrendo assistenza e indicazioni precise. Da molti anni attua un programma di coinvolgimento e di formazione per i genitori dei pluriminorati: il parent training. Un nuovo corso si è interes ...; [Read more...]
Nel 2007, la Lega del Filo la d' Oro celebrerà il quarantesimo anniversario di attività del Centro di Riabilitazione e sta organizzando un seminario scientifico, ed un congresso internazionale sulla comunicazione. Per quanto riguarda la famiglia la Lega del Filo d'Oro fornisce un concreto supporto offrendo assistenza e indicazioni precise. Da molti anni attua un programma di coinvolgimento e di formazione per i genitori dei pluriminorati: il parent training. Un nuovo corso si è interessato del movimento del corpo come principale mezzo di espressione e comunicazione, mentre con l’ospedale Bambin Gesù di Roma si sta portando avanti una ricerca per analizzare i casi seguiti all’interno del Centro di Riabilitazione in questi 40 anni.
Abstract: La ricerca ha verificato la possibilità di utilizzare specifici programmi che sfruttano microswitch a vantaggio dell'autonomia di persone con residui visivi minimi, scarsi repertori comportamentali e deboli abilità cognitive per la discriminazione di stimoli ambientali. Infatti questi soggetti pluriminorati sono per lo più passivi e incapaci di autodeterminarsi nella gestione dello spazio quotidiano. Gli autori hanno realizzato un programma in grado di aiutare la persona ad esercitare ...; [Read more...]
La ricerca ha verificato la possibilità di utilizzare specifici programmi che sfruttano microswitch a vantaggio dell'autonomia di persone con residui visivi minimi, scarsi repertori comportamentali e deboli abilità cognitive per la discriminazione di stimoli ambientali. Infatti questi soggetti pluriminorati sono per lo più passivi e incapaci di autodeterminarsi nella gestione dello spazio quotidiano. Gli autori hanno realizzato un programma in grado di aiutare la persona ad esercitare delle scelte in base a stimoli dati.
Abstract: Gli autori hanno voluto verificare la validità di un programma sperimentale realizzato per mettere nella condizione un bambino di nove anni con grave immobilità motoria di scegliere tra diversi stimoli ambientali. Il programma si basava sul movimento oculare registrato da microswitches in relazione a semplici stimoli forniti da un programma computerizzato. L'assenza di reazione oculare allo stimolo dava l'input per identificarlo come non gradito e passare al successivo. È stato possibi ...; [Read more...]
Gli autori hanno voluto verificare la validità di un programma sperimentale realizzato per mettere nella condizione un bambino di nove anni con grave immobilità motoria di scegliere tra diversi stimoli ambientali. Il programma si basava sul movimento oculare registrato da microswitches in relazione a semplici stimoli forniti da un programma computerizzato. L'assenza di reazione oculare allo stimolo dava l'input per identificarlo come non gradito e passare al successivo. È stato possibile stabilire movimenti corrispondenti a livelli di preferenza e mantenere tale comportamento a distanza dal trattamento. Gli autori ritengono il programma utile per favorire comportamenti di scelta da parte di soggetti pluriminorati in contesti stimolanti.
Abstract: Uno degli obiettivi più importanti da tenere presente nell'intervento educativo di persone con ritardo mentale grave e pluriminorazioni è l'apprendimento di abilità occupazionali che rendano la persona autonoma nella loro gestione. Di solito si pensa ad interventi individuali, ma recentemente sono stati realizzati programmi che hanno coinvolto gruppi di pari per la costruzione di abilità di cooperazione. Gli autori hanno proposto la visione di filmati ad un gruppo di educatori, fisiote ...; [Read more...]
Uno degli obiettivi più importanti da tenere presente nell'intervento educativo di persone con ritardo mentale grave e pluriminorazioni è l'apprendimento di abilità occupazionali che rendano la persona autonoma nella loro gestione. Di solito si pensa ad interventi individuali, ma recentemente sono stati realizzati programmi che hanno coinvolto gruppi di pari per la costruzione di abilità di cooperazione. Gli autori hanno proposto la visione di filmati ad un gruppo di educatori, fisioterapisti e tecnici per confrontare i vantaggi offerti da programmi che prevedono il lavoro cooperativo in confronto all’insegnamento individuale di abilità in soggetti pluriminorati.
Abstract: Disponiamo ormai di molte ricerche che si sono interessate di valutare l'accettazione sociale dei microswitch nei programmi specifici in confronto a situazioni di interazione e stimolazione di persone pluriminorate. Gli autori hanno voluto approfondire questa valutazione coinvolgendo un gruppo di educatori e familiari di bambini pluriminorati. Per questo 140 insegnanti e 84 genitori hanno assistito a filmati relativi a programmi che prevedevano l'uso di questi ausili o programmi di sti ...; [Read more...]
Disponiamo ormai di molte ricerche che si sono interessate di valutare l'accettazione sociale dei microswitch nei programmi specifici in confronto a situazioni di interazione e stimolazione di persone pluriminorate. Gli autori hanno voluto approfondire questa valutazione coinvolgendo un gruppo di educatori e familiari di bambini pluriminorati. Per questo 140 insegnanti e 84 genitori hanno assistito a filmati relativi a programmi che prevedevano l'uso di questi ausili o programmi di stimolazione con sette alunni. Un questionario, composto da 7 item e già utilizzato in studi precedenti, ha permesso di rilevare come gli intervistati hanno valutato più positivamente l'utilizzo degli switch a conferma degli studi precedenti. Gli autori mettono in risalto i vantaggi inequivocabili offerti da questi ausili.
Abstract: Gli autori hanno inteso valutare come due bambini con pluridisabilità gravi e comportamenti motori limitati potessero controllare l'ambiente utilizzando movimenti oculari rilevati da microswitch. La risposta oculare consisteva in comportamenti come l'apertura accentuata delle palpebre o il guardare in alto. Il microswitch, montato su occhiali, era in grado di rilevare elettronicamente il movimento oculare e trasformarlo in modificazioni ambientali. I dati ottenuti dallo studio hanno ev ...; [Read more...]
Gli autori hanno inteso valutare come due bambini con pluridisabilità gravi e comportamenti motori limitati potessero controllare l'ambiente utilizzando movimenti oculari rilevati da microswitch. La risposta oculare consisteva in comportamenti come l'apertura accentuata delle palpebre o il guardare in alto. Il microswitch, montato su occhiali, era in grado di rilevare elettronicamente il movimento oculare e trasformarlo in modificazioni ambientali. I dati ottenuti dallo studio hanno evidenziato che i due bambini hanno incrementato il movimento oculare per controllare l'ambiente e tale abilità si è mantenuta a distanza di due mesi dal trattamento iniziale. Si segnalano le possibili implicazioni per la riabilitazione di bambini con gravi disabilità.
Abstract: La stimolazione e la realizzazione di programmi che utilizzano microswitch possono rappresentare una strategia valida per sviluppare indicatori di felicità in adolescenti pluriminorati. Occorre, comunque, approfondire alcuni aspetti della valutazione degli effetti ottenuti. Per questo gli autori hanno valutato sette soggetti con un programma caratterizzato da quattro condizioni diverse. Sono state confrontate le due modalità alternate tra loro o compresenti mettendo i risultai a confro ...; [Read more...]
La stimolazione e la realizzazione di programmi che utilizzano microswitch possono rappresentare una strategia valida per sviluppare indicatori di felicità in adolescenti pluriminorati. Occorre, comunque, approfondire alcuni aspetti della valutazione degli effetti ottenuti. Per questo gli autori hanno valutato sette soggetti con un programma caratterizzato da quattro condizioni diverse. Sono state confrontate le due modalità alternate tra loro o compresenti mettendo i risultai a confronto con i livelli dell'indagine di base. I microswitch sono risultati da preferirsi in confronto ai programmi di stimolazione per quattro dei sette casi considerati.
Abstract: Gli autori presentano due studi con i quali sono state valutate le possibilità di utilizzare il movimento del mento, da parte di bambini pluriminorati con movimenti corporei minimi, per attivare microswitch collegati a stimoli ambientali. Nel primo studio è stata utilizzata una modalità già sperimentata in precedenza, mentre nella seconda ricerca è stato utilizzato un nuovo microswitch in grado di rilevare il movimento del mento attraverso un sensore ottico. I dati raccolti hanno evide ...; [Read more...]
Gli autori presentano due studi con i quali sono state valutate le possibilità di utilizzare il movimento del mento, da parte di bambini pluriminorati con movimenti corporei minimi, per attivare microswitch collegati a stimoli ambientali. Nel primo studio è stata utilizzata una modalità già sperimentata in precedenza, mentre nella seconda ricerca è stato utilizzato un nuovo microswitch in grado di rilevare il movimento del mento attraverso un sensore ottico. I dati raccolti hanno evidenziato l'aumento dei movimenti del mento e della presenza di stimolazioni ambientali. Si avanzano alcuni possibili sviluppi delle opportunità emerse.
Abstract: La comunicazione con persone pluriminorate svolge un ruolo fondamentalmente riabilitativo, in cui l’interazione diviene una vera e propria relazione di aiuto. Affrontando il tema della comunicazione con persone pluriminorate appare estremamente importante non tralasciare la sfera che comprende la comunicazione non verbale. Infatti, in questa esistono vari fattori che interpretano e arricchiscono la comunicazione stessa, e così riassumibili: lo spazio prossemico (la distanza fisica tra ...; [Read more...]
La comunicazione con persone pluriminorate svolge un ruolo fondamentalmente riabilitativo, in cui l’interazione diviene una vera e propria relazione di aiuto. Affrontando il tema della comunicazione con persone pluriminorate appare estremamente importante non tralasciare la sfera che comprende la comunicazione non verbale. Infatti, in questa esistono vari fattori che interpretano e arricchiscono la comunicazione stessa, e così riassumibili: lo spazio prossemico (la distanza fisica tra i partner comunicativi), l’ecologia comunicativa (l’ambiente dove si svolge la comunicazione), gli indicatori paralinguistici (i momenti di pausa, rossore, sudorazione, ecc..), le espressioni del viso, i gesti ed i movimenti del corpo, il contatto visivo, le sensazioni tattili ed olfattive.
Abstract: Affrontando il tema della comunicazione con persone pluriminorate psicosensoriali appare estremamente importante non tralasciare la sfera che comprende la comunicazione non verbale. Per entrare in relazione con queste persone diventa determinante la figura dell'educatore che ha il compito di creare un clima di fiducia e di realizzare le condizioni per una fattiva relazione di aiuto. Si può riassumere la caratteristica di questa relazione funzionale nella consapevolezza che la competenz ...; [Read more...]
Affrontando il tema della comunicazione con persone pluriminorate psicosensoriali appare estremamente importante non tralasciare la sfera che comprende la comunicazione non verbale. Per entrare in relazione con queste persone diventa determinante la figura dell'educatore che ha il compito di creare un clima di fiducia e di realizzare le condizioni per una fattiva relazione di aiuto. Si può riassumere la caratteristica di questa relazione funzionale nella consapevolezza che la competenza comunicativa in questi soggetti si sviluppa grazie ad interventi specifici e a relazioni che esprimono empatia a livello verbale e fisico.